TUTTO EBBE INIZIO

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Era il 10 Dicembre del 1994, era una giornata piovosa, ed io come sempre stavo fissa davanti alla finestra a guardare la pioggia, mi rilassava molto.

Mi chiamo Chastity e sono una ragazza di 17 anni.
Abito da sempre in un collegio gestito da suore, ho sempre odiato quel posto non essendo credente in nessun Dio, ma da qualche parte dovevo pur stare, quindi era meglio rigare dritto.
Infatti da una parte sono l'orgoglio dell'istituto; visto che a qualunque lezione sono sempre l'unica che riesce a stare attenta prendendo sempre voti alti e facendo ogni volta i compiti che mi assegnavano, ma dall'altra parte ero un pò un piccolo diavolo; mi vestivo diversamente dalle altre ragazze, loro la divisa la tenevano in ordine, mentre io mi slacciavo sempre i primi 3 bottoni lasciando un pò di scollatura in bella vista, e avendo la gonna che mi copriva solo il sedere lasciandomi le gambe scoperte, a differenza delle altre ragazze un pó perfettine che la tenevano lunghezza al ginocchio.
Per questo motivo che non andavo daccordo con nessuna, loro erano troppo diverse da me, e per questo tendevo a isolarmi, per fortuna che le suore mi lasciavano la stanza della musica tutta per me, amo molto suonare il piano, forse e l'unica cosa che mi riesce bene.

Ma quel giorno di Dicembre la mia vita cambiò.
Come sempre stavo nella mia amatissima stanza della musica, a suonare il piano e provare a scrivere una canzone, in quel momento suor Clara entrò nella stanza e mi disse che dovevo recarmi nella canonica che la suora superiora mi doveva parlare.
Appena arrivo busso alla porta come era abitudine fare, quando entrai nell'immensa stanza mi vedo di spalle 2 persone, io rimasi davanti alla porta, ma la madre superiora mi fece venire in avanti, facendomi mettere in piedi accanto alla scrivania.

Ci stava una coppia, sulla 60ina di anni che volevano prendere con se una ragazza ormai grande, e la madre superiora aveva scelto me, anche perchè ero l'unica ad assere abbastanza grande.
La coppia si alzò e iniziò a guardarmi e toccarmi il viso, in quel momento mi sembravo carne da macello, infatti rimasi zitta con lo sguardo basso.
La donna per farmi parlare mi fece varie domande, ed io come mi era stato insegnanto risposi a tutte quante; poi la madre superiora mi disse la frase tanto attesa :"Loro hanno deciso di prenderti con sè, quindi vai a preparare la valigia che ti portano via subito" ,io feci in cenno con la testa, e uscendo dalla canonica mi diressi nella mia stanza.
Quando arrivai continuai a rimanere zitta,feci la mia valigia in 2 secondi, di sicuro perchè avevo solo la divisa del convento, la odiavo troppo.

Quando finì presi la valigia e ritornai verso la canonica a raggiunge quella coppia di cui ancora non sapevo i nomi, quando mi trovai a metá corridoio vidi loro 2 con la madre superiora che mi stavano aspettando.
Quando arrivo vedo che l'uomo mi voleva prendere la valigia, ma io gli dissi che non ci stava bisogno, che ce la facevo anche da sola, lui per fortuna non disse nulla.
Infatti quando uscimmo andammo subito verso la macchina, misi il borsone dietro al portabagagli poi salì in macchina, quando partimmo gli dissi :"Comunque ancora non sò come vi chiamate" la donna rispose :"E vero scusaci non abbiamo avuto tempo di presentarci, comunque io sono Isabella, mentre lui è mio marito Fabrizio"; la prima apparenza di questa coppia fù molto bella, si vedeva che dopo anni di matrimonio ancora si amavano come il primo giorno, da qua non so perchè ma mo venne una domanda spontanea :"Eeeh, scusate della domanda, ma voi avete gia altri figli?" Isabella mi disse di si, avevano 4 figli, 3 femmine e un maschio, tutti grandi con una famiglia loro, tranne il maschio.

Quando arrivammo a casa Fabrizio mi prese la valigia e mi accompagnarono nella mia stanza, quella casa era grandissima, talmente grande che mi misero in una stanza tutta per me; quando entrai nella camera ci rimasi a bocca aperta, era perfetta per me, infatti Isabella abbracciandomi da dietro mi disse :"Qualche giorno fá abbiamo chiamato al collegio, per chiedere un pò quali erano i tuoi gusti, così potevamo farti una camera apposta per te" io non riuscì a parlare, era veramente fatta apposta per me; le pareti erano nere e viola, con le tende e le lenzuola del letto lilla, con un pò di foto dei miei idoli, Cher e Madonna, con sotto alla finestra un pianoforte, non potevo avere una camera piu bella di questa.
Entrai molto lentamente nella stanza e a bassavoce ringraziai Isabella e Fabrizio con un filo di voce.
Quando Fabrizio mi posò la borsa sul letto Isabella prendendomi per mano mi disse che non era finita qua, infatti mi condusse davanti all'armadio e mi disse di aprirlo, feci quello richiesto e quando aprii le ante rimasi scioccata; era pieno zeppo di vestiti che piacevano a me, e ogni cassetto che aprivo ci stava un indumento diverso, amavo quella stanza.
Quando la coppia stava per uscire lasciandomi sola nella nuova stanza Isabella mi fece :"Stasera indossa il piu bel vestito, verranno a cena da noi i nostri figli con i propri compagni" io annuì molto felice, era come se tutta la tristezza che avevo al collegio fosse svanita.
Per festeggiare la nuova vita aprì la valigia, e da in mezzo ai vestiti mi presi il mio bel pacchetto di sigarette, ne estrassi una con l'accendino e andai in balcone, per fortuna mi avevano dato una camera con un balcone piccolino, ma tanto mi bastava e avanzava, uscì di fuori e iniziai a fumare guardandomi intorno.

Quando finì spensi la sigaretta e la avvolsi in un fazzoletto, poi presi tutti i miei vestiti necessari e andai in bagno a farmi la doccia e prepararmi per la serata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 17, 2015 ⏰

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