Prologo

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Leparole in corsivo sono pensieri della protagonista riferiti a séstessa (riflessioni, commenti tra lei e lei...). Questo è il prologoed è molto breve, ma dal prossimo capitolo saranno più lunghi.Spero vi piaccia :)

PS=Nonpossiedo l'opera "Lo Hobbit", né i personaggi che ne fannoparte.




Sussultospaventata, aprendo gli occhi, che vanno a fissare l'oscurità nellamia stanza.


Erasolo un incubo...O meglio, un ricordo...


Sospiro,mentre mi siedo sul letto, lasciando che i ricordi mi tornino allamente.







2 annifa

Guido,sono furiosa. Ennesima litigata con i miei, ennesimo risultato: ioche prendo la macchina ed esco di casa furiosa. Mi fermo in unospiazzo isolato, scendo dalla macchina e mi fumo una sigaretta.Mentre cerco di rilassarmi, mi accorgo che il cellulare si illumina.

"Raccontami,che è successo?"

Ilmessaggio di mia cugina mi fa sorridere. Il fatto che si preoccupiper me e che ci sia sempre stata è una delle poche cose che mi fastare bene. Le rispondo raccontandole della litigata e lei cerca diconsolarmi. Dopo aver parlato per un po' con lei, salgo in macchina eguardo l'ora. Mezzanotte e un quarto. So di dover tornare a casa econtrovoglia metto in moto la macchina, partendo con la musica atutto volume. Mentre guido non mi accorgo di un camion che mi vieneaddosso. Nel momento in cui me ne rendo conto, sento solo il rumoredello schianto.



Aprogli occhi e l'unica cosa che sento è un mal di testa allucinante.Dopo un primo momento di confusione ricordo l'incidente e mi alzo dibotto. Solo allora, dopo essermi guardata intorno, mi chiedo dove siafinita.

Dov'èil camion? E dov'è la strada? Perchè sono in un bosco?

Improvvisamenteun' idea mi attraversa: e se fossi morta ? La paura mi assale escoppio a piangere pensando a come reagiranno i miei amici, la miafamiglia e soprattutto Antonella. Mi guardo intorno e, nonostantel'oscurità, mi accorgo che il bosco è molto fitto. Capendo chesarebbe inutile iniziare a camminare al buio e soprattutto non avendola minima idea di dove andare, mi siedo vicino a un albero. Sonoterrorizzata e non so cosa aspettarmi. Improvvisamente le sento.Voci.

"Sonoqui!!" urlo. Magari sono angeli o guide o qualcosa del genere...chene so di cosa ci debba essere nell'aldilà. Solo quando li vedocomparire capisco che forse sarebbe stato meglio fossi stata zitta.Mi ritrovo, infatti, faccia a faccia con mostri bassi e deformi chemi puntano addosso spade e lance. Prima ancora che me ne accorga, lemie gambe stanno correndo in un disperato tentativo di fuga, ma dopopochi metri un dolore molto forte alla spalla destra mi fa fermare ecrollare a terra. Una freccia è conficcata nella carne e, mentresento avvicinarsi quei mostri, penso a cosa mi aspetti.

"Sonodiavoli? Mi porteranno all'Inferno? Ma se sono morta, come faccio asentire dolore?"

Attendoterrorizzata la mia sorte, quando una luce blu improvvisa faindietreggiare gli esseri disgustosi. Il dolore e la paura non mipermettono di capire bene cosa stia succedendo, so solo che, nelmomento in cui apro gli occhi, vedo un uomo alto, con lunga barba eun cappello grigio a punta.





Gandalf...Sapesse quanto mi manca...

Improvvisamentela sveglia posta sul comodino accanto al letto inizia a suonare.

Oradi andare a scuola...Fantastico.

Mialzo, cercando di non cedere alla nostalgia per quel mondo, che hoconsidero casa mia. La Terra di Mezzo.




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