Mancanze.

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-Due settimane prima.

Se ne andò lasciandomi li sola, a farmi compagnia le mie lacrime. Crak il mio cuore si era rotto a metà.

Non mi andava di rientrare a casa, per dipiù con gli occhi rossi e gonfi. Così mi andai a sistemare sotto una quercia nel parco. "Fattene una ragione e vattene. Non ti voglio più vedere." Le parole di Louis mi tornarono alla mente, perché mi hai fatto questo?. Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e mi alzai. Ho deciso: me ne andrò, spero solo mamma mi capirà..

Camminai per i quartieri di New York con il cappuccio della felpa alzato e il capo rivolto sul marciapiede, ormai si era fatto sera e il cielo venne ricoperto da grossi nuvoloni, spero solo che non venga a piovere pensai mentre percorsi il vialetto che portava alla porta di casa.
"Mamma sono a casa!!" urlai appena entrai a casa. Spero che ci sia, vorrei parlargliene subito.
Fece capolino dalla cucina e mi sorrise. "Ciao tesoro, hai fame?" A dir la verità non avevo per niente fame, ma per attaccare discorso dissi di si.
Mi sedetti al tavolo dove mi aspettava un piatto di pasta fumante.
"Mamma.." la chiamai prima di mettere un boccone in bocca. "Dimmi tesoro!!" Spero solamente mi dia il via libera, deve dire per forza di si. Non me ne vado solo per non incontrare più la faccia di Louis, ma anche perché sono in pericolo.
Ingoiai il boccone molto lentamente per prendere tempo e formulare una frase che possa convincerla a farmi andare nella mia vecchia città, anche perché solo li ho dei parenti.
"Ecco...io..vorrei andare per un po' di tempo a New Orleans." Parlai tutto d'un fiato, poi la guardai e sorrisi. Sgranò gli occhi, aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito. Ci fu un momento di silenzio, non riuscivo a parlare, mi sentivo il colpa per quello che avevo detto sinceramente..
"C..come mai?" parlò infine. "Non vuoi più stare con la tua mamma?" disse con voce tremante. Mi alzai di scatto e andai vicino a lei abbracciandola forte.
"Mamma ma certo che no, ho solo bisogno di staccare la spina, ma tranquilla andrò lo stesso a scuola e ti chiamerò ogni volta che vorrai, però ti prego, dimmi di si.." ricominciai a piangere. Annuii solamente.
Mi dispiace mamma!! pensai abbracciandola ancora più forte.
-Oggi.
Sono esattamente due settimane che mi sono ri-trasferita qui a New Orleans e sono due settimana che sono chiusa nella stanza dei ospiti che mia zia aveva preparato per me appena saputo sarei venuta. Non riuscivo a parlare con nessuno e mangiavo poco e niente.
Mi mancava Louis. Mi mancava profondamente, ma non potevo farci nulla! Non una chiamata, non un messaggio.. Chissà come stava andando li. Non ci posso credere, neanche Lexi mi aveva cercata, nessuno.
La realtà è che li nessuno ha mai tenuto a me, mai nessuno ha preso sul serio l'amicizia che io avevo pensato che si fosse stabilita. Sono solo ed esclusivamente sola.
-
Qualcuno bussò alla porta distraendomi dai miei pensieri. Roteai gli occhi, mi alzai dal letto ed andai ad aprire.
"Ciao tesoro" mi salutò mia zia Sophia facendomi un dolce sorriso.
"Ciao zia, entra pure" le dissi accomodandomi di nuovo sul letto, rischio di diventare paralitica a forza di stare sempre seduta o allungata sul quel dannato letto.
"Come stai?" domandò sedendosi sulla scrivania incrociando le gambe. Era molto bella mia zia, aveva su per giù quarantatré anni, era bionda come me però aveva gli occhi color nocciola come mia madre essendo la sorella, e vestita sempre molto elegante!! Faceva l'avvocato e questa cosa di vestirsi elegante l'ha presa anche fuori lavoro, mi piaceva.
"Sto bene, grazie.." non so quante volte avrò mentito queste settimane, fatto sta che nessuno se ne accorto.
"Meredith, lo sai che con me puoi parlare, di qualunque cosa tu voglia e ti ascolterò anche se fosse la storia più lunga che sia mai esistita sulla terra," rise per un momento, "ma sappi che io non ti giudicherò, mai."
D'istinto mi alzai dal letto e corsi verso di lei ad abbracciarla.
