Primo approccio

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Era finalmente giunto l'uno settembre e Lily era euforica. In quei mesi il rapporto con sua sorella Petunia si era completamente sgretolato e ormai casa sua le pareva fredda e vuota.
Nonostante Petunia non apprezzasse le doti della sorella i genitori delle due bambine non erano d'accordo ed erano stati felici di lasciare che Lily si dirigesse a Diagon Alley insieme al suo amico Severus, affinché la bambina si procurasse tutto il necessario.
Quella mattina di settembre Lily si trovava vicino al binario 10 con i suoi genitori e con Petunia, mentre aspettava l'arrivo di Severus. Quando il bambino e i suoi genitori arrivarono Lily salutò calorosamente la sua famiglia e seguì la famiglia Piton. Malauguratamente Petunia vide Lily correre in mezzo alla barriera che separava i binari 9 e 10, e non riuscì a trattenersi. Urlò come mai non aveva fatto, "Tu non sarai mai mia sorella! Sei un mostro! Sei un errore, ed io ti odio!" Lily era ormai oltre la barriera, ma aveva sentito tutto.
Quando fu sicura che Severus non la potesse sentire Lily scoppiò in un pianto terribile, mentre ancora piangeva andò a scontrarsi con un ragazzo. Alzò lo sguardo per scusarsi quando fu colpita da quel ragazzo. Lily era certa che fosse del suo anno poiché non aveva negli occhi la sicurezza che i ragazzi dal secondo anno in sù ostentavano, sicurezza che Lily stessa non aveva. Fu però impressionata dall'altezza e dalla corporatura già muscolosa del ragazzo. Il ragazzo la guardò con i dolci occhi d'ebano e sorrise, l'abbracciò e le disse con un soffio di voce "Piacere, Remus Lupin, ragazzo insicuro, posso fare qualcosa per te?" Lily si sentì a casa in quell'abbraccio, lo guardò nuovamente alla ricerca di quei rassicuranti occhi, ma stavolta come ostacolo trovò dei ribelli capelli castani, notò che aveva le labbra sottili. Lui si scostò una ciocca di capelli e si abbassò per poterla guardare negli occhi, notò la sconvolgente bellezza della sua coetanea e le guance gli si spruzzarono di rosso. Lily, che ancora non aveva staccato lo sguardo, cercò di rispondergli tentando non scoppiare nuovamente a piangere, ma un fremito le scosse le labbra e ricominciò a singhiozzare. Remus le circondò le spalle con il suo braccio e salirono sul treno.
Lily si girò e notò che dietro di loro era sbucato Severus, gli sorrise, aprì la bocca per chiamarlo, ma il suo caro amico di giochi le riservò un'occhiata di delusione e corse via. Lily allora iniziò a cercare il ragazzo lungo il treno, ma i suoi tentativi di trovare l'amico furono vani. Quando però si affacciò al millesimo scompartimento, Remus la riconobbe e le fece segno di entrare. Disse, "Ragazzi, vi presento una mia amica? -Lily fece un segno di assenso con la testa- si chiama...""Lily, Lily Evans." Disse la rossa con tono deciso. Remus le fece spazio vicino a sé e in quel momento Lily si accorse della quantità di gente presente in quello scompartimento. C'erano altri tre ragazzi e altrettante ragazze. Una ragazza dai lunghi boccoli biondi guardò Lily divertita, aveva dei bellissimi occhi azzurri e un fisico perfetto. "Ci voleva una ragazza decisa tra noi, io sono Emmeline, Emmeline Vance" disse, imitando la rossa. Scoppiarono a ridere e le presentazioni proseguirono. Vicino a Emmeline sedeva una ragazza esile di corporatura con un bellissimo caschetto nero che le sfiorava la mascella. "Io sono Mary MacDonald e già ti amo solo per i tuoi capelli." Le strizzò l'occhio e a quel punto fu il turno di una ragazza castana, "Ciao, mi chiamo Marlene McKinnon, ma ti prego tu chiamami Lene che il mio nome mi fa tristezza". Risero nuovamente, il treno ebbe una scossa a causa della ferrovia ormai datata e Lily finì tra le braccia di Remus il quale poverino divenne bordò, la ragazza si rimise al suo posto imbarazzata, ma con la differenza che ora il braccio del suo nuovo amico le cingeva le spalle. Lui si avvicinò lentamente al suo orecchio destro e iniziò a sussurrarle qualcosa in tono talmente basso che nessun altro sentì. Le labbra del ragazzo erano talmente vicine al suo orecchio che parlandole lo solleticavano dolcemente, mimando con la bocca le seguenti parole, " Ehi Lily, a proposito di prima pensavo di tenere tra noi quell'episodio, magari così dopo con calma mi spieghi. Ti va un po' di cioccolato?" Disse mentre sfilava un pezzetto di cioccolato alle nocciole