Capitolo 23

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Aggiornato.

(❤)

Ale's P.O.V.

Le Little Mix sono qui a farci un applauso megagalattico.
Ci hanno sentite: VI RENDETE CONTO?! NON CI POSSO CREDERE! Io e Léa siamo troppo emozionate, mentre Mary è impallidita, segno che qualcosa non quadra.
Le ragazze ci riempiono di complimenti per il nostro talento e Mary dovrebbe esserne fiera, visto che sono i suoi idoli a dirle che è grandiosa. A nessuno quadra questa sua reazione, così Jesy le chiede cosa sia successo.
- Perché... Perché lo hai fatto? Ti avevo detto che nessuno doveva scoprirlo, NESSUNO! Volevo che tu rispettassi le mie decisioni per non deludere Tristan e tu fai come cazzo ti pare! Ti credevo un amico.
Il tono tagliente con cui gli si è rivolta ha ferito Connor, che vorrebbe raggiungerla per parlarle, ma lo fermo, perché sicuramente peggiorerebbe la situazione. Mi affretto allora a cercarla e la trovo chiusa in un bagno seduta a terra, con le gambe poggiate a terra.
Le chiedo se stia bene, perché per quanto la domanda sia retorica è l’unico modo con cui cominciare la conversazione. Quando però mi risponde che Connor ha tradito la sua fiducia, non posso che pensare quanto sia esagerata: quando ti capita che la girl band più famosa del momento ti dice che canti benissimo?
- Mary, pensa a questo: lo ha fatto perché vuole il meglio per la tua vita, vuole vederti felice come lo vuole tuo fratello, come lo vuole Bradley, come lo vuole James, come lo vuole Léa e come lo voglio io. A volte bisogna non rispettare le decisioni altrui per rendere felice le persone a cui vuoi bene.
Sospira e si asciuga una lacrima che stava per cadere sulla sua guancia.
- Sei sicura, Ale? Ogni volta che pensano di farmi del bene mi fanno del male.
- Eh, su! Sii un po' ottimista, dai. Tieni conto che i tuoi quattro idoli che hanno ispirato la tua musica ti hanno sentita cantare ti hanno ritenuta fantastica.
- Effettivamente …
- Hai una voce stupenda e non dovresti nasconderla.
- Dici?
- Certo.
- Perché tu sei così? Sempre bella, di buon umore e con una splendida voce. Tutta la tua vita è perfetta: hai un ragazzo fantastico che ti ama e non hai mai un problema mentre a me non me ne va bene una.
- Non è vero, Mary: per esempio, sono costretta a mentire al mio ragazzo per colpa tua.
- Prometto che gli spiegherò appena posso.
- Promesso?
- Promesso, davvero.
Ci stringiamo in un abbraccio prima di convincerla ad alzarsi e chiarire con Connor. Spiega brevemente alle ragazze cos’è successo e poi si scusa con lui, che la perdona con un sincero abbraccio.

Tristan's P.O.V.

Puntuale come un orologio svizzero sono arrivato a casa di Yasmeen, sperando di riuscire a chiarire tutto. Quando entro la vedo in tutto il suo semplice splendore: è sempre così bella... Ha dei semplice jeans scuri Levi's e una maglia bianca a maniche lunghe.
Ci salutiamo timidamente e poi ci accomodiamo sul divano. Rifiuto l’offerta di bere qualcosa, perché sono qui per arrivare dritto al punto.
- L'unica cosa che voglio è chiederti perché ci siamo presi una pausa: non riesco più a stare senza te.
- Nemmeno io.
- Voglio dimenticare tutto e prometterti che non litigheremo mai più se ci rimettessimo insieme, ma so che è inevitabile. Però sappi che ti amo e tengo troppo a te per lasciarti andare.
Non pensavo di riuscire a dirlo tutto d'un fiato.
Sospira titubante, ma non lo è più quando le chiedo se mi ami ancora. E’ certa dei suoi sentimenti ed io dei miei, quindi perché stiamo perdendo tempo?
In quell'istante, senza pensarci due volte, uniamo le nostre labbra in un bacio focoso e passionale, indimenticabile. Le sue mani sul mio corpo e le mie sul suo ci trasportano, facendoci spostare in camera da letto e ritrovarci a fare l’amore in modo passionale.
Il tempo sembra volare velocemente e ad un certo punto veniamo insieme: è stato tutto molto intenso e ora siamo entrambi un bagno di sudore. Devo dire che è sempre stata ben dotata, non c’è che dire.
Metto il lenzuolo sopra i nostri corpi sudati e senza fiato ci guardiamo negli occhi, per parlare senza farlo realmente.
I giorni senza lei sono stati strazianti e non posso negarlo. Mentre siamo immersi nei nostri sguardi il suo cellulare squilla e sbuffando risponde.
- Che vuoi, Zayn? ... Sì, sto con Tristan ... Ehm, sì... - detta un numero di telefono - OK, a dopo... Ti voglio bene anch'io.
La conversazione termina e solo ora mi sono accorta che il numero dettato dalla mia ragazza è quello della mia sorellina. Non dico nulla per evitare litigi con la mia Yas. Quindi il signorino Malik voleva il numero della mia sorellina... Devo starmene zitto.
- Perché voleva il numero di Mary? - mi lascio scappare.
Ma zitto non ci riesco proprio a stare, eh?
- Aveva perso il numero, tranquillo.
- Sono tranquillo.
- Ti credo.
Mi bacia e mi perdo fra le sue braccia nude stupende.

Bradley's P.O.V.

Sono seduto sul divano a chattare con degli amici aspettando che Mary torni, perché voglio farle sentire dei pezzi che abbiamo inciso e ho bisogno della sua opinione. Spero davvero le piacciano …
Immerso nei pensieri, vengo interrotto dal telefono che squilla ed è Joe a cercarmi, il nostro manager.
- Oh, dimmi tutto, Joe
- Allora, venerdì dovrete fare il numero di apertura delle Fifth Harmony. Il concerto è alle sette alla Birmingham Arena, sei contento?
Cazzo.
Ora che avevo sistemato tutto con Mary, ecco che si presentano le Fifth Harmony.
Cazzo.
Joe richiama la mia attenzione e rispondo di star bene, ma lui ovviamente non ci crede. Attacca la chiamata lo stesso, lasciandomi ai miei pensieri. Cammino avanti e indietro frettolosamente: sono nervoso, molto nervoso. Non so davvero come la prenderà Mary, ma credo dovrò dirglielo appena la vedrò, peccato arrivi subito. Sorride felice e io ora non voglio rovinarle l’allegria.
- Ehi, scusa il ritardo ma ho avuto da fare. Ale è andata con James e Connor ha accompagnato Léa, mentre io sono venuta con l'auto, visto che mi avevi chiesto di venire. - dice e interrompe un attimo la sua parlantina per baciarmi la guancia - Che dovevi dirmi?
Il mio sguardo è puntato verso il basso e lei mi alza il mento con l'indice per far incrociare i nostri sguardi. Che palle, non voglio rovinare questo momento.
- Bradley? Tutto bene? Mi sembri preoccupato …
- Mary... Ti avevo chiamato per farti sentire delle demo, ma prima che tu arrivassi ho saputo una notizia che non so come comunicarti.
- Vai dritto al punto, schietto, OK?
- Le Fifth Harmony verranno qui in città e i nostri manager hanno deciso che noi apriremo il loro concerto.
- E...?
- Ci sarà Lauren ed io...
- ...hai paura che io possa star male.
- Esatto.
- Tu però mi hai detto, quando eravamo sotto quella doccia, che Lauren fa parte del tuo passato e che avevi una piccola cotta per lei, che ora tu sei innamorato di me. Io ti credo, ho fiducia in te e so che non mi stavi mentendo, che eri sincero. Non farti paranoie, perché se tu mi dici che è passato, io non ho problemi.
Conclude poggiando la mia mano sul suo cuore, facendomi sorridere: ecco che lei mi fa sentire meglio. La amo, non c'è dubbio. Mi stringe in un abbraccio che non esito a ricambiare. Mi lascia un tenere bacio sulla guancia prima di poggiare la borsa sul divano.
- Ma c'è qualcuno a casa? - chiede guardandosi intorno.
- Siamo solo io e te, soli soletti.
- Mh, soli soletti, eh? - chiede maliziosa.
Toglie il giacchetto di pelle gettandolo sul divano, rimanendo in canotta. Si intravedono le coppe del reggiseno, facendomi imprecare per la sua bellezza. Perché è sempre così sexy? In due secondi la ritrovo su di me mentre io sono sotto di lei sdraiato sul divano. E’ successo tutto così in fretta che non so nemmeno come ci sia finito sul divano … Mi tira su con la schiena e il mio petto si scontra contro il suo.
- Che dobbiamo fare, Simpson?
Lo chiede in modo sensuale, prendendomi per il collo della camicia e facendo sfiorare le labbra. Non ci mette molto a gettare la mia camicia da una parte della stanza e a sfilarsi la canotta. Sbottona i jeans e apre la zip. Lentamente mi leva i pantaloni assieme ai boxer. Sono qui, steso sul divano, aspettando la sua prossima mossa. Infila un dito in bocca e percorre una via che parte dalle mie labbra fino all’altezza del ventre. Ci passa un dito sopra e lo accarezza. Bene, ora è rigido. Abbassa la testa verso il mio punto e ci poggia la bocca. Man mano scende giù fino ad arrivare alla punta, ed è lì inizia il suo giochino che mi porterà al paradiso. Tutto con movimenti lenti e dolci, carichi di sensualità e di passione. La sua lingua forma cerchietti sul mio punto fragile. Cazzo, sto per impazzire.
Dopo poco, quando si sente la porta aprire si distacca subito e mi saluta sgattaiolando verso la camera. Rinfilo i boxer e mi rimetto a posto. Ecco che entra James. FANCULO JAMES GIURO CHE UN GIORNO TI UCCIDO.
- Fanculo James, sempre nei momenti meno opportuni, eh?! - sbotto andandomene in camera via.

Mary's P.O.V.

Decido di mettere in ordine la camera e di appendere gli abiti sparsi sul mio letto da stamattina. Ormai è sera e mentre riordino la mia camera ripenso a quello che ho fatto prima. Come mi è venuto in mente di fargli un bocchino? Che cogliona che sono... Però vedo che a lui piaceva e appena ho sentito che qualcuno stava per aprire la porta me ne sono andata come una vigliacca.
Mi vergogno da morire, non pensavo che avrei mai potuto farlo, ma in realtà ho svolto il lavoro solo a metà: mai più. La suoneria del mio telefono mi distrae dai miei pensieri. Mi metto a canticchiare Golden dato che è la mia suoneria. L'ho ricambiata di nuovo, lo so.
E’ Zayn al cellulare che mi chiede come stia, così gli racconto del fatto che ora che ho chiarito con Brad arriva proprio Lauren, per l’impegno dei The Vamps.
- Non posso competere con lei, Zay.
- Tu sei anche più bella di Lauren, devi solo fargli capire che solo tu sei quella che può stare con lui, non lei.
- E come faccio, geniaccio?
- Mettiti in mostra.
- Cioè?
- Oh dio santo: MARY, TIRA FUORI TETTE E CULO. Ora ti è chiaro? Devi vestirti sexy, un po’ più provocante. Capito?
- Se lo avessi detto prima senza fare giri di parole, ora non ti saresti spazientito.
- Comunque, ti vestirai sexy in questi giorni, così farai vedere a Bradley di che pasta sei fatta, facendo morire di gelosia Lauren.
- Io non ho quel genere di abiti, Zayn.
- Allora domani pomeriggio andremo a fare shopping.
- Non posso, Zayn...
- Perché? Per i compiti?
- No, quelli li ho fatti tutti ma sto risparmiando i soldi per la macchina e per la festa a sorpresa di compleanno per Ale perciò...
- Tranquilla, pago io.
- Non posso lasciarti pagare, non è giusto.
- Consideralo un regalo da parte mia, ti faccio anche da consulente.
- Non voglio farti spend...
- Mary, ci tengo.
- Accetto solo se anche tu ti fai comprare qualcosa che poi ti ripagherò man mano.
Lo sento sospirare e dopo acconsentire. Ci accordiamo per le quattro e poi attacchiamo la chiamata. Che ragazzo strano: è timido ma anche sfacciato, dolce ma anche schietto. È uno strano tipo ma intrigante. Con questi pensieri mi lavo i denti e, dopo aver indossato il pigiama, mi infilo sotto le coperte cadendo in un sonno profondo.

***

Sento bussare e mi rigiro nel letto pensando di sognare. Il bussare persiste e allora mugugno un "avanti", accendo l'abat-jour e stropiccio gli occhi. Perché Bradley si sta sedendo accanto a me sul mio letto alle due del mattino? E poi, perché sentenzia con un dobbiamo parlare?
- Perché mi hai fatto il bocchino?
Capisco che la conversazione è seria, perciò mi sedio.
- Bradley, non lo so... Mi sono fatta trascinare dal momento.
- Cioè se io e te scopassimo sarebbe solo per il momento?
- No, non intendevo questo.
- Mary, mi farai impazzire se mi darai sempre una dose a volta, OK? Voglio poter fare l'amore con te.
Arrossisco ma non so se ne sia accorto a causa della luce smorta dell'abat-jour. Sembra ci sia una patata al posto della lampadina.
- Aspetto da tempo di poterlo fare con te, perché voglio che la tua prima volta sia perfetta. Ovviamente se tu lo vuoi...
- Anch'io voglio farlo con te, voglio che tu sia il primo, non c'è nessun'altro con cui farei l'amore.
Un po' imbarazzata da ciò che ho appena ammesso, intreccio le mie dita con le sue. Abbasso lo sguardo timidamente e lui strofina il naso contro il mio.
Di punto in bianco, gli chiedo con chi sia stata la sua prima volta, così mi racconta di questa Nicole. E’ stata la sua prima ragazza ed era completamente innamorato di lei a sedici anni. Erano fidanzati all’epoca e la invitò a casa sua un giorno.
- Eravamo molto timidi perché nessuno dei due lo aveva mai fatto prima, ma dopo ci venne naturale. Fu bello. Andava tutto bene, finché un giorno non andai a casa sua e la trovai a scopare con qualcuno altro … Le giornate non avevano più senso, ogni volta che la incrociavo cambiavo strada, l'amavo e l'odiavo. Non la dimenticai subito. Mi divertivo solo con i ragazzi. Poi...
- Poi... ?
- ...poi quando incontrai te sentii qualcosa di diverso. Iniziai a scrivere tante canzoni e non facevo altro che pensare a te. Poi ti ho conosciuto bene e lei è scomparsa dalla mia mente.
- Wow...
Io... Non so che dire. Non pensavo che anche lui, come me, fosse stato tradito da chi amava. Come io ho sofferto per Noah, lui ha sofferto per Nicole. Mi dispiace vederlo così, ma più che altro non credevo che io, proprio io, sono riuscita a farlo stare meglio. Mi fa così tenerezza. Ora ho capito perché non vuole a "dosi": ha paura che io possa giocare con lui, ma non potrei mai farlo, perché ci tengo troppo. Mi avvicino e lo bacio lentamente sulle labbra.
Lo invito a rimanere a dormire con me, così mi stringe fra le sue braccia e mi addormento col sorriso sulle labbra.

La mattina seguente...

Bradley's P.O.V.

Appena mi sono svegliato e ho visto Mary fra le mie braccia, ho ripensato a tutto l'accaduto di ieri notte. Le ho confessato tutto quello che per anni mi sono tenuto dentro. Però un dettaglio l'ho omesso: non vorrei che sapesse con chi Nicole mi abbia tradito, perché non voglio che Mary se la prenda con lui, visto che ormai è acqua passata.
Mentre la osservo dormire mi riviene in mente quella prima volta in cui ci siamo baciati: è stato tutto così magico, lei era così bella e innocente, quell'innocenza che ancora possiede.
Ricordo che era il 31 dicembre, io e James eravamo stati invitati per festeggiare l'anno nuovo. Accadde circa due anni fa, dopo non molto tempo esserci conosciuti, credo che fosse quattro mesi dopo il nostro primo incontro, ma ero già cotto di lei. Mary era piccola e adorabile. Piccola per me, in fondo aveva quindici anni. Quando arrivai fu lei a venirmi ad aprire. Mi fece entrare salutandomi. Avevo portato dei regali per tutti e uno anche per lei: le avevo regalato un CD di Demi Lovato come Tris mi aveva suggerito. Mary aveva una collezione di CD, che tutt’ora ha. Mi ringraziò arrossendo e subito saltellando di gioia andò da sua madre mostrando il CD.
- TRIS, È ARRIVATO BRAD! - urlò e Tris arrivò da me salutandomi con una pacca sulla schiena.
Iniziò a parlare ma io non riuscii molto a seguirlo: ero troppo occupato a guardare Mary. Era così bella truccata e con quel vestito rosso semplice come lei. I capelli piastrati spesso le andavano sugli occhi e lei sbuffando li spostava dietro le orecchie. Dopo non molto arrivò James (lui e Mary erano già molto amici) e al suo arrivo gli saltò addosso. Anche lui portò regali per tutti e pian piano arrivarono gli ospiti. Eravamo io, Tris, Mary, James, Ale, i signori Evans e dei loro amici di famiglia. Non eravamo moltissimi ma ci divertimmo molto. Quando fu l'ora di sederci a tavola chiesi a Mary se potevo sedermi accanto a lei e timidamente acconsentì. Mi ricordo quanto diventammo rossi quando ci sfiorammo le mani.
Continuo ad osservarla dormire mentre io non smetto di pensare a quella sera del trentuno. Con un dito le sfioro le labbra e lei, ancora dormendo, mi sorride.
Comunque, ad un certo punto della serata mi guardò e mi sorrise, proponendomi di mostrarmi la sua collezione di CD in camera. Così ci alzammo e Tris mi minacciò nel caso in cui avessi combinato qualcosa con Mary. La reazione di lei però mi stupì più di tutti: - Non preoccuparti, se qualcuno deve fare la prima mossa quella sarò io.
Rise insieme ad Ale, ma si beccò un'occhiataccia dalla mamma, a cui rispose facendo spallucce.
Mi portò in camera sua e mi fece vedere la sua collezione. Aveva tanti, ma tanti CD: erano un centinaio prima, adesso il triplo. Forse anche di più...
Mise quello che lo avevo regalato accanto agli altri e subito dopo sorrise.
- Un giorno ci sarà anche il vostro qui, su questo scaffale. - commentò facendomi sorridere.
I nostri sguardi si incrociarono e io non resistetti a poggiare le mie labbra sulle sue morbide. Quante emozioni provai in quell'istante: fu uno dei baci più belli che abbia mai ricevuto. Quando ci distaccammo eravamo completamente rossi, specialmente lei. Le sussurrai all'orecchio quanto fosse bella con il vestito rosso e lei arrossì ancor più.
I miei pensieri si fermano quando Mary si sveglia e mi sussurra un "buongiorno" che ricambio. Si stropiccia gli occhi.
- Devi andare a scuola, principessa.
- Mh... Non mi va.
- Non puoi mancare.
- Vado solo perché me lo dici tu. - e mi lascia un bacino sulla guancia.
Si alza e si dirige verso l'armadio osservando gli abiti. Tira fuori una maglietta e dei jeans.
- Ti dispiace se mi cambio? Tanto mi hai già visto nuda...
E c'è bisogno di chiedermelo? Annuisco e lei mi volta le spalle. Si sfila la maglietta e mentre si veste osservo la sua schiena nuda così maledettamente bella. Si aggancia il ferretto del reggiseno e dopo indossa una maglietta rosa chiaro un po' larga. La parte migliore è quando lentamente, per farmi dispetto, toglie i jeans, lasciandomi il privilegio di osservare attentamente il suo sedere, leggermente coperto dal perizoma. Cavolo com'è bella... Si volta e si avvicina a me lasciandomi un veloce bacio sulle labbra, ma quando si rialza la tiro per un braccio, facendola cadere sul materasso e approfondendo il bacio. Si distacca e si mette i jeans.
Le prometto che verrò a prenderla all’uscita, al che mi ribacia.
Si pettina velocemente e lega i capelli in una treccia, dopodiché si trucca. Quando ha finito, usciamo dalla stanza avvinghiati l’uno all’altra, ma poco me ne importa.
- Vedo che è stato un buon risveglio. - commenta Tris un po' acido stringendo la forchetta un po' troppo.
- Sai che tu sarai sempre il mio preferito. - ribatte la sorellina alzandosi per dargli un bacino sul collo. Dopodiché inizia a mangiare le sue uova con il bacon.
- Tra poco dobbiamo andare all'arena a provare con le Fifth Harmony, perciò facciamo presto.- ci informa James, quando ha finito di strapazzare la sua ragazza.
Sempre così affiatati perfino a tavola: potrebbero darci un taglio ogni tanto. Manca solo che scopino sul tavolo!
- È stato bellissimo stamattina. - sussurra Ale a James non riuscendo nel suo intento di tenere tutto segreto.
- Sì, sì, OK. Non ci frega delle vostre cose sconce perciò evitate di parlarne. - commenta Connor e poi si rivolge a Mary - Ho seguito il tuo consiglio e l'ho chiamata. Ci vediamo sabato.
- Perfetto! Sono felicissima per te! Magari nascerà qualcosa
- Magari…
- Parli di Léa, giusto? Vorresti scoparti la nostra amica? - commenta Ale un po' irritata, facendoci ridere.
Subito dopo ricomincia a sbaciucchiarsi James e in quel momento Mary sclera.
- ALE, CAZZO È TARDI QUINDI ORA O SMUOVI LE CHIAPPE O TI ATTACCHI AL CAZZO DEL TUO RAGAZZO PERCHÉ IO UN ALTO RITARDO CON COLLINS NON LO FACCIO! - sbotta alzandosi e prendendo giubbotto e borsa.
- Oh, quanto rompi! Arrivo, arrivo... - si lamenta l'italiana alzandosi e lasciando un James solo e triste.
Le ragazze escono.
- Cosa dirai a Lauren? Le parlerai di Mary? Non voglio che mia sorella soffra di nuovo. - adesso è Tris a parlare e la sua domanda mi spiazza. Avevo dimenticato delle Fifth Harmony e non so davvero cosa fare con Lauren.
- Non lo so, Tris, non lo so. - rispondo e alla fine sbuffo.

Léa's P.O.V.

Vorrei proprio sapere chi ha voglia di seguire una lezione di letteratura di prima mattina. Mi piace letteratura ma averla il lunedì a prima ora è massacrante.
Collins mi rimprovera credendo non stia seguendo, ma quando gli mostro il quaderno con gli appunti pare ricredersi. Non sopporto quando fa così: il professore non si fida mai di nessuno! Sbuffo e mi accorgo Mary che ride sotto ai baffi.
- Qu'est que tu ris? - le chiedo un po' arrabbiata.
- Excuse-moi...
- Qu'est-ce que tu fais cet après-midi? Nous pouvons chanter avec Ale.
- Je ne peux pas... Je dois faire du shopping avec Zayn.
- Shopping con Zayn? E quando me lo dici! - non mi rendo conto di averlo quasi urlato!
- LEROY! VUOLE UNA NOTA?! SE NON CAPISCI TE LO DICO IN FRANCESE! - sbraita il professore.
- Mi scusi... È stato involontario.
- Evans, anche tu, silenzio.
- Va bene, professore. - dice chinando il capo.
Riprende la lezione e mentre seguo non so come ma mi ritrovo a pensare a Connor. Non riesco ancora a credere che sabato uscirò con lui... Chissà dove mi porterà, cosa accadrà ... Magari un bacetto non ce lo toglie nessuno. Comunque, la ricreazione arriva in fretta per mia fortuna ed io insieme ad Ale e Mary vado fuori dalla classe per cambiare aria. Andiamo in corridoio verso i nostri armadietti. Sono uno accanto all'altro e questo mi piace molto perché siamo sempre vicine.
- Dopo chi abbiamo? - chiede Ale aprendo l'armadietto.
- Storia. - rispondo poggiando i libri.
- Non mi va... Non dovrei nemmeno essere qui: Brad potrebbe tradirmi con Lauren da un momento all’altro. - dice Mary.
- Mary, vi ricordo che non state insieme.
- Che c'entra? Lui mi è fedele, ma con Lauren tra i piedi ho un po' paura...
- Se tu sai che ti è fedele anche se non state insieme, perché ti fai tutti questi problemi? Conosco Brad e so che ti ama e non vorrebbe mai farti soffrire. - s'intromette Ale.
A quel punto arriva Eleanor: è una ragazza alta poco più di me, capelli biondo miele mossi solitamente lisci per la piastra, occhi verdi che brillano sempre e un corpo da invidiare. Ha anche tantissimi soldi che le escono fuori dalle orecchie. Ci saluta radiosa e noi ricambiamo. Ha dei jeans strettissimi da far fermare la circolazione sanguigna e un top altrettanto aderente rosa, con sopra una giacca bianca e dei tacchi vertiginosi neri. Porge una bustina nera ad ognuna di noi e la apriamo. È un invito ad una festa.
- Sabato faccio una festa in un locale fantastico per il mio compleanno e invito tutta la scuola. Vi va di venire? - ci spiega.
Mi mordo un labbro: è sabato alle nove ed io ho l'appuntamento con Connor. Non posso rimandare!
- Ah, Mary, non è che potresti chiedere a tuo fratello se può venire insieme ai ragazzi? Ti prego! - la implora Eleanor.
Ha gli occhi da cucciolo.
- Non lo so, Eleanor... Insomma sono impegnati e ...
- Ti prego! Prova a chiederglielo!
- OK... Ci proverò.
- Grazie! - la abbraccia e Mary ha una faccia un po' perplessa mentre noi ridiamo.
Lascia la ragazza e ci lascia sorridendo radiosa.
- Ragazze, sabato ho l'appuntamento con Con...
- Fallo venire allo festa. Basta cambiare il luogo et voilà. Giusto, Ale?
- Ben detto, sorella. - si danno il cinque e rido.
Torniamo in classe quando la campanella suono sbuffando per la lezione che dobbiamo avere.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora