CAPITOLO 15 La dolce metà

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Annabelle

Il viaggio di ritorno verso New York è stato molto diverso da quello dell'andata.

Per tutto il tragitto, Marcus non ha fatto altro che dividersi pezzi della casa per poter sistemare le sue cose. Siamo giunti all'accordo che avrei spostato le cose che Lauren e Jason hanno lasciato da me, in modo da avere tutto l'armadio della seconda camera per sé. Camera che, ci ha tenuto a specificare, è solo d'appoggio, perché dormirà nella mia.

Alla domanda sul perché avesse scelto di venire lui da me, ha risposto che il mio appartamento lo vede più come una casa, lo sente accogliente. Il suo, al contrario, ha cominciato a sembrargli freddo, apatico, come se anche quello fosse una sorta di maschera.

E ora eccomi qui a sistemare la camera e la casa per il suo arrivo. So che James è andato a dargli una mano, visto che mi ha mandato una foto di nascosto con tre grandi valige caricate nella macchina di Marcus.

Ho approfittato della giornata di distanza tra di noi per avvisare sia mamma che Lauren delle novità e non sono sembrate per niente sorprese. Dal momento che siamo partiti insieme per il lago Seneca, era piuttosto ovvio per loro come sarebbe andata a finire.

La mia migliore amica ha urlato come una pazza quando le ho raccontato i propositi di Marcus, dal vendere le nostre case per prenderne una insieme, al passare i compleanni a fare cose sconce e poi l'acquisto della casa al lago da tenere per noi. Persino Jason ha fatto fatica a riconoscere il fatto che fosse proprio Marcus a parlare di futuro e amore. Per come l'aveva inquadrato non sembrava il tipo da fare queste cose, mia madre invece non è stata affatto sorpresa, anzi. Si aspetta che faccia la proposta: una cosa assurda. Le ho riso in faccia quando me l'ha detto.

Suonano alla porta proprio mentre sto bevendo un bicchiere d'acqua.

Non appena la apro, le tre valige che avevo visto sono diventate misteriosamente cinque. Le fisso confusa, più che altro per capire dove pensa di mettere tutte queste cose.

"Marcus..."

"Ti posso spiegare." Inizia lui e James ride alle sue spalle. "Non è come sembra."

"Quindi, non ti stai portando metà casa?"

Lui aggrotta le sopracciglia. "No, questa è solo una piccola parte."

"Se noi dovessimo prendere casa insieme, dovremmo prendere una magione per mettere tutte le tue cose!"

"Allora, tra sei mesi, ne prenderemo una molto grande e con tante stanze." precisa e ora il suo migliore amico ci fissa con la bocca semi aperta, mentre trascian le valige.

"Ti sei perso questo dettaglio." commento e gli chiudo la bocca divertita, mentre lo lascio entrare. "Non prenderemo una magione. Tranquillo, James."

"Lui ha parlato di futuro a grandi linee, non di prendere casa o altro in tempi brevi." ribatte scioccato. "Per caso ti ha anche fatto la proposta e non ne so niente? No, perché manca solo quello o... Sei incinta?"

Marcus si ferma a metà del suo movimento già alla prima domanda, alla seconda penso sia morto.

"Hai ucciso il tuo migliore amico. Complimenti, James!" Gli do una pacca sul braccio e lui va a dare uno spintone a Marcus per risvegliarlo. "Marcus, non posso essere incinta, ricordi? E non mi hai fatto la proposta. Quindi, rilassati."

Non può essersi dimenticato del ciclo. Lo ha segretamente maledetto per giorni.

"Non è quello." risponde lui e scuote la testa come se avesse pensato ad altro. "Lasciate stare... James, non sono domande da fare queste!"

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