Piacere, Luke.

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Luke
Entrai correndo a scuola, come al solito in ritardo. Era anche il mio primo giorno. Sbattei contro alcuni alunni, che bello fare la figura dello stupido il primo giorno. Mi scontrai con un ragazzo di poco più basso di me, moro con gli occhi scuri.
-Scusa- dissi.
-Tranquillo- sorrise -Non ti ho mai visto qui, sei nuovo?- continuò.
-Già, stavo cercando la segreteria, sai dirmi dove si trova?-
-Certo, vieni che ti accompagno-
Entrammo dentro l'istituto e ci avvicinammo all'ufficio, notai molti guardarci male, non capisco il perché.
-Calum Hood, qual vento ti porta da queste parti?-
-Non ci faccia l'abitudine, ho accompagnato a..- iniziò -Luke, Luke Hemmings- continuai vedendolo in difficoltà visto che non conosceva il mio nome. Mi consegnarono il foglietto delle lezioni ed uscimmo.
-Conosci qualcuno qui?-
-In realtà no, sono arrivato ieri in città.- risposi, venivo da Malburne.
-Okay, ti presento i miei amici allora.-
Ci incamminammo verso un'aula praticamente vuota con solo due ragazzi dentro. Me li presentò, un certo Michael dai capelli colorati di un rosso sbiadito e Ashton, bassino con un modo di parlare buffo. Iniziammo a parlare conoscendoci meglio. Ad un certo punto entrò correndo una ragazza rossa con le punte bionde (n/a i capelli di Luanna Perez, ma non è lei) vestita con degli skinni jeans neri strappati alle ginocchia, una maglietta dei Green Day strappata alle maniche, una giacca di jeans e degli anfibi neri. Molto bella.
-Calum ho bisogno della vostra...chi cazzo è lui?- disse la ragazza.
-È Luke Hemmings, vostra cosa?-
-Ne parliamo dopo...- si avvicinò pericolosamente a me, ha gli occhi marroni non troppo scuri ma nemmeno chiari, non so se rendo l'idea. -Hai un'aria familiare, ma allo stesso tempo non ti ho mai visto qui. Sei di Merlburne?- ma che...come faceva a saperlo? -Ho vissuto lì per un bel po', anche se sono di Sydney. Ma tu come fai a saperlo?- chiesi confuso.
-Io so tutto belloccio.- ghignò divertita.
-Ah si? E tu chi saresti scusa?- dissi divertito.
Vidi il suo sguardo farsi più serio ed improvvisamente mi mise un po' di paura, ma era solo una ragazzina. In tutto questo tempo i ragazzi ci guardavano in silenzio.
-Lo scoprirai presto, ma ti do un consiglio, non sottovalutarmi mai, non sai cosa sono capace di fare.- ghignò. Okay, adesso sono più confuso di prima. -Adesso vado che devo sistemare un po' di cose, a dopo- li liquidai. Passeggiai un po' per il corridoio, si se ve lo state chiedendo mi sono ricordato che stamattina avevo spostato l'orologio di 15 minuti in avanti per arrivare puntuale. La domanda che sorge spontanea è, chi era quella ragazza? Mi sentii chiamare da qualcuno, era una ragazza bionda con una divisa da cheerleader, mi chiamò con un "ehi tu.", aveva una voce molto acuta, quasi stridula. Fantastico, spero non sia la classica oca.
-Piacere, Katrin, tu sei?- disse civettuola, ma cercai di essere comunque gentile.
-Luke, Luke Hemmings.- mi presentai.
-Sei davvero carino, ma ti do un consiglio, non sprecare la tua bellezza per stare con loro *indicò la stanza dove ho conosciuto i ragazzi* ti rovineresti la tua futura reputazione.- sorrise -Ah, se hai bisogno di qualcuno che ti faccia stare bene, io sono sempre disponibile.- ammiccò divertita. Troia.
-Non ne ho bisogno, ma comunque chi sono loro?-
-Cambierai presto idea, e no, non ti dirò niente per il fatto che voglio vederti scoprirlo da solo, forse se non mi avessi rifiutata ti avrei detto tutto.- disse indignata.
-Okay, ciao.-
Me ne andai. La campanella era suonata da un paio di minuti. Corsi verso la classe e mi sedetti vicino a Calum che mi fece un cenno con la testa come saluto.
Dopo una decina di minuti entrò in classe con tutta la tranquillità del mondo Eloise.
-Signorina Jonson, questa è l'ora di arrivare in classe?!?- disse il professore.
-Oh andiamo, come se non lo sapesse già.- disse scrollando le spalle. Ma che..?
-Ma insomma non si può continuare così! Deve mettersi la testa a posto!-
Eloise rimase indifferente.
-Vita mia, scelte mie. Già è tanto che continuo a frequentare questa topaia. Ah, comunque sta dando spettacolo lei, non io. Se vuole continui pure.- ghignò divertita, ho capito che fa parte di lei questo ghigno.
-Si sieda per piacere.- sospirò affranto.
Si andò a sedere accanto a Michael, davanti a noi. Ci fece un cenno veloce della testa per poi girarsi. È strana. La voglio conoscere.
TADAAA
Eccomi tornata. Spero il capitolo vi sia piaciuto. Se sì mettete mi piace e commentate per piacere. Bye.🙈✨

UNPREDICTABLE.|| Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora