Quarantatre.

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~un mese e qualche giorno dopo~

-Skittle?- mi chiese Susan, passandomi un sacchettino rosso pieno di caramelle colorate. Alzai lo sguardo e annuì, mangiandone una manciata.

-Hey, ciao.- una ragazza, avrà avuto sedici anni, si sedette vicino a me e mi sorrise. Aveva dei lunghi capelli neri, occhi marroni ed era molto alta.

-Ciao.- sorrisi.

-Mi chiamo Eyla.- mi porse la mano e gliela strinsi.

-Bel nome, io sono- le feci un complimento, era davvero originale.

-Rose, lo so.- mi fermò, ridacchiando e sistemandosi sulla sedia.

-Giusto.- annuì e indicò la folla.

-Beh, tutte loro sanno il tuo nome.- disse. Guardai le altre ragazze, che stavano sedute a terra o sui divanetti, a guardare la cima delle scale mobili e aspettando che arrivassero.

-Mh mh.- mugolai, storcendo il naso e mangiando la mia ultima caramella.

-Sei qui da sola?- chiesi, tornando a guardarla.

-No, loro sono Phoebe e Renae.- mi indicò due ragazzine che erano in piedi al bar.

-Wow, le vostre madri sono davvero fantasiose!- ridemmo e alzò le spalle.

-Non come la mia, che si accontenta di "Rose".- continuai.

-Davvero, adoro i vostri nomi.- gli mostrai il palmo della mano e lei lo colpì con il suo.

-Grazie, siamo migliori amiche.- disse, guardandole per un secondo.

-Woah, figo, state aspettando i ragazzi vero?- chiesi, legandomi i capelli in una coda e prendendo il telefono.

-I vostri ragazzi.- puntualizzò, forse una nota di malinconia nella voce.

-Ascoltami.- gli presi una mano.

-Se non lo dici in giro, ti posso dire l'ora in cui arriveranno.- mi avvicinai, sorridendo e le brillarono gli occhi.

-Oh dio, grazie.- mormorò.

-Saranno qui a mezzogiorno e mezzo, Luke mi ha scritto questo.- gli mostrai il messaggio del biondo in cui avvertiva che l'aereo sarebbe atterrato a quell'ora.

-Grazie mille Rose, ti adoro.- si alzò e feci lo stesso, abbracciandola e ridendo.

-E io adoro te, tesoro.- mi rigirai verso Susan, che parlava al telefono con qualcuno, e gli presi il sacchettino dalle mani.

-Tu e le tue amiche volete un po' di Skittle?- dissi, facendo un cenno con la testa.

-Nah, grazie, ma possiamo stare con voi?- le sue due amiche la raggiunsero e si misero dietro di lei.

-Certo, c'è spazio.- risi e feci un gesto con la mano per mostrargli le sedie vuote. Presi il mio pacchetto di sigarette e salì su una di esse.

-Ragazze, uhm, scusate.- alzai le braccia e la voce, cercando di attirare l'attenzione del gruppo.

-Qualcuno di voi fuma?- chiesi e molte annuirono.

-Vi andrebbe di venire con me a fumare? Ho dimenticato l'accendino e voglio parlare con voi, vi garantisco che i ragazzi non arriveranno ora.- mi morsi il labbro, guardando delle ragazze spostarsi verso di me.

-Grazie.- mormorai e sorrisi al gruppettino.

Mi girai, facendo l'occhiolino a Eyla, che ricambiò con un sorriso dolce.

+

Un urletto, la folla si alzò in piedi e Michael fece un cenno di saluto dalle scale mobili, mentre le ragazze ridevano o alzavano i cellulari per fare foto.

-Mezzogiorno e mezzo, come hai detto!- esultò Renae, ridendo.

Sorrisi e guardai anche i ragazzi scendere. Luke mi cercò, aggrottando la fronte e guardandosi intorno.

Quando mi trovò, ridacchiò e corse giù, spingendo Calum da un lato.

Fortunatamente, alcune ragazze avevano lasciato libero il passaggio, così corsi anche io verso di lui e gli gettai le braccia al collo, sorridendo.

-Rose.- mormorò, stringendo le sue braccia intorno a me e lasciando cadere il borsone a terra. Premette il viso nel mio collo e sentì il suo sorriso sulla mia pelle.

-Mi sei mancato.- sorrisi, accarezzandogli i capelli e baciandogli una guancia.

-Anche tu.- ridacchiò e mi prese la mano, facendo intrecciare le nostre dita.

-Ma ora sono qui, no?- sorrise e si fermò per fare una foto con una ragazza.

-Sono tornato.- disse e annuì.

Salutai anche gli altri ragazzi e li aiutai a caricare i borsoni nel van.

Ci fermammo una buona mezz'ora a fare foto e parlare, io continuai a chiaccherare con Phoebe che non si reggeva in piedi, visto che Calum Hood era a meno di un metro da lei.

Ci scambiammo i numeri e finalmente salimmo nel van nero.

-Allora, come state?- chiese Susan, accarezzando il dorso della mano di Ash, che stava guardando il telefono.

-Io sono stanco morto.- rispose Luke, appoggiò la testa sulle mie gambe, mi prese una mano e se la mise tra i capelli.

-Lo siamo tutti.- mugolò Michael, appoggiando la testa contro il finestrino e sbuffando. Halsey gli lanciò un occhiata e sospirò.

-Non vedo l'ora di arrivare a casa e salutare mia madre.- ridacchiò il biondo, stringendosi nelle spalle.

-E poi giocare e battervi a FIFA online.- puntò il dito contro gli altri ragazzi e rise.

-Stà zitto Luke.- Michael rise.

-Comunque, quando ti troverai una ragazza e smetterai di chiuderti nel bagno per tre ore?- chiese lui, provocandolo e sorridendo.

-Stai fottutamente zitto, Luke!- urlò ancora il tinto, tirandogli il suo cuscino da collo in faccia.

-Okay, okay.- rise e lo schivò.

-Non dite parolacce.- li riproverò, sorridendo.

-Ma l'ha detta lui, io no.- si difese Luke, mentre Calum si appoggiò sul fianco del biondo.

-State solo zitti, okay?- disse, sospirando e giocando con le sue dita. Cal scoppiò a ridere.

-E tu smettila di essere così felice.- lo interruppe Irwin, alzando gli occhi al cielo e ridacchiando.

-Mi siete mancati, ragazzi.- mormorai, sorridendo.

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this bitch that had a lot to say about me the other day in the press

ASHTON WHAT'S GOOD]

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