Harry.
"Hai preso tutto? Non voglio che tu te ne vada senza qualunque cosa di cui potresti avere bisogno." Alza lo sguardo verso di me, e posso vedere i suoi occhi diventare lucidi a causa delle sue lacrime.
"Sì, mamma, ho diciotto anni. Sono abbastanza sicuro di saper badare a me stesso." Faccio roteare gli occhi mentre apro il bagagliaio della macchina e ci infilo la mia valigia.
"Okay. Me ne stavo solo assicurando. Per favore, Harry, sii prudente e non renderti ridicolo." Afferra le mie spalle ed io aggrotto le sopracciglia. Il suo tono sembra preoccupato, ma so che mi sta mandando dall'altra fottuta parte della terra non per la mia "guarigione", ma per la sua sanità mentale. So che semplicemente non vuole più tollerare le mie merdate; quindi eccomi qua, di fronte ad un enorme aeroporto con una valigia ai miei piedi e un biglietto tra le mani. Resto sorpreso quando due braccia fragili avvolgono il mio collo e mi traggono in un abbraccio. Ricambio vagamente anche io il gesto, le sue mani tremanti catturano una lacrima che minaccia di uscire dai suoi occhi tristi.
"Ti voglio bene," sorride e posiziona la mano sul mio bicipite.
"Sì..." borbotto e strofino il retro del mio collo. Ormai sa che non ricambio proprio veramente quelle tre parole. Mi sento ovviamente uno stronzo ogni volta che non lo ripeto, ma non riesco mai a dirle come mi sento realmente. La mia maschera è costruita sul non fare un cazzo per gli altri; per me le emozioni sono un segno di debolezza. Mia mamma finalmente mi saluta mentre cammino ed entro attraverso le porte. Ben presto sono al Gate B11 e sto cercando un posto per sedermi. Mentre cammino verso un posto vuoto, la mia valigia si impiglia in qualcosa ed io mi inciampo. Delle risate scoppiano in parte a me e lancio un'occhiata.
Un paio di occhi blu truccati con un po' di eye-liner nero mi osservano proprio da dietro di me. Prendo nota dell'uccellino e della piuma che sono tatuati su una piccola parte della sua pelle scoperta mentre si sistema le mani sulle gambe accavallate. La ragazza non sembra turbata dalla mia occhiata; sta solo continuando a ridere. Ruoto gli occhi e decido che è meglio ignorarla. Mi posiziono una fila più lontano da lei e le do le spalle. La mia musica sembra boccare il flusso infinito di voci a caso, chiudo gli occhi sperando di farmi un veloce pisolino prima del mio volo. Appena la nuova canzone inizia, un auricolare viene strappato dal mio orecchio e sento qualcuno che picchietta sulla mia spalla. Apro gli occhi con rabbia di scatto e vedo la ragazza di prima accanto a me.
"Che cazzo vuoi?" sputo. Puzza di fumo di sigaretta, non ha apparentemente idea di che posto sia questo.
"Beh, ciao anche a te." La stessa irritante risata esplode ancora dalla sua bocca, si è appena seduta qui di fronte a me con un sorriso stampato sulla faccia.
"Chi diamine sei e perché continui ad infastidirmi?"
"Fai parte anche tu in questa cosa?" Ignora la mia domanda e ne fa una delle sue.
Vaffanculo. No, no, no, no, no, no perché diavolo anche lei ne fa parte. Prende il mio sguardo terrificato come una risposta e ricomincia a blaterare.
"Sono Hannah, e sembra che tu stia per convivere con me per i prossimi sei mesi." Si presenta e fa un sorriso arrogante, facendo scontrare le nostre spalle. I suoi occhi guizzano sul mio anello alle labbra e inconsciamente inizia a giocare con il suo piercing al sopracciglio. "Ti ha fatto male?" Continua prima che io possa risponderle. "Mi sono fatta il mio un po' di tempo fa e ricordo che ha fatto un male infernale." Qualcosa dietro di noi coglie la sua attenzione e la sua agitazione cessa. Fa un cenno con il capo nella direzione in cui stava guardando prima di parlare. "Anche lui è nello show?"
Guardo aldilà delle mie spalle per vedere un ragazzo con un braccio tatuato, uno snakebites (*è un piercing), ed un orecchino sull'orecchio destro. La sua valigia rotola dietro di lui, ed una delle sue cuffiette penzola dal suo petto. "Come fai a sapere che è con noi?" Mi rigiro e faccio un sorrisetto al mio stesso sarcasmo.
