Beorn

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Posto anche questo, buona lettura :)


Dolore, caldo e nausea. Sono nel buio e non riesco ad aprire gli occhi. Sento delle voci intorno a me.

"Dobbiamo abbassarle la febbre".

"Abbiamo usato tutto quello che avevamo".

"Ditemi cosa vi serve".

Riconosco le prime due voci in quelle di Oin e Thorin, ma non riesco a capire di chi sia la terza.

La stanchezza si impossessa nuovamente di me e mi fa sprofondare nell'incoscienza.

Quando riapro gli occhi, un soffitto in legno è sopra di me. Mi trovo in un morbido letto e il cuscino su cui poggio è molto grande. E' buio, ma la luce della luna proveniente da fuori, delinea i contorni di alcuni oggetti. Non riconosco il luogo in cui mi trovo e giro la testa verso sinistra, per cercare di fare chiarezza. Scorgo un grande tavolo e un corridoio si apre nella parete destra del letto. Mentre sono immersa nel captare quanto più possibile da ciò che mi circonda, sento un rumore dal corridoio.

"Chi è?" Sussurro rocamente.

I passi aumentano verso la mia direzione, fino a quando Il viso di Kili compare alla mia vista.

"Sei sveglia!"

Un enorme sorriso compare sul suo volto e, prima che possa dire qualcosa, sta già correndo per tutta la dimora urlando a squarciagola.

"Cos'è questo casino?" Chiede la voce assonnata di Dwalin.

"Ragazzi è sveglia!"

A sentire queste parole i nani e Bilbo compaiono vicino al letto e poi ridendo mi abbracciano.

"Andate a chiamare Oin, Gandalf e Thorin" Dice Dwalin a Ori.

"Bambina, come stai? Ci hai fatto prendere un colpo. Perfino Bofur era triste" Mi chiede Balin, mentre sorridendo si avvicina a me.

"E' vero, lo giuro" Risponde Bofur gioviale.

"Abbastanza bene,solo un po' intontita. Ma non so che sia successo, l'ultima cosa di cui ho memoria era Oin che mi toglieva le frecce".

I nani mi raccontano ciò che è accaduto: dalla fuga dai goblin, all'arrivo di Azog, allo scontro con Thorin e il salvataggio di Bilbo, fino all'intervento delle aquile. Stanno ancora raccontando, quando arrivano anche i tre rimanenti.

"Dov'è?! Spostatevi". Dopo essersi fatto largo tra la folla, mi ritrovo Gandalf davanti a me che mi fissa dall'alto con stupore.

"Naomi, non sono mai stato cosi felice di vedere qualcuno in vita mia" Mi dice accarezzandomi con una mano la guancia.

"Sembra che la febbre sia scesa, dopo ti controllerò le ferite. Sono lieto che tu stia meglio". Mi dice Oin sorridendomi.

"Lei ne ha tanta di forza" Risponde Gandalf.

"Dove siamo?" Chiedo curiosa.

"Ti trovi a casa di Beorn, un mio amico che ora, però, non è qui. Sai, lui è un cambia pelle e di notte si trasforma in un orso, motivo per cui è meglio non allontanarsi dalla casa, quando lui è fuori".

"E ora dov'è?"

"Fuori, per l'appunto".

Resto in silenzio qualche secondo, assimilando tutto quello che mi è stato detto.

"Bilbo, sei stato molto coraggioso".

Le guance dello hobbit si tingono di rosso, sentendo le mie parole e balbetta qualcosa sotto voce. I nani stanno parlando e ridendo tra loro e li osservo, grata di essere di nuovo insieme. I crampi della fame contraggono il mio stomaco e una grande sete arde la mia gola.

La vita non è trovare te stesso. La vita è creare te stesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora