4- L'inizio Della Paura

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- LUCA... - continuò arrabbiato mio padre -È stato lui, vero mia piccola bimba? -
- Sì, padre. Scusatemi, sapevo di doverlo lasciare, ma lo amo e gli procurerei uno shock facendogli questo. -

Il ragazzo mi guardò con uno sguardo da tipo 'oi vi parlate dopo bellezza e tuo padre, vi ricordo che sono io che dovrei stare male, sto sanguinando!'
-Ah padre, chiamate Linda, devo aiutare questo ragazzo! - dissi nervosa.
- oh certo figliola - rispose - Luisa! - chiamò mentre i due ci guardavano straniti.

- signore mi ha chiamata? - ecco Linda - oh povero ragazzo, centra ancora Luca vero? - disse con che fare preoccupata.
- Sì, Linda. Ora aiutami a portarlo sul mio letto. Ti prego. -
- Sì bimba, subito - Mi guardò quasi piangendo per me.
Entrammo nella mia camera e Linda mi portò tutto per medicare le ferite, preferivo occuparmene io, d'altronde è colpa mia se è ridotto così.
L'amico decise di andarsene.
- Ah e comunque piacere, Michael - disse varcando la soglia.
- piacere, Sophie, ma credo lo hai già capito - risi appena si girò.

Mi sedetti accanto a lui, lo fissavo negli occhi e lui mi sorrideva, medicavo una ferita e faceva una smorfia e così via.
Si, mi piaceva, dalla prima volta che gli sono caduta letteralmente tra le braccia. Non potevo ammetterlo, fottuto orgoglio e paura di far uccidere Luca.
Buttai giù parola, ricordandomi fosse tardi - vuoi che chiami i tuoi per avvertirli che resti da me?? - chiesi.
- no grazie. Vivo da solo con Michael qui, vorrei giusto chiederti se non disturbo -
Lo guardai con un'aria da 'ma veramente fai? Non mi dispiace per niente che resti con me, anzi... '
Lui sorrise e senza accorgermene mi ritrovai addormentata accanto a lui.
Il giorno dopo, sabato precisamente, mi svegliai e notai che il ragazzo dagli occhi verdi non era più accanto a me, poi sentii il rumore della doccia e mi tranquillizzai.
Appena uscì, era solo con un'asciugamano bianca attorno alla vita, i suoi capelli bagnati e disordinati, non potevano essere più in ordine di così.
Ci guardammo, credeva stessi dormendo, ridemmo... - Bella casa eh bambola. - disse all'improvviso -... Grazie... Ma chiamami Sophie, lo preferisco, ah e tu come ti chiami? - Mi guardò e rispose - Taylor, al suo servizio per servirla, bambolina-
Non so se l'aveva notato ma avevo le guance che mi andavano a fuoco.
- Sai... - continuò - bambola tu... Mi piaci.- disse tutto d'un fiato.
Con la bocca feci una O precisa e non sapevo più che rispondere, mi limitai solamente a chinare la testa. Eh si, mi ha rubato il cuore.
Si vestì in fretta e se ne andò salutandomi con un bacio a stampo.
Erano le 7.30 e alle 8.00 sarei dovuta essere a scuola.
Mi buttai sotto la doccia e mi legai i capelli in una treccia che partiva da un lato per poi terminare dall'altro, il tutto un po' spettinato. Misi un'ombretto dorato e una sottilissima linea di matita, per contornare l'occhio, un po' di mascara e un rossetto rosso. Mi sento davvero importante ad aver messo il rossetto rosso.
Vidi l'orario, 7.45, ero stata piuttosto veloce, ma ora dovevo vestirmi, presi una gonna a vita alta, lunga leggermente sopra al ginocchio, molto larga e lo stesso dorata come l'ombretto, misi delle calze nere, le mie all star bianche e una camicetta bianca quasi trasparente bloccata nella gonna e un po' larga, con le maniche a lunghezza gomito da arrotolate. Per completare il tutto optai per uno zainetto nero.

Stavo per uscire di casa con il mio fratello e, quando una voce mi urlò contro, indovinate chi era? LUISA.
- Dove credete di andare, piccole mostruose creature, senza salutarmi nemmeno. - disse.
Ci ha sempre chiamati così, dice per scherzare, ma non ci credo. Lei ha sempre pensato non fossi all'altezza di essere considerata sua figlia, e infatti non lo sono.
- Arrivederci signorina Luisa - rispondemmo all'unisono noi due.

Arrivata a scuola mi saltò all'occhio un cartellone molto colorato su cui c'erano scritti i nomi di coloro che sarebbero potuti andare in viaggio a Londra con la scuola. Io non ero in quei dieci, ma li c'erano Mary e Charlotte.
Devi raccontargli tutto quello che è successo, magari possono aiutarti.
Le incontrai e, dopo essermi congratulata per la posizione da loro ottenuta, le raccontai tutto, ma la loro reazione mi spaesò. Sapevo di dover lasciare Luca, ma non è così facile, perché nessuno mai mi capisce! In preda alla rabbia urlai contro a Charlotte di andare a confessare il suo amore. Lei mi fece una smorfia e anche Mary, così - Vi odio! Non voglio vedervi mai più - urlai senza pensarci. Senza pensare che erano le mie uniche amiche. Le uniche di cui mi fidavo. Le uniche ragazze di cui sapevo il nome.

Devo farmi altri amici. Okay. Facile. Corsi in classe ed incontrai Luca. Lo spiavo, parlava con una ragazza, Rebecca, la ragazza più presuntuosa ed egoista della scuola. Era vestita con un qualcosa che non la copriva per niente, le mostrava quasi tutto quello che non le si dovrebbe vedere e lui le parlava molto interessato. Volevo andare lì e sputare in faccia ad entrambi, ma mi limitai ad avvicinarmi per ascoltare meglio.
- Va bene, allora ci vediamo al parco alle 8, bella - disse lui, mentre lei sfoggiava un sorriso.
Ero furiosa, ma dovevo stare calma, non ero del tutto sola, avevo Taylor, forse... O almeno Michael.

Mi girai e li vidi parlare, parlavano di me, ma con un'aria tutt'altro che positiva. Okay ora sono in un panico più totale, sono sola. Sola. SOLA. Mi precipitai in bagno, le lacrime rigavano il mio viso. Presi dallo zaino una forbice, stavo per farmi un taglio sul polso, quando...
Angolo autrice.
Sciauu a tutti. Si, questo capitolo è un po' lunghetto, lo so, ma molti altri verranno così. Fatemi sapere se la storia vi piace, mettete like e commentate. In tanti, mi raccomando.

~come avrà reagito Taylor alla risposta di Sophie? ~

~Lui e Michael parlavano veramente male di lei o ha frainteso tutto? ~

~vi piace l'outfit di oggi? ~

~voi come vi vestite di solito? ~

~chi sarà mai entrato nel bagno bloccando il tentativo di Sophie ti tagliarsi? Continuerà o lascerà stare per sempre o rimanderà ad un'altra volta? ~

Fatemi sapere quello che pensate nei commenti, sarei felice di conoscere i visitati pareri sulla storia. Scusatemi per eventuali errori di grammatica e baci e abbracci.

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