CAPITOLO 1.

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Intorno a me regna il buoio,
di un colore nero,così inteso
e allo stesso tempo così vuoto.
Mi sento persa e ho paura,
ed ecco che quell'orribile sapore
di amaro si fa presente in bocca,
e quell'orrenda sensazione mi
assale così tanto che penso
di svenire.Provo a fare un passo e mi accorgo di essere su un altissimo grattacielo.Cado,
nel vuoto e il mio cuore batte
instacabilmente.

Vedo una mano,<Forse qualcuno vuole salvarmi,devo cercare di afferrarla>.Pensai con gli occhi
colmi di lacrime,ma era tutto dannatamente inutile,non rieco
ad afferrarla e continuo a cadere.

Mi alzai di colpo nel mio letto,
il cuore mi batteva a mille,
avevo il corpo completamente sudato. Ma ero felice,si felice
che fosse soltanto un incubo.
A volte avevo paura di
rimanerci intrappolata...
E al solo pensiero rabbrividisco.

Sbuffando,mi alzai dal letto,
odiavo ora più che mai il sudore,
e l'unico pensiero era di farmi una bella doccia rillasante,con
la speranza che riesca davvero
a rillasarmi.Uscita dalla doccia,mi asciugai e mi misi soltanto una vecchia maglia e dei box neri,vidi l'orologio e<"Cavolo!Sono le due e mezzo!" Dissi quasi gridando,però
ormai il sonno se n'era andato,
e questo mi rendeva parecchio
nervosa.
Allora presi le mie adorate malboro rosse,e mi diressi verso il balcone.

<Spettacolare!>...pensai,mentre guardavo il cielo stellato.
Così mi sdraiaii sul pavimento,
accesi la mia malboro,e cominciai a fumare,canticchiando a bassa voce.

Finalmente,adesso ero libera
da ogni fottutissimo pensiero.
L'unica cosa a cui pensavo
era una melodia di un carion,
che avevo ricevuto in dono da bambina,e che provavo a canticchiare con parole a caso..

Quando all'improvviso,sento qualcuno che ride come un pazzo,uscito da un manicomio.
Allora mi alzo di scatto,rossa dalla rabbia e forse anche un po' imbarazzata.

E cercando inutilmente di capire da dove provenisse quella risata,incominciaii ad urlare tutto d'un fiato:

<"Ehi!Tu chiunque tu sia!Si può sapere per quale diavolo di motivo stai ridendo?!Se ridi di me,abbii il coraggio di far vedere almeno,quella tua schifosa faccia, brutto codardo che non sei altro!!>

La risata allora si fece ancora più vicina,e più divertita di prima.E io cominciai a perdere davvero il lume della ragione.Ho sempre odiato le persone che cercano
di prendersi gioco di me.

Così più arrabbiata di prima dissi:<"Quindi vedi che ho ragione?...sei solo un povero codardo,non riesci nemneno a uscire dal tuo lurido nascondiglio!Cos'è hai paura di me"?>

Allora finalmente quell'odiosa risata cessò. E una voce maschile,prese a parlare:<"Senti ragazzina,prima non sono affatto un codardo,e non ho affatto paura di te!Secondo copriti un po,e terzo non ho un nascondiglio bambolina,perché sono proprio sotto di te!">

Abbassi lo sguardo,e cavolo si era proprio sotto di me!...O meglio al piano di sotto,era il nuovo vicino,e mi aveva osservata per tutto il tempo.

Che figura di merda,potevo almeno mettermi un paio di pantaloncini!.. Pensai.

Ma ora il danno era fatto,e senza guardare in faccia il mio nuovo vicino di casa,corsi in casa dalla vergogna,e mi buttai sotto le lenzuala.

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