Ti appartengo

CAPITOLO 28 L'ultimo e il primo

Marcus

L'ultimo giorno dell'anno, noi ragazzi siamo andati a cena fuori in un locale scelto da Lauren dove fanno musica dal vivo, mentre Jack e Kirsten passavano la serata con amici. 

Quando Annabelle viveva ancora qui, spesso loro tre venivano qui per trascorrere le serate in tranquillità con del buon cibo, dell'ottimo vino e una fantastica atmosfera jazz che inebria e riempie l'intero locale. 

Essendo tra i locali più antichi di New Orleans, Lauren ha dovuto sgomitare per poter prendere il tavolo, ma a giudicare da come tutti si rivolgono al trio di amici, non penso sia stato poi così difficile. Tutti i camerieri e baristi, il proprietario e persino i buttafuori li conoscevano. Annabelle si è persino fermata a lungo fuori a parlare con i ragazzi della sicurezza e con il proprietario. 

La cena era un menù già stabilito dal locale, così come gli abbinamenti dei vini. Per quanto riguarda la musica, durante la serata si sono alternati artisti emergenti e alcuni noti nella zona per presentare i loro nuovi pezzi al pubblico. 

Il locale è come lo si immagina dalla sua storia. Un lungo corridoio illuminato con luci soffuse porta direttamente nella sala principale dove in fondo c'è un grande palco attrezzato e ben studiato, mentre in basso i tavolini. Il centro della sala rimane vuoto per una piccola pista da ballo improvvisata. Il locale è pieno di gente che si gode la cena e la serata, eppure è costruito in modo che l'acustica della sala non sovrasti mai quella dei cantanti e dei musicisti. Dal palco, si ha una visione perfetta di tutto il locale, anche se resta praticamente quasi nell'ombra, se non fosse per le candele sui vari tavoli che permettono ai commensali di vedersi, creando un atmosfera antica e romantica. 

Siamo arrivati a fine cena. Ho mangiato davvero tanto in questi giorni che credo di esplodere.  

"Spero vi siate trovati bene, ragazzi." Il proprietario si ferma al nostro tavolo, posando le mani su Annabelle e Lauren che gli sorridono soddisfatte. "Mi dispiace davvero tanto non averti più qui spesso, Annabelle, però sono felice che a New York ti trovi bene."

"Sì, alla fine non è come New Orleans, ma chi ci abita non è male." Mi fa l'occhiolino e scuoto la testa per la sfacciataggine, mentre il titolare capisce al volo il legame. 

"Ah beh, allora, alzo le mani. Non si può competere con questo..." scherza lui. "Vi auguro ancora una buona serata, ragazzi. Tra poco si aprono le danze, spero che vi tuffiate in pista."

"Saremo i primi!" strilla Lauren e Jason già si mette le mani nei capelli, scatenando la risata del gruppo. "Ci vediamo dopo, Al."

"Io e Lauren speriamo che vi siate trovati bene nella nostra città." inizia Jason. "Per noi è stato un vero piacere rivedervi e avere la possibilità di approfondire le conoscenze che abbiamo fatto solo tramite telefono."

"Vale lo stesso per noi." commenta James e gli batte il cinque. 

"Bene, perché tra poco potreste dover ricambiare il favore." inizia Lauren ed entrambi i suoi amici guardano Annabelle che li fissa dubbiosi. "Potrebbe essere che... Ci trasferiamo a New York tra qualche mese."

Sono fregato. 

"Stai scherzando, vero? Mi stai solo prendendo in giro!" le dice Annabelle sotto shock, ma le tremano le mani dalla felicità alla sola idea. I suoi migliori amici scuotono la testa per dire no, sorridenti. "Oh mio Dio! Non è uno scherzo!"  

"Jason ha avuto una grossa offerta di lavoro, io posso ancora muovermi e... Tu sei a New York, quindi ci siamo detti: perché no?" spiega la bionda, un po' commossa mentre tiene strette le mani dell'amica. "Per ora abbiamo trovato casa in affitto, poi si vedrà."