dalla tasca. "Grazie" rispose Lily. A quella mossa i due ragazzi che sedevano uno di fronte all'altro accanto al finestrino scoppiarono in una risata fragorosa e Remus li guardò con sguardo scocciato dicendo " Sarà possibile che ogni qualvolta che prendo del cioccolato voi scoppiate a ridere così?" "Remus, amico mio, non saprei, ci conosciamo da una manciata d'ore e hai mangiato più cioccolato tu in questo breve lasso di tempo, che Lene in tutta la sua vita, e Lene ha una fissazione morbosa per il cioccolato." Marlene alzò gli occhi al cielo e tirò un pugno al ragazzo che le sedeva accanto. Il ragazzo in questione era di una manciata di centimetri più alto di Remus, si riusciva ad intuirne la corporatura muscolosa e aveva grandi mani dalle dita affusolate. Con un movimento lento alzò la testa sfoderando un ghigno da perdifiato, poi con un'eleganza disumana porse la mano a Lily e con fare divertito si presentò, "È per me un immenso piacere conoscerla, il mio nome è Sirius Orion Black della millenaria casata dei Black il cui sangue è più puro del... BlaBlaBlaBla" e mimando con le mani una bocca che parla a sproposito scoppiò in una risata contagiosa. Lily non capiva, finse una risata, ma Lene se ne accorse e la aiutò. "Vedi Lily il qui presente Sirius è parte di una delle più importanti famiglie magiche di Inghilterra...e la cosa lo annoia un sacco." disse, rivolgendo un occhiolino al suo amico, il quale per tutta risposta fece un falsissimo inchino rivolto a Lily. La rossa notò in quel momento i profondissimi occhi blu di Sirius, le parve assurdo, ma ne colse anche sfumature color ametista. Il look ribelle di Sirius era infine completato da dei lucenti capelli neri che ricadevano spettinati sulle spalle. Era innegabile che fosse un bel ragazzo. La parola passò a un ragazzo che Lily non si era neanche resa conto fosse seduto accanto a lei. Era più basso di Remus, ma era anche lui di bell'aspetto visti i corti capelli biondi e gli occhi di un'azzurro slavato. E si presentò con un semplice "Io sono Peter", Lily gli sorrise. Finalmente il ragazzo seduto tra Peter e il finestrino le rivolse uno sguardo, gli occhi del ragazzo cercavano ogni dettaglio del viso della rossa, era ipnotizzato da lei, e la cosa era reciproca, Lily trovava quel ragazzo dannatamente affascinante. Probabilmente ciò che di lui lo attraeva erano quegli occhi, "Ha dei comuni occhi marroni", cercò di convincersi la ragazza, ma subito un suo stesso pensiero la rimbeccò, "Sei proprio una stupida, guarda che profondità, guarda che lucentezza". I due si fissavano da un paio di secondi e il ragazzo indugiò in quello sguardo, forse fin troppo perché ricevette una gomitata nelle costole da parte di Remus. Il ragazzo si scostò allora un ribelle ciuffo di quei ricci corvini che gli coprivano lo sguardo, si leccò il labbro superiore, deglutì, si morse il labbro, deglutì, prese il respiro, si morse il labbro superiore e prese a parlare, disse, "È-è un piacere p-per me conoscerti Lily Evans, mi chiamo James Potter" poi si riprese e sul volto fece spuntare un ghigno "Al suo servizio, per sedurla", Lily gli scoccò uno sguardo scioccata e insieme a Lene si mise a ridere. Il viaggio proseguì epicamente, e Lily si divertì in particolare a scoprire tutti i dolci più stravaganti, Remus divorò dieci Ciocorane, l'undicesima saltò in testa a Peter e poi con un lungo balzo si buttò oltre il finestrino. Lily fu sconvolta dalla collezione di figurine di Remus e dal terribile sapore di alcune Gelatine tuttigusti+1 e infine si addormentò stravolta, ma felice. Al suo risveglio era stesa su un sedile con James che le accarezzava dolcemente i capelli e con tono canzonante diceva, "Principessa, principessa si svegli stiamo per arrivare al suo castello, dovrebbe cambiarsi d'abito." Poi James si appoggiò le mani dietro la nuca e chiuse gli occhi. Lily si chiese da quanto fossero rimasti soli in quello scompartimento e sorrise all'idea che vi si trovassero già da un po', poi andò a cambiarsi e nel giro di dieci minuti erano alla stazione di Hogsmead. Scesero tutti assieme e Lily fu immensamente felice, vedeva il castello in lontananza ed era così maestoso, eppure la luce che trapelava dalle finestre era calda e accogliente, inoltre tutti quei nuovi amici conosciuti in poche ore la facevano sentire in famiglia. La rossa si guardò attorno e capì che da quel momento aveva trovato la sua casa.
Ma Lily si era crogiolata un po' troppo nei suoi pensieri e ora aveva perso gli amici e tutti gli altri del primo anno. Fortunatamente vide un omone immenso, dalla folta barba e dai vestiti rustici, che scuotendo un campanaccio chiamava a gran voce, "Primo anno! Primo anno qui!" Lily corse nella massa di ragazzi che circondavano l'uomo che Lily aveva capito chiamarsi Hagrid. Per ovvie ragioni la rossa finì sull'ultima barchetta che attraversava il lago nero. Sulla barca vi erano lei, una certa Millicent, James, che a quanto pare la aveva aspettata, e Severus, il quale era rimasto indietro per evitare di finire nella barca con Lily, ma che alla fine aveva evidentemente fallito nel suo piano. Per la prima parte della traversata tutto andò bene, poi Severus guardò Lily arrabbiato e le disse, "Sei proprio una stupida!". A quelle parole Lily scoppiò in lacrime e James non ci vide più dalla rabbia. Prese Severus per il colletto della camicia e lo buttò in acqua, poi capì di aver fatto una cazzata, "Merda" pensò. Prese dal suo repertorio la risata più falsa che aveva e mentre rideva disse, "Ehi Sirius! Guarda che bel bagnetto che si fa...ehm...Mocciosus!". L'amico lo guardò divertito dalla barca affianco e scoppiò a ridere. Lily era davvero arrabbiata con Severus, ma quei due sbruffoni avevano esagerato. Guardò James in cagnesco e aiutò Severus a risalire sulla barca.
James capì l'enorme cazzata appena fatta e iniziò a cercare di scusarsi con Lily, "Lily, ti prego...cioè, davvero...pe-per favore...scusa, perdonami", la rossa lo guardò e rispose con un semplice, ma terribile, "Sei patetico, idiota". Erano finalmente arrivati sull'altra sponda del lago e Lily corse piangendo verso Mary, Em, e Lene. Le tre le sistemarono i capelli, le asciugarono le lacrime e la consolarono. Poi Marlene, che conosceva James da una vita, andò da lui e gli tirò uno schiaffo. Poi Mary, che non si faceva spaventare da nessuno, andò da Severus e gli diede un pugno ben assestato. Infine le quattro ragazze entrarono nella Sala d'ingresso ridendo. Quando furono tutti nel castello una donna slanciata, ma dall'esile corporatura, iniziò a parlare. Il volto della donna era vissuto, ma i suoi occhi chiari erano vivaci e guizzanti, anche se protetti da degli occhiali montati in argento. La donna indossava un lungo vestito in velluto verde e un mantello in seta nera. La donna si presentò con voce severa, ma garbata, "Buona sera ragazzi, benvenuti ad Hogwarts. Io sono Minerva McGranitt, vicepreside e insegnante di trasfigurazione. Ora è il caso che entriate. Vi prego di non avere comportamenti inadeguati e di entrare in un'ordinata fila". Appena la vicepreside finì di parlare il portone della Sala Grande si aprì catapultandoli in un luogo assurdamente bello e spettacolare, il soffitto era incantato e guardandolo si poteva vedere come fosse il tempo all'esterno, inoltre l'illuminazione che Lily aveva trovato tanto accogliente era data da milioni di candele che galleggiavano a mezz'aria. Lily si guardò intorno e vide che la sala era riempita da quattro enormi tavolate, gli studenti della tavolata più a sinistra portavano cravatte a strisce rosse e gialle, "Grifondoro!" penso Lily, procedendo verso sinistra la tavolata seguente indossava cravatte nere e gialle, dovevano essere i Tassorosso, a seguire i Corvonero ed infine i Serpeverde. Lily era estasiata dalla vista di quella sala, di quei colori, sentiva un tepore espandersi nel suo corpo, poi nella sua testa balenò l'idea che sarebbe rimasta in quel magico luogo per i seguenti sette anni. Lily immersa nei suoi pensieri non aveva prestato attenzione al discorso che la McGranitt aveva tenuto e nemmeno alla canzone che un vecchio e logoro cappello aveva cantato, poi, sentì la McGranitt scandire il suo nome "Lilian Evans".
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Buongiorno a tutti,
Spero che questi miei due capitoli vi piacciano e vi invoglino a continuare a leggere la mia ff sulla Jily che inizierà a entrare nel vivo tra un paio di capitoli, quindi vi prego di non abbandonarmi ora. Detto questo vi prego di scusarmi se vi ho lasciato un po' in sospeso con lo smistamento, ma sarà uno smistamento abbastanza divertente che meritava un suo capitolo che dovrebbe arrivare domani a meno che la febbre causata dai Nargilli non mi uccida.

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