Come avrei voluto raccontarle tutto, per filo e per segno..ma la verità è che purtroppo non posso, non posso per il semplice fatto che finirà per essere tutto un enorme macello ed io tutto vorrei meno che questo.
Le lacrime cominciarono a scendere e mi staccai dai lei, "non ci credo.." cominciai a dire sbalordita, "tu..zia tu sei riuscita a far si che le mie lacrime uscissero dopo due settimane di tortura." Farfugliai tirando sul con il naso, poi continuai "io..non riuscivo più a..a piangere!! E questa..cosa mi aveva terrorizzata.." singhiozzai abbracciandola di nuovo.
"Tesoro mio..sono così contenta!! Certo spero sia un bene.." ridacchiò stringendosi ancora dipiù quasi a mancarmi il fiato, e a me stava bene così. Avevo proprio bisogno di un abraccio..uno di quelli veramente sinceri.
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Mi svegliai il mattino seguente con ancora addosso i vestiti di ieri. Ero stata molto stanca sicuramente!! Zia Sophia ed io siamo rimaste a parlare fino a tarda notte, e devo dire che mi ha fatto molto, anzi..magnificamente bene.
E parlando ho deciso che l'indomani ovvero oggi sarei tornata a scuola, la mia vecchia scuola.. Questo mi metteva un po' di timore, insomma i miei ex amici non li ho più rivisti da quando mi ero trasferita a New York.
Scrollai quel pensiero e mi girai a guardare l'orario: le sette precise. Perfetto.
Mi alzai e per prima cosa mi andai a fare una doccia veloce come per levare i pensieri e le preoccupazioni che avevo.
Spero vivamente che oggi andrà tutto per il meglio possibile..
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"Nervosa?" domandò mia zia appena varcammo la International School of Louisiana.
"Per niente!" risposi sorridendole.
Ed in quel preciso instante cominciai a sudare freddo e l'ansia s'impossessò di me. Ero super nervosa.
Nessuno sapeva del mio arrivo qui, non avevo detto niente a nessuno, perché ovviamente non avevo avuto alcuna voglia di vedere per l'appunto nessuno.
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Dopo varie firme per dei moduli di re-iscrizione, mia zia mi salutò. No, ti prego..non andare via da me!!! Piagnucolai mentalmente.
"Ci vediamo oggi tesoroo!" urlò cominciando a 'correre' tra i corridoi.
Bene. Fantastico.
Mi guardai intorno, c'era poca gente ancora in giro.
In quel preciso instante i miei ricordi riaffiorarono i primi giorni di scuola alla New York high school.
Uno strato di tristezza s'impossessò di me, non volevo pensarci così scrollai dalle spalle quel pensiero e rivolsi lo sguardo al pezzetto di carta dove mi avrebbe condotto alla prima lezione ovvero letteratura.
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Era stato facile trovare la classe visto che la scuola la conoscevo a memoria.
Senza pensarci due volte bussai ed entrai.
"Buongiorno Mr. Smith" salutai.
"Oh, ma guardate chi è tornata dalla grande città!! Salve signorina Alexis, prego si accomodi pure dove trova dei banchi vuoti." Annuii e lo ringraziai mentalmente per non aver giunto nulla sul mio ritorno. Mi sedetti in terza fila, avevo cercato di non badare troppo a tutti quei occhi fissi su di me. E per fortuna qui non c'era nessuna traccia dei miei ex amici, probabilmente avevano cambiato corsi.
Per tutto il tempo cercai di ascoltare il più possibile la voce di Mr. Smith ma con scarsi risultati. La mia mente tornava sempre ad un punto fisso: Louis Tomlinson.
Non riuscivo a togliermi quel sorriso che aveva stampato in faccia e non riuscivo a capacitarmi del perché non mi avesse cercata neanche una volta, non gli mancavo per niente?
Certo che no, sennò già mi avrebbe cercato. Che stupida sono stata a fidarmi di lui.
Il suono della campanella mi risvegliò dai miei pensieri, misi tutto nella borsa e uscii dalla classe diretta al mio nuovo armadietto.
Passando vidi Lux la mia migliore amica.
"Lux!!" la chiamai.
Ma in tutta risposta lei mi guardò dall'alto al basso e si diresse verso il gruppo di Jhoanna, ovvero la più popolare della scuola. Non potevo crederci..gli aveva detto tanto male, ed ora ci è amica!!