"Sento la puzza di Cannabis da qui ed è entrato nel nostro stesso modo." Il ragazzo è chiaramente incazzato mentre si guarda attorno per trovare il suo gate, chiama un'assistente per farsi aiutare. Lo guardiamo divertiti mentre alza il dito medio alle spalle della donna che cammina di fianco a lui sorpassandolo come se fosse invisibile.
"Due ragazzi con un bel culo per sei mesi interi," Dice Capelli Biondi e Occhi Azzurri dietro di me. Si alza e fa scorrere le dita tra i suoi capelli ingarbugliati. "Vado a presentarmi. Torno subito."
Sto per accendere la musica ma decido che mi intratterrebbe molto meglio guardarla mettersi in imbarazzo. Balza verso di lui e gli sorride immediatamente per farsi riconoscere. "Aspetta, io ti conosco! Ho fumato una sigaretta con te, tipo, un'ora fa! Ah, non sapevo che facessi parte anche tu di questa cosa." Sbuffo divertito vedendo il suo disgusto nei suoi confronti e rido silenziosamente.
"Okay, ho bisogno che tu faccia, tipo, mille passi indietro rispetto a me. Sai, ho il mio spazio vitale e lo stai invadendo, quindi..." si interrompe facendo una smorfia. Spinge lontano le spalle di lei e la oltrepassa. Scoppio in una fragorosa risata vedendo la reazione di Hannah quando il proprio viso diventa di un rosso brillante. Hannah si gira di scatto al suono della mia voce e mi fa la linguaccia.
"Hannah, per favore comportati come uno della tua età. Non è carino," Recupero e schiaccio play sul mio cellulare. Gli do le spalle ancora una volta quando la conversazione finisce. I miei occhi seguono chiunque nella stanza, analizzando cosa stanno facendo. Guardo due bambini che corrono mentre i loro genitori cercano di trattenerli e una vecchia signora mentre poggia il suo cane a terra per farlo camminare. Osservo un uomo che si rovescia addosso del caffè e si macchia i suoi nuovi pantaloni cachi; la donna accanto a lui sbava dormendo con la bocca aperta.
Odio le persone.
Qualcuno si siede accanto a me, e mi giro per vedere il ragazzo con cui Hannah stava parlando prima. Solleva l'anca e preleva il suo cellulare dalla tasca posteriore. Le sue dita premono il tasto skip sulla cima prima di spegnerlo e di rimetterlo a posto. Punta i gli occhi su di me e mi allunga la mano, porgendomi un sorriso.
"Sono Louis."
"Harry." Scuoto la sua mano.
"Ah, vedo che sei un uomo di poche parole," Louis dice mentre si scuote i capelli sulla sua testa. "Bene, alla fine è meglio di Bocca Larga laggiù." Sorrido e annuisco alla sua affermazione. "Oh, sono così felice di aver saputo che ci accompagnerà nel nostro meraviglioso e fantastico viaggio di redenzione," continua.
"Come l'hai incontrata la prima volta?" Chiedo mentre abbasso la musica per sentirlo.
"Ho fumato con lei di fuori circa un'ora fa. è venuta da me ed io, essendo un ragazzaccio, ho pensato che fosse fottutamente sexy," sospira. Il suo sorriso si trasforma in un cipiglio prima di aggiungere, "Beh, così era prima che capissi che non smette mai di parlare. Penso lo stesso che sia carina."
"è fottutamente fastidiosa," borbotto mentre mi appoggio allo schienale e mi stiracchio le gambe. Queste sedie minuscole non sono adatte a ragazzi alti 190 centimetri. Controllo l'ora sul mio telefono; il nostro volo dovrebbe essere tra poco.
"Ho il presentimento che tu sia il tipo di ragazzo che pensa che tutti siano fastidiosi. Ma ciò va bene, perché anche io lo sono," dice. Louis sorride prima di rilassarsi sulla sua sedia e di chiudere gli occhi. Lui non è così male, suppongo. Sono sollevato di aver quantomeno trovato qualcuno di decente qui.
***********************
Ehy! Come state?
Grazie mille per tutti i commenti e i voti lasciati, spero il capitolo vi piaccia e se avete bisogno di qualche chiarimento sono qui anche per quello!
Per chi se lo fosse perso ripeto che la storia non è mia ma di una ragazza British/Americana (trovate il suo profilo nella presentazione della storia) :)
Posto il prossimo capitolo a 4 commenti e 5 voti, baci ;*
STAI LEGGENDO
Troubled. || Harry Styles (Italian Translation)
Fiksi RemajaNon penso che tu possa veramente sapere chi sei finché non perdi te stesso. Non conosci il dolore finché la persona a cui avresti donato la vita togliendo la sicura dalla granata ti lascia sola in un campo di battaglia. Non conosci l’amore finché la...