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La sera precedente guarda caso, Jenny, la domestica, rimase a dormire a casa nostra a causa dell'incontro che avrebbe avuto l'indomani e occupò la nostra stanza degli ospiti, di fronte alla mia camera.

Presi dall'armadio dei pantaloncini, una maglia e delle scarpe da ginnastica qualsiasi.

Aprii silenziosamente la porta e notando quella di Jenny ancora chiusa, sgattaiolai via e scesi in soggiorno. Afferrai la borsa, le chiavi di casa e uscii.

Dopo venti minuti buoni di camminata, mi ritrovai davanti ad una casa a un solo piano, finestre chiuse, e isolata rispetto al piccolo centro, dove intorno si trovavano parecchie abitazioni. Mi feci coraggio e suonai il campanello un paio di volte.

Non ci sperai molto in qualcuno che mi aprisse la porta, probabilmente a quell'ora non avrei trovato nessuno.

Passarono giusto tre secondi e il rumore di chiavi che giravano nella toppa mi fece trasalire.

La porta si aprì e un ragazzo ne spuntò da dietro senza maglietta e coprendosi gli occhi con la mano per via del sole.

"Si?" Chiese mentre ancora si copriva gli occhi, con la voce impastata dal sonno.

Io non risposi. Restai lì ferma davanti a lui con le braccia al petto e un'espressione schifata in viso in attesa che il moro si degnasse di alzare lo sguardo.

"Oh, ma che sorpresa! Hai perso la limousine?"

"Non è divertente." Serrai la mascella.

"Che sei venuta a fare qui?"

"Voglio che fai uscire Harry da quel posto orribile." Dissi decisa e ferma, come ero rimasta per tutto il resto della conversazione. Il moro si accigliò, e io lo imitai.

"Tu che mi dai in cambio?" Mi fece l'occhiolino abbassando lo sguardo, che puntò sulle mie gambe scoperte e io lo guardai disgustata.

"Fai schifo, Zayn."

Restammo in silenzio per un po', e mente iniziavo a spazientirmi lui si decise a chiudersi la porta alle spalle poggiandosi sopra con la schiena.

"Non posso."

"Cosa non puoi?"

"Far uscire il tuo ragazzo."

"Perché no?"

"Beh, sono finito dentro tre volte e se mi presento in prigione chiedendo di farlo uscire, minimo mi risbattono dentro."

"Quindi?"

"Ma dato che sei così ricca, potresti pagare tu per far uscire Harry, no?" Ammiccò.

"N-non posso."

"E perché?" Tenni lo sguardo basso verso le mie scarpe qualche secondo.

"Perché...non sono ancora maggiorenne." Sentii Zayn ridere sotto i baffi per poi guardarmi.

"Dici davvero?" Continuò a ridere finchè non voltai le spalle per avviarmi al cancelletto ma lui mi fermò bloccandomi il braccio.

"Dai Amb, scherzavo!"

"Mi aiuti o no?" Ci pensò su poi entrò in casa e ne uscì subito dopo con un bigliettino in mano.

"Io non posso fare nulla, ma a quest'indirizzo troverai chi può aiutare Harry. Ah, e ricorda, io e te non ci siamo mai visti, chiaro?" Annuii e mi avviai in cerca dell'indirizzo indicato sul pezzetto di carta bianco.

"Io? Aiutare Harry? Scordatelo!"

Entrò dentro, sbattendomi quasi la porta in faccia, ma io infilai il piede e più veloce di lui entrai in casa sua.

"Dai Liam, per favore!"

"Vattene Amber, non ho tempo da perdere."

"Nemmeno io, ti sto solo chiedendo di far uscire Harry."

"Mai. Se lo merita, quel bastardo."

"Lo sai che è innocente, lo hanno arrestato per la roba che VOI gli facevate prendere."

"Non sono affari tuoi, ora apri la porta e sparisci."

"Liam! Ti prego." Sentivo gli occhi lucidi, ma non volevo farmi vedere così, quindi mi trattenni.

Infondo, io tenevo ad Harry.

"Dimmi, ti piace eh? Ti ha portata a letto o cosa?" Restai zitta, non sapevo più cosa dire.

"Perché lo vuoi aiutare?" Alzai lo sguardo e in meno di un secondo i miei occhi incontrarono quelli di Liam, freddi e inespressivi.

"Perché...lui non è cattivo, e non vuole tutto questo. Insomma, guardati! Non riesci a stare in piedi per colpa di quelle -indicai le bottiglie vuote sul tavolo- e questi." Gli presi i polsi facendogli notare i tagli lungo tutto il braccio. "Questi fannno bene eh, Liam? Ti prego aiutami, voglio solo riabbracciare Harry, poi me ne vado, lo prometto."

La voce aveva cominciato a tremarmi e notai negli occhi arrossati di Liam, un leggero strato umido. Lui si irrigidì, scansò le mie mani dalle sue braccia e senza dire nulla prese la giacca e mi afferrò per il polso uscendo di casa.

Ero seduta su una panchina di marmo e il vento che si era alzato poco prima, cominciava a pizzicarmi la pelle facendomi rabbrividire.

Sfregai le mani sulle braccia per scaldarmi un po' e mi maledissi per non avere mai l'idea di prendermi un giacchetto prima di uscire.

Tirai fuori l'I-Phone dalla tasca degli shorts e guardai l'ora sullo schermo.

Quei quaranta minuti sembravano due ore lì fuori, al freddo.

Decisi di camminare un po', giusto per scaldarmi, così mi alzai.

Mi girai ritrovandomi faccia a faccia con quell'enorme edificio grigio inquietante, quando vidi il portone nero aprirsi.

Il cuore cominciò a battermi e appena riconobbi Liam varcare la porta, e mi portai una mano sulla bocca per evitare di urlare di gioia.

Un'altra figura lo seguiva a ruota, coperta da una felpa nera con il cappuccio in testa.

Gli corsi in contro con tutte le mie forze e mi gettai su di lui abbracciandolo.

"Harry!" Non riuscii a dire altro, bloccata dalle lacrime che scendevano liberamente sul mio viso, bagnandogli il retro della felpa.

Dietro la schiena, percepivo ancora il vento passarmi attraverso il leggero tessuto della maglietta.

Le braccia di Harry non erano strette ai miei fianchi come avevo immaginato, ma ciondolanti lungo le gambe, e lui era immobile senza muovere un muscolo.

Gli lasciai un leggerissimo bacio sulle labbra per poi guardarlo negli occhi.

Mi staccai completamente da lui e gli presi la mano. "Harry, ti prego parlami." Lasciò la mia mano e iniziò a guardare da tutt'altra parte.

Liam intanto si era allontanato da noi, e lo scorsi vicino alla panchina dove ero seduta prima, intento ad accendersi una sigaretta.

"Harry..."

"Va via Amber." Mi fermai di scatto, e l'unico rumore che potevo sentire era quello del cuore prendere un ritmo accelerato. Lo guardai negli occhi, ancora, i quali mi fulminarono.

"Mah, cosa..."

"Ho detto di andartene."

Hopeless {Harry Styles, One Direction}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora