Era una piccola stanza tetra, illuminata solo dalla fioca luce della luna che oltrepassava una piccola finestra, al di sotto del vetro era presente una vecchia e logora scrivania in mogano. Su di essa anziane mani erano poste su un logoro quaderno ingiallito dal tempo. La solitudine di quella camera e di quella casa che la conteneva era quasi pari a quella del vecchio che l'abitava, che trovatosi alla fine dei suoi giorni decise di dover fare qualcosa di significativo per la sua persona. Così l'uomo spinto da un impeto di forza strinse con decisione una vecchia stilografica, bloccando così i tremiti della sua mano, e con accurata lentezza, aprì il cassetto alla sua sinistra piegandosi quanto basta per sentire le sue ossa distruggersi, prese il calamaio e richiuse. Una volta posata la boccettina sul suo scrittoio, intinse con delicata fermezza la punta della penna all'interno di essa. E così iniziò a scrivere.

Da lungi anni la mia memoria é afflitta da ricordi, molti dei quali gioiosi, ma possiedo altrettanti ricordi tristi, e lei, mio caro e paziente lettore, se vorrà potrà conoscerli. Ma non mi riferisco solo ai ricordi, ma alle persone e ai fatti avvenuti legati ad essi. Le auguro buona lettura mio caro amico.

Occhi stanchi erano interdetti su quelle poche righe, eppure l'uomo continuò a scrivere...

/Angolo autore\

Non ho idee per continuare la storia, ma credo la faró come se fosse un diario con le cose ovviamente un po' mutate per farle coesistere in un passato abbastanza remoto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ZacharyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora