Capitolo 2.

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Avete presente i viaggi in auto con gli amici?

Le canzoni alla radio cantate da tutti -stonati e non-, le braccia fuori dai finestrini, la birra tra le mani, la macchina che vibra per il volume troppo alto e il limite di velocità superato.

Ecco.

Eliminate questa immagine dalla vostra mente.

Erano quasi passate due ore da quando erano partiti e il sole picchiava alto sulle loro teste.

Nessuno osava parlare.

Non allegiava tensione, no quella no. Piuttosto un senso di smarrimento, di confusione.

Di preoccupazione.

«ci siamo.» disse Scott scorgendo il cartello con scritto 'WELCOME TO FOXVILLE'.

Kira, che si stava appisolando, spalancò gli occhi, Lydia drizzò la schiena.

L'auto superò il cartello.

Si ritrovarono nel nulla.

La loro auto era l'unica che probabilmente il paese avesse mai visto.

Ai lati della strada c'era del terreno arido, delle piantine essiccate.

Non un suono, non una casa.

Derek sospirò e si passò una mano sul viso.

Scott fermò l'auto e si abbandonò allo schienale del sedile.

«facciamo squillare il cellulare di Stiles.» disse Braeden.

«con il vostro udito acuto dovreste sentirlo, anche se è a metri da qui.» continuò Lydia.

«dubito che con tutto il rumore e il fracasso che c'è riusciremo a sentire qualcosa.» disse ironico Derek.

Lydia ruotò gli occhi.

«ok, facciamolo.» concluse Scott prendendo il cellulare dalla tasca.

Uno squillo.

Due squilli.

Tre squilli.

Un trillo in lontananza.

Derek si drizzò e si avvicinò di più al finestrino. Scese dall'auto e iniziò a camminare a passo spedito verso il lato destro della strada.

Scott lo seguì, e così fecero anche le ragazze.

Il suono si faceva sempre più vicino.

Derek si accucciò vicino a un masso e poi si rialzò. Mostrò il cellulare nelle sue mani in un piccolo cenno di vittoria.

«eccolo!» esclamò passandolo a Scott.

Erano tutti in cerchio intorno a quest'ultimo, che schiacciò un tasto sul cellulare.

Avevano il fiato mozzato.

Apparì una schermata:

-INSERIRE IL CODICE-

Sbuffarono tutti simultaneamente.

Lydia si passò una mano tra i capelli.

«e ora?» ruppe il silenzio Kira.

«Kira, Braeden, venite con me. Ispezioniamo la zona. Tu Scott, e Lydia» iniziò a dire Derek puntando gli occhi prima su uno e poi sull'altra «siete quelli che meglio conoscono Stiles. Scoprite questo dannato codice.»

E dicendo questo, si allontanò, facendo cenno a Kira e Braeden di seguirlo.

Scott si voltò verso la ragazza in piedi accanto a lui, le prese il viso tra le mani e le baciò i capelli.

«su, mettiamoci all'opera.»

Mezz'ora dopo.

«la data di nascita di suo padre?» chiese esasperata Lydia.

Scott digitò alcuni tasti e il telefono vibrò, segno che avevano sbagliato. Ancora.

La rossa sbuffò.

«dev'essere qualcosa di DAVVERO importante per lui.» ragionò Scott.

«la data di morte di sua madre.» sussurrò Lydia.

Scott alzò di scatto la testa, scrisse il codice e..

Il telefono vibrò.

Scott si lasciò cadere a terra.

«ma da quando Stiles è diventato così complicato?» chiese.

Lydia si sedette accanto a lui e appoggiò il viso tra le mani.

Poi a Scott venne un'idea.

Digitò una combinazione di numeri e il telefono si sbloccò.

Lydia si voltò di scatto verso l'amico e sorrise: «qual era il codice?» chiese.

«la data del giorno in cui l'hai baciato Lydia.»

La ragazza si morse il labbro.

Arrossì, addirittura.

«stiamo camminando da ore, Derek. Per favore, fermiamoci un secondo.» si lamentò Braeden appoggiando le mani sulle ginocchia.

«non abbiamo tempo Bree, continua a camminare.» rispose lui.

«io mi fermo qui.» disse impettita la ragazza, sedendosi a terra.

Derek strinse la mascella e si voltò verso la sua fidanzata, a pochi metri distante da lui.

«non costringermi a lasciarti qui.»

Lei sorrise menefreghista «su, vai Derek. So benissimo cavarmela da sola.»

Derek stava per ribattere ma venne interrotto da Kira: «Ok ragazzi smettetela di litigare e guardate qui.» disse indicando a terra.

I due rivolsero la loro attenzione al punto di terreno indicato da Kira.

C'erano delle impronte.

Braeden si alzò in piedi e si avvicinò, accucciandosi per osservarle più attentamente.

«Oh Signore..» sussurrò.

La schermata del cellulare di Stiles si aprì su un messaggio mai inviato.

Diceva:

Scott devi aiutarmi ci ha rapiti la-

«Scott!» gridò Derek avvicinandosi.

Scott si voltò verso Derek e le due ragazze, che stavano arrivando frettolosamente.

«abbiamo trovato delle impronte.» disse Kira.

«impronte? Di cosa?» chiese Lydia.

«la lupa del deserto.» rispose Braeden.

Scott devi aiutarmi ci ha rapiti la lupa del deserto.

SPAZIO AUTRICE

salve miei cari lettori!

innanzitutto volevo ringraziarvi per essere arrivati fin qui, e per leggere la storia.

se la storia vi piace, passate parola! parlatene a chi è fan dello show, ai vostri nonni, a quelli della Telecom che vi chiamano, al fruttivendolo all'angolo della strada;

insomma, un po' a tutti.

se la storia avesse successo a) ne sarei felicissima e b) sarebbe dovuto solo a voi e vi ringrazierei all'infinito haha

un'ultima cosa: nel prossimo spazio autrice vi darò un indizio.

zan zan zan

vi lascio con questa suspance..

un bacio a testa!

Looking for Stiles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora