Mi stavo preparando in fretta e furia, quel giorno saremmo andati in gita sul Vesuvio con la classe. Era passata una settimana dalla notte del sogno ed avevo già raccontato tutto ad Olimpia, Céline e Olaf.
Speravo, anche se allo stesso tempo avevo paura, che succedesse qualcosa attinente ai sogni fatti. Non credevo che fosse una semplice coincidenza che il giorno dopo il sogno sul Vesuvio ci annunciassero che saremmo andati in gita proprio lì.
Mi avviai per la strada che mi portava verso scuola ma, arrivato all'ultimo incrocio, invece di andare a sinistra svoltai a destra per andare al luogo stabilito con la classe per prendere l'autobus. Quando arrivai c'erano solo le prof, Marco, Olimpia e altri miei due compagni. Arrivata anche Giulia, una mia amica molto ritardataria, le porte dell'autobus si chiusero e partimmo alla volta del Vesuvio. Arrivammo in cima verso le due e ci fermammo per pranzare. Là su faceva piuttosto freddo, quindi mi infilai la giacca a vento e poi mi girai verso il panorama esattamente come quello del sogno e ne rimasi affascinato. Approfittando della pausa io, Céline, Williard e Olimpia andammo nel punto esatto del sogno. Quando ci arrivammo Céline sussultò ed esclamò:-"Anche io ho sognato questo posto!"- mentre gli altri annuivano in silenzio. Ed ecco che di nuovo avevamo fatto lo stesso sogno. Le cose si facevano sempre più strane e io ero sempre più confuso. A quel punto vedemmo avvicinarsi un gruppetto di 4 ragazzi stranieri di un'altra classe, avevano facce familiari. Olimpia li indicò ed disse scandalizzata:-"Anche loro erano nel sogno!"-.Williard le diede subito uno scappellotto e gli disse:-" non si indicano le persone, è maleducazione!-"e vidi Cèline trattenere a stento una risata. La reazione del quartetto fu più o meno la stessa. Ci raggiunsero e ci presentammo: c'erano due ragazzi spagnoli, Javier Del Bosque che veniva da Granada e Clara Arias che era di Valencia. Una ragazza tedesca di Amburgo, Hannerose Weiss e un ragazzo francese di Monaco, Charles Renaud. Stavamo discutendo degli ultimi avvenimenti e dei sogni quando arrivarono anche due ragazzi greci: Daphne e Nikolaos, presenti anche loro nel sogno. Restammo circa mezz'ora a chiacchierare, ma non riuscimmo a spiegarci nulla. Improvvisamente degli uomini con delle lunghe toghe nere spuntarono dal nulla e ci accerchiarono, avevano il viso coperto da un cappuccio. Ci guardammo attorno spaesati, ma sembrava che nessuno dei turisti si fosse accorto di nulla. A quel punto gli uomini fecero un gesto con le mani e noi venimmo spinti verso il cratere . L'ultima cosa che vidi prima di cadere furono due ragazzini che si tenevano per mano guardandoci spaventati: la ragazza aveva capelli rosso sangue mentre il ragazzo, che sembrava più piccolo di lei, aveva i capelli di un castano sbiadito. Ci stavamo per scontrare contro il tappo di lava, ma lo superammo come se fosse aria colorata. Una volta dall'altra parte ci trovammo sul pavimento di una chiesa. Pochi secondi dopo arrivarono anche i due di prima, che nonostante la caduta si tenevano ancora per mano.
Mi alzai con tutti i muscoli doloranti per la caduta e aiutai Cèline ad alzarsi. Poi i due ragazzini si avvicinarono, la ragazza dai capelli rossi si presentò come Felicity Price mentre il ragazzino come Edmund Pathell, quindi, con mia grande sorpresa,( visto il modo protettivo in cui si comportava la ragazza)non erano fratelli.
Le porte si spalancarono ed entrarono un uomo ed una donna piuttosto anziani con delle lunghe toghe bianche. -" Benvenuti all'Accademia dei Sogni, dove sogni e realtà si incontrano"- esclamarono. Poi sentii Felicity sussurrare ad Edmund:-" Perché dei preti ci hanno preso in ostaggio?"- e l'uomo le rispose con tono severo:-" Signorina Price per sua informazione non siamo dei preti e non vi abbiamo preso in ostaggio, se ci ascolta le spiegheremo tutto"-. Felicity, imbarazzata, annuì. A quel punto prese parola la donna:-"Iniziamo col presentarci. Io mi chiamo Lilacus e sono la guardiana dei sogni della Francia e lui è Marcus guardiano dei sogni dell'Italia, e insieme controlliamo anche il resto dell'Europa. Innanzitutto dovete sapere che i sogni non esistono solo nella vostra mente, ma diventano realtà nel mondo dei sogni. Questo mondo ha bisogno di protezione e controllo, per questo esistono i guardiani. Noi abbiamo una vita molto lunga, ma non siamo immortali. Invecchiamo e moriamo come tutti gli altri esseri viventi. Anche noi quando avevamo la vostra età, cioè circa 500 anni fa, ci siamo trovati nella vostra stessa situazione. Alcuni di voi infatti saranno scelti come nostri successori. Nei prossimi due anni affronterete delle prove per essere scelti-". A quel punto mi guardai attorno: Edmund tremava mentre un'entusiasta Felicity l'abbracciava, Daphne e Nikolaos parlottavano tra loro; Céline non sembrava aver capito cosa stesse succedendo
Ci lasciarono un attimo per comprendere ciò che avevano detto e poi Lilacus riprese la parola:-" Benissimo-" esclamò -" Ora andiamo ad incontrare i vostri compagni. Attraversammo molti corridoi fino ad arrivare davanti ad un grande portone. Marcus lo aprì e ci trovammo nella stanza bianca. Questa volta la luce era meno accecante, ma c'erano comunque i ragazzi del mio sogno non più disposti in cerchio, ma divisi in diversi gruppi disposti su delle grandi piattaforme bianche con su scritto il continente d'origine. Scorsi il piccolo scricciolo tutto imbronciato sulla piattaforma dell'America Settentrionale. Poi vidi una pedana vuota con su scritto Europa sulla quale ci dirigemmo.SPAZIO PAZZE AUTRICI
Scusate l'assenza,ma eravamo tutte e due in posti dove il cellulare non prendeva. In compenso abbiamo già scritto il capitolo 3 e quasi finito il 4, quindi aggiorneremo tra poco. Una sola cosetta: potete commentare? Per sapere se la storia vi piace o no... Perchè sennò non andiamo avanti,se non vi piace
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Dreamland - La terra dei sogni
FantasíaE se esistesse un mondo dei sogni? E se avesse bisogno di guardiani? E se questi ultimi stessero per morire, come farebbero a scegliere i loro successori?