Bene, ora posso dire la mia ex migliore amica. Ora non avevo neanche più un amica qui in questa merda di scuola.
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Ero sulla strada che portava a casa con il cappuccio della mia felpa alzato ed il volto rivolto per strada, come sempre!
Tutto sommato questa giornata è stata..tranquilla, non come avevo pensato io però non posso lamentarmi, anzi meglio che non penso nulla, non si sa mai..
Il lontananza sentii un rombo di una moto alle mie spalle, mi ha sempre messo l'ansia il rumore delle moto.
Mi voltai per controllare, c'è l'avevo dietro e man mano mi raggiunse fino a fermarsi definitivamente. Non sapevo cosa fare..oddio e se mi avevano trovata? Chi glielo avarò detto che sono qui?
Cominciai a guardarmi intorno, merda non c'era nessuno in giro.
Il ragazzo sconosciuto intanto si tolse il casco e mi sorrise.
Ricambiai il sorriso e mi incominciai ad incamminare per la mia strada.
"Scusa!!" sentii da dietro, ma cosa voleva da me?
Mi girai e me lo ritrovai ad un passo da me. Il cuore cominciò a pompare fortissimo.
"C..ciao.." balbettai.
Era davvero un bellissimo ragazzo: moro, occhi azzurri, molto alto. Indossava dei jeans neri strappati sulle ginocchia, una maglia aderente bianca dove si poteva intravedere il suo petto con alcuni tatuaggi e una giacca di pelle nera.
"Ci sei?" mi richiamò alla realtà.
"Umh, s..si!" Lo guardai negli occhi, mossa sbagliata Meredith.
Mi sorrise, "e allora cosa stavo dicendo Meredith?" mi domandò.
"Tu stavi dicen..cosa? Come fai a sapere il..mio nome?" gli domandai sorpresa.
"Ma come!! Non mi riconosci?" chiese sgranando di poco gli occhi!
Feci segno di no con la testa! Come è possibile che sappia il mio nome? Io..non lo ricordo per niente..cioè me lo ricorderei una persona così..così insomma! Mi sentii le guance accaldarsi.
"Dài, da piccoli stavamo sempre insieme al giardino di mia nonna!"
"Io non.." mi bloccò.
"Forse con il nome può tornarti alla mente qualcosa; Sono James, James Lookwid!"
Ora..ora ricordo!! Cioè ricordo un certo James con cui da piccola giocavo, ma non l'avrei mai paragonato a questo James.
"Ohw, wow! Non..non mi ti ricordavo così!" biascicai facendo un timido sorriso.
"Già..da piccolo ero molto più bello!!" sospirò per poi sorridermi.
Mi morsi l'interno della guancia, aveva davvero un bel sorr..oh andiamo Meredith ma cosa vai pensando!!
Proseguì. "Anche tu vai all'International School of Louisiana, giusto?" fece un momento di pausa, "perché oggi ti ho vista!!"
"Si era la mia ex scuola, che però ora e ri-diventata la mia nuova scuola!" sorrisi leggermente, "però io non ti ho visto!" chiesi leggermente confusa, insomma me lo ricorderei se avessi visto uno così. Cavolo, subconscio ora ti ammazzo.
Stupida parlo anche sola mentalmente.
Si era creata un'aria imbarazzante così mi affrettai a salutare. Stavo per aprire bocca ma lui parlò prima di me.
"Beh, allora domani mi vedrai sicuramente. Ora devo andare Meredith, a domani." si avvicinò a me, oddio cosa.. e mi diete un bacio sulla guancia, avvampai all'istante e persi un battito.
Si incamminò alla moto, ci salì sopra e partì facendomi ciao con la mano, aspettai che fosse sparito prima di ricominciare a camminare verso casa.
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"Ma chi si rivede cara Merdith, è da un po' che non ci si rivede, eh? Devo dire che mi sei mancata." disse facendo una risata gutturale.
Non ci posso credere!! Sbarrai per un momento gli occhi! No, non può essere.
"Si sono io piccola stronza, Joe! Ti sono mancato?" fece una faccia maliziosa. Mi salii un conato di vomito ma decisi di rimandarlo giù.
"Co..come mi hai trovato?" parlai per la prima volta balbettando.
"È stato fin troppo facile! Dove potevi esserti nascosta se non nella tua vecchia città?" disse con fare ovvio, poi proseguì, "non hai scampo!!"

I'm lost without you.|| L.T (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora