PROLOGO

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Erano circa le 21 del 20 giugno 2007,il mio undicesimo compleanno. Un boato destò la mia attenzione. Scesi di corsa dalle scale per capire cosa stesse succedendo al piano di sotto.

Una squadra di uomini con indosso divise blu e una scritta bianca che pronunciava DEA irrompè dentro casa. Lì capì. "Eduardo Suarez la dichiaro in arresto per esportazione di sostanze stupefacenti in America,Europa e Cina. Ha il diritto di stare in silenzio,tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei. Se non può procurarsi un avvocato gliene verrà assegnato uno d'ufficio." disse uno di ammanettando mio padre.
Kyle scese di corsa e come me restò immobile sulle scale. "Un secondo!" gridò mio padre. "Bella,tesoro,vieni qui." mi guardo con gli occhi pieni di lacrime "Tu sai quanto il tuo papà ti voglia bene,e non smetterà mai di farlo. Non preoccuparti,presto tornerò da te che sei la mia bambina,ricordi? Kyle si occuperà di te come avrei voluto fare io. Ma ti prego non odiarmi,sono umano,ho solo fatto scelte sbagliate,voglio che ti ricordi di me,come l'uomo che ti amerà più di tutti in vita tua.
E voglio esserci e ci sarò quando realizzerai il tuo sogno. Ti faccio una promessa,io ci sarò. Quando attraverserai un periodo difficile,anche se tu non riuscirai a vedermi,io sarò lì con te. Ti amo e spero un giorno tu potrai perdonarmi." mimai un sì con la testa. Ero troppo piccola per capire quello che stava succedendo.
Kyle cinse il mio collo con le sue braccia,quando entrambi vedemmo nostro padre trascinato via dalla polizia.
Tutti mi dicevano "Non preoccuparti,andrà tutto bene." Lui stesso lo disse,ma mentivano.
Mio padre,mi considerava la cosa più preziosa della sua vita e lui per me era la mia,di questo ne sono sicura,avevamo un rapporto speciale,io ero la sua bambina e me lo aveva ricordato anche prima di essere portato via. Quella giornata sarebbe stata la più bella della mia vita se non fosse finita così;eravamo andati a Disneyland il giorno prima,e lo stesso giorno avevamo fatto shopping in giro per l'Arizona,prima che venisse arrestato ci stavamo preparando per andare a cena con i Russo,la famiglia della mia migliore amica,e festeggiare il mio compleanno. Ma in ristorante non ci arrivammo mai. Credo che mio padre fece tutto questo,perchè sapeva che sarebbero venuti a prenderlo,ma voleva che ricordassi questo come un giorno felice,lo fece per me,per noi. Non avendo mai conosciuto mia madre,lui era l'unico punto di riferimento che avevo,mio fratello Kyle essendo maggiorenne ottenne la mia custodia e per quanto si sforzasse ed io gli volessi bene,non avrebbe mai potuto sostituire la figura di un padre. Da lì ando tutto sempre peggio,mio papà mi mancava sempre di più,a scuola non parlarono d'altro per settimane ma a me non importava perché io volevo solo riaverlo con me.

Mio fratello mi accompagnò in prigione,riuscì a vederlo attraverso un vetro,poggiò la sua mano,ed io feci lo stesso,morivo dalla voglia di abbracciarlo e non facevo altro che piangere,fui l'ultima ad andarsene,per via del poliziotto che mi ricordò fosse finito l'orario delle visite,urlai che volevo starci ancora,ma lo portarono via di nuovo.

Andai al primo processo,mio padre mi guardava e con il labbiale mimava le sue scuse. "Lo stato dell'Arizona contro Eduardo Suarez." queste sono le parole che ricordo più spesso,ogni tanto,la notte sognavo che mi portassero via da lui,ma quando mi svegliavo scoppiavo in lacrime perchè quella era la realtà,così Kyle veniva a dormire con me per tranquillizzarmi.

Passarono gli anni,e smisi di andare a trovarlo,le cose cambiarono,per tutti però restavo sempre "La figlia di un delinquente." volevo togliermi quell'etichetta,credevo fosse colpa sua,così smisi ,di assistere agli interminabili processi che finivano sempre con la stessa straziante sentenza e smisi di rispndere alle sue lettere dal carcere.
Eduardo Suarez,non era mio padre,ma solo una parte del passato,non era più parte della mia vita e non lo sarebbe mai più stata.

Questa è la mia storia,fatta di incolmabili distanze e di sentirsi lontani anche quando si è vicini.

Un insostenibile sguardo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora