Pensieri mattutini

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Stavo soffiando insistentemente sul mio the caldo, cercando inutilmente di raffreddarlo, quando mio papà mi ricordò per l'ennesima volta che se non avrei bevuto quella maledetta bevanda (che inoltre costituiva la mia colazione) sarei arrivata in ritardo a scuola. "Faccio in fretta"" risposi, per poi perdere le speranze un attimo dopo e buttare il contenuto della tazza giù per il lavandino. Afferrai lo zaino, indossai velocemente la giacca e corsi verso la porta senza dimenticare di dare velocemente un bacio a stampo sulla guancia a mia mamma, mentre lei mi augurava fortuna per il test di quel giorno. L'impatto con la brezza mattutina mi mise i brividi. Era una delle tante giornate scolastiche alla fine di Novembre, si avvicinavano le vacanze invernali e di conseguenza, l'eccitazione dei teenagers aumentava: il pensiero di dormire fino a tardi, dei regali, del mangiare tanto di quel cibo da ingrassare di 2 kg, ma per me non era così.
"Puoi partire " dissi a mio papà, una volta sistemato lo zaino nel bagagliaio dell'auto. "Non ripassi?" mi chiese, "Ah già".
Quel giorno c'era il grande test del semestre, che avrebbe influenzato 1/4 del voto di fine anno. Erano circa 5 o 6 pagine di esercizi di matematica, materia che non scaturiva molto il mio interesse, ma nella quale andavo ugualmente bene. In realtà io andavo bene in tutte le materie scolastiche, avevo la media del 9/10; da quando a 9 anni mi ripromisi di studiare e prendere sempre buoni voti, perché avevo constatato che la scuola è necessaria per affrontare la vita lavorativa e non, non avevo mai preso una insufficienza, e non speravo di prenderne una soprattutto nel test di matematica. Solitamente ripassavo sempre la mattina prima di una verifica, non so perché non me ne fossi ricordata subito, forse il pensiero dell'avvicinarsi delle vacanza di Natale mi spaventava. Presi il libro e sfogliai tutte le pagine ripetendo mentalmente le regole, fino all'arrivo a scuola. Lo riposi nello zaino, che poi misi in spalla, e prima di andare chiesi a mio padre "Quest'anno cosa facciamo a Natale?" lo sentì sospirare prima di rispondere alla domanda. "Vedremo, Ale"
Alessandra Dew, questo è il mio nome.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2015 ⏰

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