M'incamminai verso l'ingresso.
Nessun ragazzo o ragazza in quella scuola camminava in completa solitudine quanto me. Ognuno di loro aveva un migliore amico con cui stare o un gruppo a cui appartenere. Per quanto cercai di non farmi notare, sentivo gli occhi puntati su di me, e alcuni bisbigli del tipo "Chi non muore si rivede!" .
Non mi sentivo in imbarazzo, ormai c'ero quasi abituata, semplicemente m'irritava un po'.
Finalmente raggiunsi la classe, ero la prima ad entrare come al solito.
Il mio posto era in fondo vicino la finestra. Mi misi comoda e sfilai dallo zaino il diario per vedere che materia avremmo avuto in quella prima ora.
Nonostante fossero passati già due mesi di scuola, non riuscivo ancora a memorizzare l'orario.
Appena vidi che avevamo storia dell'arte, mi rasserenai, era la mia materia preferita. Non sapevo se avrebbe spiegato o interrogato. Ovviamente preferivo la prima opzione, la professoressa Evans spiegava divinamente, o forse ero io che amavo alla follia le opere d'arte e i geni del passato. (?)
Qualcuno iniziò ad entrare in classe. Eva Jhonson, Pheobe Walker e Brianna Harris. Erano le ragazze più temute della scuola, perché in effetti erano parecchio perfide e schiette.
Posarono lo sguardo su di me all'unisono.
Non mi spaventava l'idea di averle tutte e tre davanti a me, infondo mi avevano sempre lasciata stare, anche se non so esattamente il perché. Forse è per via di Kyle. Evidentemente pensavano che la mia vita facesse già abbastanza schifo così com'era da provare persino un minimo di pena per me.
Infatti fui ignorata totalmente, meglio così.
La classe iniziò a riempirsi ma stranamente la professoressa non era ancora arrivata. Di solito era sempre puntuale come un orologio svizzero.
Alcuni iniziarono ad emettere sospiri di sollievo perché forse avevano appena scampato un'interrogazione o perché per loro era una materia noiosa. Per cui l'unica che stava aspettando con ansia il suo arrivo ero io.
Passarono 10 minuti e della professoressa nemmeno l'ombra, così tutti chiacchieravano serenamente ed io scarabocchiavo sul banco del mio 'compagno' invisibile. In classe eravamo un numero dispari di alunni, motivo per il quale qualcuno avrebbe dovuto rimanere da solo. Mi feci avanti io per questo posto, i miei compagni pensavano che fossi una specie di eroina, o più semplicemente una sfigata, molte volte i professori mi chiesero se desideravo alternare con qualcuno per non stare sempre sola ma rispondevo sempre di no, che mi andava bene così, il che era vero.
La porta della classe si spalancò ed entrò finalmente la professoressa, i miei occhi s'illuminarono e fui l'unica ad alzarsi in piedi per accoglierla, mentre gli altri sbuffarono per via dei loro sogni infranti.
"Buongiorno ragazzi, scusate tanto il ritardo, ma avevo una cosa importante da sbrigare col preside." Disse lei col fiatone.
Tutti quanti si guardarono con sguardo malizioso, nella classe si udii anche qualche risatina e battutina.
Io alzai gli occhi al cielo, ma dentro trattenni un mezzo sorriso.
La professoressa Evans si guardò intorno confusa, non capiva cosa c'era di tanto divertente, ma sorvolò.
"Comunque sia, ho un annuncio da farvi" si girò verso la porta e fece un cenno con la mano.
Tutti si zittirono improvvisamente, quando nella classe si fece avanti un ragazzo dai lunghi capelli scuri che gli ricadevano sulla nuca, egli richiamò subito l'attenzione di tutti, io stessa iniziai ad osservarlo attentamente.
Notai le sue ciocche ribelli che gli scendevano morbide sul viso e che gli davano un non so che di particolare, misterioso. Poi passai ai suoi occhi color mogano, talmente penetranti che come li incontrai ne rimasi quasi ipnotizzata.
Era alto, con un fisico perfetto, indossava un paio di pantaloni neri ed una camicia bianca con sopra una lunga giacca nera col collo alto, sembrava provenire da un'altra epoca ma riusciva a sembrarmi tremendamente sexy anche in quel modo.
Scuotai la testa. Ma che diavolo stavo pensando?
"Ragazzi, ecco a voi il vostro nuovo compagno di classe, il suo nome è Damon Black, viene dal nord, mi raccomando, fatelo sentire a proprio agio!"
Aveva un nome che faceva rabbrividire, ma allo stesso tempo, non so perché, mi affascinava.
Lui fece un sorriso, e riconobbi subito la sua brillante falsità. "Sono felice di essere il vostro nuovo compagno, spero diventeremo amici." Il suo caldo timbro di voce rimbombò nella stanza. Era strano come la voce di un ragazzo potesse sembrare così melodiosa e piacevole da sentire, al punto tale da solleticarti le orecchie.
Guardai le ragazze della classe che pareva fossero sotto incantesimo, erano già follemente innamorate di lui.
"Bene Damon, puoi pure accomodarti vicino a Mya Lawson. O se vuoi puoi anche scegliere un compagno, come preferisci."
'Oh no!' Imprecai nella mia mente, non volevo che qualcuno si sedesse accanto a me, tantomeno lui.
La Evans indicò nella mia direzione. I nostri sguardi s'incrociarono, e anche se aveva degli occhi scuri, fondenti, quasi rosso sangue, mi sentii congelare.
Tutta la classe aspettava impaziente il verdetto finale. Ognuno di loro sperava di poter stare accanto al nuovo arrivato, perché sicuramente sarebbe diventato popolare in breve tempo.
Le ragazze in particolare poi, non osai nemmeno immaginare i loro pensieri in quel momento.
"Va benissimo, siederò accanto a lei" a quelle parole tutti mi maledissero trafiggendomi con lo sguardo, mentre lui si diresse verso di me senza staccare quegli occhi dai miei, non sapevo se sarei riuscita ancora a reggerli.
STAI LEGGENDO
Moonlight Shadow☽
VampireSo che una descrizione dovrebbe appunto descrivere la storia che sto scrivendo. Inizialmente l'ho fatto. Ma poi ho deciso di cancellarla. Perché? Voglio prima finire la storia, tutto questo perché potrei cambiare idea su qualcosina e migliorarla, s...