Page number ten.

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Capitolo numero dieci.

"La tua mano tocca il microfono nero segnato in verde ed il mio cuore freme dall'emozione.
Non so nemmeno io il perché, ma accade e basta; non posso controllarlo, ma solo accoglierlo.
Non sono l'unica, ne sono perfettamente consapevole...
Ma posso esserlo, per un giorno soltanto?
Posso essere l'unica, per il tuo cuore?
Sono una stupida a pensarlo, ovvio che non potrò mai esserlo.
Perché io so che non potrai mai essere mio, ma io sono sempre stata tua, dal principio.
Sì, lo so questo per certo, io.
So che anche se lo neghi non puoi scegliere se far diventare le tue parole concrete, puoi solo crederci.
Io non ci credo, non più.
Ho passato ore su ore ad immaginarti qui disteso accanto a me, magari sul divano a guardare un film abbracciati, o anche semplicemente a sgranocchiare i pop corn al cinema, senza dire una parola; sì, senza parlare, perché anche averti vicino mi fa battere il cuore a mille.
Vorrei dirti tante di quelle cose caso Riccio, ma non posso.
Sono troppo morta per vivere, ma troppo viva per morire.
La vita è corta, ma ho troppe cosa da farti capire, io, caro Riccio.
Buona notte."

Il ragazzo finì di leggere questa lettera a mezzanotte, scritta su un fogno diverso da quelli soliti del diario, questo era strappato da un bloc-notes e poi attaccato con lo scotch, illuminata dalla luce tenue della lampada posta sul comodino affianco al letto, scritta dalla stessa anima tormentata che in quel preciso istante si stava lasciando andare, per sempre.

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(Chiedo scusa per la lunghezza e per lo schifo che fa codesto capitolo, mi farò perdonare.

All the love,
E. Xx)

The Diary - COMPLETATA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora