Capitolo 11

50 8 0
                                    

-Giorno Sophieee

Canticchia Ryan appena arrivo. Sorrido, sono troppo imbarazzata.
Law mi fa segno di sedermi vicino a lui. Mi accomodo sul muretto.

-Soph, lui è Sean
Lo presenta Rick. Sean si alza e si avvicina a me. Il fatidico momento è arrivato. Potrei svenire, mi si rivolta lo stomaco. È bello da star male. Malissimo. I capelli mori illuminati dal sole gli incorniciano perfettamente il viso leggermente abbronzato.
Ma che deficiente che sono
Posso essere così schifosamente sdolcinata?

-Piacere
Mi sorride e mi stringe la mano. Anch'io gli sorrido ma siamo entrambi tesi come due corde di violino.
Torna a sedersi sul muretto e appena si sistema posa gli occhi su di me. Non riesco a tenere il suo sguardo e inizio a guardare le scarpe di Law, primi oggetti che ho focalizzato, con interesse.
Ma quanto sono idiota?
I ragazzi intanto chiacchierano e ridono rumorosamente. Noto delle ochette che mi fissano, potrebbero uccidermi con lo sguardo.

-Poi abbiamo iniziato a tirarci roba a caso e Matt mi ha rovinato le scarpe con il latte
Rick parla degli scherzi che si fanno con degli amici che hanno già lasciato la scuola perché non avevano voglia di studiare, Matt e Trev. Mi è stato detto durante il discorso.

-Ma nooo! Le vans nuove! Brutta cosa

Grida Law. Diciamo che loro sono i tipici ragazzi un po' vanitosi che che vestono di marca, ma sono anche terribilmente simpatici.
Raccontano barzellette e scene divertenti e sto ridendo come una matta.

-Sei sicura di poter reggere soggetti del genere?
Mi chiede Sean ridendo dopo aver sentito l'ennesima battuta di Rick.

-È da vedere
Ridiamo ancora.

Iniziamo a chiacchierare, ognuno ha qualcosa da dire e io mi rilasso. Racconto qualcosa di me e scopro qualcosa su di loro.
Law sta mettendo i soldi da parte per una moto e lavora part time in un bar. Rick vuole organizzare una festa pazzesca per il suo compleanno in un luna park.
Ryan ha preso i biglietti per un concerto che ci sarà a poco.
Solo Sean rimane un mistero. Per un momento mi sento in pace con me stessa e sono serena, sono in un gruppo con i miei nuovi amici. Non pensavo di averne la possibilità. Quanto durerà? Loro sono più grandi e avranno mille pensieri, magari si stuferanno presto di farmi da babysitter e si vergognaranno di farsi vedere in giro con me.
Esperienza personale, nulla di più.
Mi è capitato con persone che avevo conosciuto e che non mi volevano più tra i piedi dopo una settimana che ci conoscevamo.
Non voglio pensarci.

-Soph dovresti venire con noi a fare compere ogni tanto, ci manca un parere femminile

Mi dice Ryan. Ecco la vena dei perfezionisti nel vestire. Scoppio a ridere, sembra una richiesta banale. Mica sono un'esperta.

-Davvero non avete nessuna ragazza che vi dia consigli o pareri? Potrebbero chiedere a chiunque, dato che conoscono tutti.

-Non ho mai trovato una vera fonte di saggezza, le ragazze con cui di solito sto sono tutte abbastanza stupide e non ascoltano mentre parlo, fanno solo le gatte morte e sbavano

Sbuffa Sean. I suoi amici ridono, sembrano d'accordo.

-Poi a me piace come ti vesti
Dice Law.
Do una rapida occhiata al mio outfit. 

Wow una modella proprio

-Facci sapere quando non hai da fare Dice Rick.

Mia madre non mi manderebbe mai.

-Vi faccio sapere. Mando un messaggio a Ryan che ha il mio numero

-Poi ce lo passi
Dice Rick ammiccante rivolto all'amico.

Sono davvero accomodanti, solo Sean mi mette "ansia".
Law tira fuori un libro di storia e lo sfoglia preoccupato.

-Interrogazione o verifica?
Gli chiedo.

-Interrogazione. Con le prove della band non riesco mai a studiare

Mi avvicino e noto che in quell'argomento sono preparata. L'avevo ripetuto con Lexy pochi giorni prima. Gli inizio a spiegare velocemente il tema.
Mi guardano estasiati.

-Uhhh secchiona
Ridacchia Ryan dandomi un buffetto sulla guancia. Gli faccio la linguaccia e arrossisco.

-Sei brava a scuola vero?
Chiede Sean.

-Me la cavo
Gli sorrido.

-Modestie a parte
Ride Ric.
La campanella sta per suonare.

-Dobbiamo andare

Sean si alza e mi aiuta a scendere dal muretto.

-Una volta sono cascato a faccia avanti, non è stato per niente bello

Scoppiamo tutti  a ridere, mi immagino la scena.

Sento delle urla da una parte del giardino.

Mi giro subito e vedo Kelly e Lucy che si urlano contro. Kelly piange.
Oh no

Fight for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora