Avviso: la storia sarà raccontata tutta dal punto di vista di Edward.
--Io e James ci conoscemmo quando avevamo cinque anni. Quell'inverno fu il piú rigido di tutti quelli precedenti, non smetteva di piovere da giorni. Quella mattina andai a scuola con meno voglia del solito, quel cielo grigio aveva incupito anche me che ero un bambino molto vivace, ai tempi. Notai James solo dopo un'oretta, era un bimbo molto solitario e tranquillo. Mi avvicinai a lui e mi presentai
«Ciao, sono Edward Franklyn.» James alzò lo sguardo e mi sorrise
«Io mi chiamo James McPhee» disse.
Da quel giorno divenne il mio unico amico fidato.
Gli anni passavano ed io e James non passavamo mai, non litigavamo quasi mai e quando capitava —la maggior parte delle volte per colpa mia— andavo da lui e, senza dire nulla, lo abbracciavo.Avevo 14 anni quando accettai di essere attratto dai ragazzi. Lo sapevo ormai da quando avevo 12 anni e, negli spogliatoi della scuola, guardavo gli altri ragazzi cambiarsi ma avevo sempre, in un certo senso, rifiutato ciò che ero a causa del modo di pensare, che ora so essere pessimo, tramandatomi dalla mia famiglia. Il primo a saperlo fu James, all'inizio non capivo se l'avesse accettato o meno, ma poi disse «Non mi interessa chi ti piace, se maschio o femmina, l'importante è che tu sia felice.»
Dopo James lo confessai alla mia famiglia che iniziò ad insultarmi e augurarmi cose che non augurerei neanche al piú acerrimo nemico. Inutile dire che non parlo piú con nessun membro della mia famiglia, tranne mio cugino John. Dopo essere andato via dalla casa dei miei genitori, mi trasferii da lui.Il giorno del mio sedicesimo compleanno ricevetti il mio primo bacio, fu James a darmelo. Non festeggiai quindi andai con James in una pizzeria, passammo una serata bellissima. Quando mi riaccompagnò a casa, sulla soglia della porta, mi baciò. Quando si staccò mi sussurrò «Buon compleanno, Ed» ed andò via con le mani infilate nel suo jeans.
James è stato tutte le mie prime volte. È stato il mio primo bacio e fu la mia prima volta quando, una sera, lo invitai a restare a casa per la notte. Quando arrivammo in camera, dopo aver visto un film, gli rubai un bacio e ci baciammo fino a fare l'amore.
James è stato la mia prima sigaretta, la mia prima rissa, il mio primo “ti amo”, il mio primo vero amore.
Quando entrambe compiemmo 20 anni, andammo a vivere insieme. Con lui ogni giorno era una cosa diversa, non c'erano giorni uguali. L'unica cosa che si ripeteva costantemente era il bacio del buongiorno e quello della buonanotte.
James aveva un negozio di articoli sportivi, quindi non c'era bisogno che io lavorassi, almeno fino a quando le cose non peggiorarono. A quel punto mi rimboccai le maniche e cercai di trovarmi un lavoro. Dopo qualche settimana iniziai a lavorare in una pizzeria come cameriere, divenni ben presto amico del proprietario.
Jonny Spinillo era figlio di un signore italiano che emigrò a Londra quando era bambino. Jonny era un importante boss della malavita londinese e ben presto, data la necessità economica, entrai anch'io nel suo giro e convinsi James a venire con me dicendogli «Due stipendi sono meglio di uno James, tra poco non potremo piú permetterci nemmeno quest'appartamento» ed era vero, non avevamo un soldo quindi mi seguì in quell'avventura sbagliata.
All'inizio dovevamo solo gestire gli altri ‘soci’, poi siamo diventati parte dei ‘fidati’ di Jonny.
Quando c'era da ammazzare, James lo lasciavo fuori, questa è stata l'unica cosa che non gli ho detto.
A venticinque anni mi chiese di sposarlo e fu festa grande. Andammo in chiesa e James divenne il mio primo ed unico “Sì, lo voglio.” detto tra tante lacrime di gioia.Era il giorno del suo trentaduesimo compleanno. Uscimmo dal suo ristorante preferito, arrivammo fuori casa e, sull'uscio, feci appena in tempo a dargli un ultimo bacio prima che lo raggiungessero due colpi alla testa. Morì con le sue labbra sulle mie, morì con quei colpi che erano destinati a me, non a lui. Un fatale errore che è costato la vita della persona sbagliata.
Oggi, a distanza di un anno esatto, alla stessa ora e nello stesso punto ho deciso di raggiungere il mio primo ed unico amore nello stesso modo in cui esso è andato via.Edward mantenne la sua promessa e si riunì con James, lo trovarono la mattina seguente. Aveva un biglietto con sè, diceva “Oggi ho deciso di ricongiurmi al mio amato. Non piangete per me perchè è giusto che sia così, è giusto per me lasciarvi e raggiungere la mia anima che è andato via nel momento stesso in cui James ci ha lasciato.
Con amore, Edward”
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Our Story.
RandomEdward e James si conoscono da quando, in un rigido inverno, Edward si avvicinò a lui. Da allora divennero indispensabili l'uno per l'altro. ||Storia a tematica gay, se non vi piace semplicemente andate oltre||