Capitolo due

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Sono sconcertata e a dir la verità ho anche un pó paura. Jack sembra ferito ma non sono sicura che il sangue sia suo o di qualcun'altro e poi come fa a sapere dove abito e il mio nome? Non mi ha mai parlato e mi ha ignorata del tutto.

<< Ciao, Rose, mi fai entrare oppure i tuoi vicini mi devono vedere per poi chiamare la polizia? >> mi dice indicando una coppia di vecchietti che stanno uscendo dalla villetta proprio vicino alla mia.

La sua voce è profonda ma i suoi occhi... me li ricordavo verdi e invece ora sono neri, non c'è un cenno di luminosità o di allegria, ma solo oscurità e male. Ho paura a farlo entrare ma ha ragione non posso rischiare che qualcuno lo veda.

<< Em.. certo, entra >> dico scettica spostandomi dall'entrata per farlo entrare.

Lui entra di corsa e sale subito le scale per poi cercare qualcosa.. credo il bagno. Infatti ho ragione, entra nel bagno e quindi decido di parlare.

<< Il sangue è tuo o...? >> gli chiedo sperando mi dica la verità mentre apre il lavandino e inizia a pulirsi le mani e le braccia.

<< A te cosa importa eh? Stai zitta e aiutami >>

È molto arrabbiato, lo sento, ma sinceramente non me ne frega niente, neanche mi conosce e di certo non può pretendere che io faccia quello che vuole lui.

<< Senti Jack, non hai il diritto di parlarmi cosi, non mi conosci, siamo stati vicini di banco e nonostante ciò mi hai ignorata e ora ti presenti pieno di sangue che sicuramente non è tuo a casa mia e pretendi anche aiuto? >> Urlo furiosa.

Ignora la mia sfuriata e dopo aver tolto il sangue dalle mani, si toglie la maglia.

Oh.. merda.

Il suo fisico è fantastico: abbronzato, e una tartaruga marcata orna il suo busto. Lui nota che lo sto fissando.

<< Ti piace quello che stai vedendo? >> mi dice

Divento paonazza e distolgo lo sguardo per prendergli la maglietta e metterla nella lavatrice.

<< Grazie... Rose, dell'aiuto >> mi dice con voce calma dopo aver dimenticato la mia quasi-aggressione di prima.

<< Jack, mi devi delle spiegazioni >>

I suoi lineamenti si contraggono.

Merda. Ho paura di lui.

<< Spiegazioni di questo genere? >> mi dice indicando il sangue nel lavandino.

<< Si e anche come fai a sapere chi sono e dove abito >>

<< Se è per questo, ho anche il tuo numero di cellulare >> sorride e mi fa l'occhiolino.

Ne sto avendo abbastanza di questo ragazzo ma sono troppo curiosa per lasciarlo andare senza alcuna spiegazione.

Dopo che la lavatrice finisce di lavarla, sbuffando la prendo e la stendo. Nel frattempo ci sediamo sul divano, per fortuna mia madre torna questa sera, di solito il turno finisce di pomeriggio.

<< Allora, Rose, io so chi sei perché abbiamo bisogno del tuo aiuto >>

<< Abbiamo? >> la curiosità mi sta divorando dentro.

<< Si, bhe, io e la Morte siamo venuti a conoscenza dei tuoi sogni... dovrei dire incubi. >>

Sono scioccata.

<< Gli incubi che hai, ogni notte, sono frutto della Morte. Questo per vedere se sei idonea al lavoro che ti proporrà >>

<< Che cosa è la Morte?>> chiedo con voce tremante, temo la risposta.

<< La Morte è una specie di conclave nel mondo reale. Non facciamo male a nessuno, non siamo cattivi ma siamo abbastanza potenti ma.. >>

<< Ma cosa? >>

Okay. Ora ho veramente paura.

<< La figura oscura che ti tormenta è un mostro ultraterreno che sta cercando di distruggere la Morte>>

<< Mostro?? Che cosa vuole da me? E cosa c'entro con il Conclave? >>

<< Tuo padre faceva parte del Conclave... non lo sapeva nessuno, neanche tua madre. Siccome faceva parte della Morte anche gli eredi ne fanno parte ovvero tu >>

Non riesco a parlare, sono bloccata, scavo nella mia mente per trovare almeno qualcosa da dire a Jack, che dalla sua espressione, sembra preoccupato ma non ne sono sicura.

<< Devi venire con me, Rose, insieme dobbiamo salvare il conclave>>

<< Jack... io non lo so >> dico con le lacrime agli occhi.

Ho pochi ricordi di mio padre ma, ogni volta che se ne parla, piango.

<< Rose, fallo per me... la mia famiglia e i miei amici sono morti a causa sua. La magia della Morte è potente ma abbiamo bisogno di un oggetto in particolare >> dice con una voce vellutata, quasi gentile, è la prina volta che lo sento parlare cosi, forse sarà perché sto piangendo.

E se mia madre fosse in pericolo? Non potrei sopportare l'idea di perdere un altro genitore a causa di questo Mostro.

<< Okay. Ma prima voglio sapere una cosa... >>

<< Dimmi tutto Rose. Hai diritto a ogni spiegazione >> mi dice in modo gentile.

<< Come è morto mio padre? >> dico con un filo di voce.

<< ... il Mostro lo ha ucciso, durante la battaglia delle Sette Spade >>

Come temevo ma ora sono più convinta ad accettare questo obbiettivo.

<< Va bene Jack, verrò con te e insieme uccideremo il Mostro, per mio padre e per la tua famiglia >>


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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10, 2015 ⏰

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