Capitolo 24

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Mary's P.O.V.

FINALMENTE VADO A CASA!
Oggi con Brad in macchina sarò sola, io e lui, solo noi in uno spazio ristretto. Devo dire che non vedo l’ora, perché avremo un po’ di privacy. Esco dall'edificio scolastico e lo cerco con lo sguardo, ed ecco che incontro i miei due occhi castani preferiti. È poggiato alla sua auto. Urlo il suo nome correndogli incontro, mi prende in braccio mettendo le mie gambe intorno al suo bacino.
- Ehi, così mi uccidi! - ribatte ridendo. Oh mio Dio, la sua risata... Mi fa sciogliere.
- E tu con questa risata … - confesso strofinando il mio naso contro il suo.
Mi fa scendere per prendere il mio zaino, gettato sull'asfalto. Quando torna da me mi lascia un bacio sulla guancia, prima di aprire lo sportello della macchina e mettere la cartella dentro. Poggia le sue mani sui miei fianchi mentre io incrocio le mani dietro al suo collo.
- Che fai oggi pomeriggio? - mi chiede lasciandomi piccoli baci sulla guancia.
- Shopping con Malik. Voi proverete?
- Sì, anche se preferirei mille volte stare con te. Dovremmo vederci stasera allora.
Mi mordo un labbro per il dispiacere: tutto questo tempo senza lui... Morirò.
- Evans, evita di amoreggiare con Simpson davanti scuola. - ed ecco che la professoressa Murray rompe le palle come a suo solito.
Sbuffo e Brad si distacca da me con malavoglia, come la sottoscritta.
- Sono fuori dal territorio scolastico perciò mi è concesso poter amoreggiare non essendo in cortile.
- Mary, abbassa la guardia. - mi rimprovera Bradley.
Come posso dire di no al mio bad boy?
- Bradley, andiamo a casa?
- Sali in macchina, dico un attimo una cosa alla tua prof.
- Oh, che onore, Simpson - s'intromette la rompi.
- Va bene.. Non metterci tanto.
Non faccio in tempo a salire che sento il suo sbuffare. Mi dà fastidio quando mi rimprovera: già ci pensa Tristan. Voglio solo poter stare in pace con lui, non mi sembra chieder tanto. Dopo qualche minuto entra in macchina sedendosi al sedile accanto al mio. Sbuffa e non so perché, così inizia a guidare in silenzio.
- Tu non stai mai zitta, eh? - si lamenta ad un certo punto togliendo una mano dal volante e poggiandola sulla mia coscia. Non so se sia sarcastico o meno.
- Non mi piace quando mi rimproveri, già ci pensa Tristan.
- Mi dispiace, scusami.
Lo sento distante: anche se la sua mano è sulla mia pelle lui è come se non fosse qui con me. Ha la testa tra nuvole.
C'è silenzio, troppo, ma non capisco perché. Peccato che non ci metta molto a fare due più due: cazzo, lui sta pensando a Lauren, me lo sento dentro. È successo qualcosa? Solo il pensiero che loro si siano baciati mi uccide.
- Mary, che succede?
Accosta l’auto per cercare di guardarmi negli occhi, ma lo schivo. Gli intimo di ripartire, ma risponde che non lo farà finché non parlerò.
Vuole che parli? Bene, sarò schietta.
- Lauren ci ha provato con te durante le prove, vero? Lei non sa di noi, o sbaglio?
Ed ecco che non parla ..
Gira le chiavi e ricomincia a guidare: il silenzio è la risposta alla mia domanda. Guardo fuori dal finestrino, cercando di capire se la mia sia rabbia o tristezza. No, è rabbia, perché lui mi sta mentendo, perché si è nuovamente lasciato abbindolare da quella sgualdrina.
Rientriamo a casa senza fiatare per tutto il tempo e ci sto male, male da morire. Mi chiudo in camera e mi infilo a letto. Voglio solo suonare il mio piano e cantare, solo quello mi fa star bene. Sono davvero ridotta male.
Non è giusto però soffrire ancora, non me vale la pena. Così alzo e vado allo specchio per sistemarmi. Mi piastro i capelli e mi ritrucco completamente da capo, impegnandomi più del solito.
Bradley, ti sei messo contro la ragazza sbagliata.
Jeans scuri a vita alta, top bianco che scopre un po’ l’ombelico e scarpe basse, perché i tacchi sarebbero troppo. Metto un giacchetto ed esco dalla cameretta.
Stringo i pugni vedendo Bradley sorridere ai suoi messaggi, perché sento che sta parlando con quella sgualdrina di Lauren.
Mi sale il nervoso, ma allo stesso tempo sento il cuore cadere a terra e non posso raccoglierlo. Il campanello suona e velocemente apro la porta, rivelando Zayn dietro il pannello di legno.
- Reggimi il gioco - sussurro all'orecchio - Zayn! - e gli getto le braccia al collo.
Sento lo sguardo di Bradley fisso su di me: punto per Evans. Sciolgo l'abbraccio e lo guardo cercando di non ridere, perché a mentire sono terribile.
- Sì, passiamo anche da Victoria's Secret? Mi servono un po' di completini...
Zayn sta per ridere, ma si blocca mordendosi la lingua: già, sono davvero una frana.
- Su andiamo.
Mi dà una pacca sul sedere facendo ridere e a quel punto esco da casa.
Ora vedranno come Evans si farà bella per riavere il suo Brad.

Zayn's P.O.V.

Questa ragazza è proprio matta, ma la sua pazzia è una caratteristica che mi piace tanto. Le ho retto il gioco prima, ma non ho capito bene il perché. Saliamo in macchina e comincio a guidare. Sono previsti tanti negozi da vedere e anche un parrucchiere, ma lei non lo sa. È già una bellissima ragazza, però con un po’ di attenzioni per sé stessa sarebbe fantastica.
- Mary, vuoi che metta la radio?
- Come vuoi tu, sto pensando a come fare il culo a Lauren.
Scoppio in una risata che contagia anche lei.
Accendo la radio e da Capital FM, la mia stazione preferita, parte It's time degli Imagine Dragons. So che a lei piacciono perciò decido di non cambiare stazione. Inizio a cantarla e la vedo sorridere.
- Mi stupisci ogni giorno di più, Malik.
- Canta con me.
- Non se ne parla.
- Ti prego.
Sbuffa e abbassando la testa canticchia sotto voce. Alla fine ci ritroviamo a cantare a squarciagola, non so come. Finito il brano incominciamo a ridere e dopo un po' scherzando e ridendo arriviamo a destinazione.
Il primo negozio in cui entriamo è un bel posticino. Le dico di andare ai camerini mentre cerco qualcosa per lei, nonostante le sue proteste. Vado nel reparto donne in cerca di vestiti adatti, sentendomi  un consulente di moda.
La raggiungo circa dieci minuti dopo con una montagna di capi da provare.
- Vuoi che entri dentro e ti dia una mano?
So che si incazzerà e mi piace romperle, ci trovo gusto.
- Zayn, sempre il solito! - ecco il rimprovero alla Evans che attendevo.
Dopo poco eccola che esce dal camerini, facendomi rimanere a bocca aperta: è incredibile come la ragazza con gli occhi azzurri diventi così sexy con un solo cambio d'abito. Indossa una maglia bianca lunga senza maniche un po' scollata con una gonna nera sotto. Si guarda allo specchio perplessa.
- Non mi ci vedo con questa roba... Non sono adatta.
- -Zitta, stai benissimo. Il prossimo.
Nonostante il ritmo lento e con le lamentele della mia modella, riusciamo a comprare qualcosa da Forever 21. Tutto il tempo, mentre cambia abito, canticchia lo stesso motivetto. Siamo all'ennesimo negozio e abbiamo varcato la soglia con cinquecento buste; neanche fossimo in I love shopping … Questo è l'ultimo negozio in cui andremo, dopo dal parrucchiere.
Mentre si cambia ancora quella stessa melodia, che mi sta facendo impazzire.
- Mary, se non smetti di cantare lo stesso motivetto giuro che entro lì dentro e ti uccido! - mi lamento minacciandola.
- Se non la canto la dimentico, Zayn!
- Uff, certo che sei pallosa!
- Questo è l'ultimo vestito, vero?
- Sì.
- Eccomi, sto uscendo.
Un altro vestito perfetto per lei. Prendiamo tutto quanto portandolo alla cassa e pago con la mia carta, anche se Mary si oppone ancora. Tanto i soldi mi escono fuori dalle orecchie perciò non ho problemi.
Usciamo dal negozio e quando pensiamo che tutto sia finito, ecco che il cellulare di Mary squilla. Ale le chiede di comprare un profumo come regalo per una certa Eleanor, così andiamo da Sephora.

Tristan's P.O.V.

È la terza volta che chiamo Mary, ma non risponde: mi sta solo facendo preoccupare. Non ha neanche risposto ad Ale perciò devo seriamente preoccuparmi. Forse ha messo il silenzioso, non so
Ormai sono le sette di sera e non rincasa.
Bradley intanto arriva in salone con una ciotola di chicchi d'uva con una tranquillità che si contrasta con la mia preoccupazione.
- Dimmi che ti ha chiamato Mary, per favore.
- No, non mi ha chiamato. Starà facendo la deficiente con quel coglione di Malik. - ed ecco che il chicco d'uva si schiaccia fra il pollice e l'indice: geloso l'amico!
Mia sorella non deve toccarla nessuno.
- Neanche a me piace ma al momento voglio solo che rientri a casa.
- Anch'io, mi preoccupo per lei.
- Guarda che tu non sei il suo ragazzo anche perché non sa neanche che cosa provi per lei.
- Tris, per favore!
- Scusa...
In quel preciso istante ecco che una Mary raggiante entra in casa con Malik e cinquemila buste. Ha il basco moderno grigio in testa che contiene tutti i suoi capelli.
Saluta rompendomi i timpani per il tono di voce e subito le chiedo perché non abbia risposto alle mie chiamate.
- Ti avevo detto che ero andata a fare shopping con Zayn.
- Mi sono preoccupato, Mary, lo sai.
- Scusami, avevo il silenzioso.
- Hai mangiato?
- Sì, abbiamo già mangiato. Finito con il terzo grado?
- Mary, ci siamo preoccupati. - ecco che il castano innamorato della mia sorellina che s'intromette.
- Scusami... - la sua vocina dispiaciuta si fa sentire e si morde il labbro.
- Lascia stare, basta che tu sia qui - Bradley la va ad abbracciare e poi lei gli lascia un bacino sulla guancia.
So che gli sussurra qualche parola che la fa arrossire.
- Tu non dovevi uscire con mia sorella?
Anche Zayn ora parla?
Oh cazzo, me l’ero scordato.
Mary inizia a ridere per la mia uscita, mentre io la fulmino con lo sguardo. Raccomando sempre Brad di non toccare mia sorella.
- Tanto devo mettere a posto i vestiti perciò Zayn rimane qui e mi aiuta. E con te sono ancora incazzata. -  e si rivolge a Brad.
- Che ti ho fatto?
- Non fare il finto tonto, non hai risposto alla mia domanda oggi.
- Quale?
- Lauren ci ha provato o no?
Silenzio assoluto.
- Un po’, ma le ho detto di te e ora è tutto okay.
Bradley le ha mentito, ma forse è meglio che non mi intrometti.
Nel frattempo infilo il giacchetto ed esco salutando tutti.
Dopo poco arrivo nella sua casa, che mi apre fiondandosi sulle mie labbra.
- Giuro che la prossima volta facciamo da me, faccio andare via tutti e staremo soli io e te.
- Mh... Mi piace. È allettante.
- Che cucini, amore mio?
- Roastbeef. Ti piace?
- Sì, mi piace tutto quello che cucini tu. Anche se mangiamo sempre quello.
- Ehi, scusa se non sono un asso!
Ridiamo assieme e quando finiamo si volta per unire nuovamente le nostre labbra.
Mi chiede di mettere la radio per un po’ di musica, così prendo il telecomando per accendere il grande stereo da 2000 sterline. Sintonizzo su Capital FM per ritrovarmi Rock me degli One Direction: il fratello di Yas è la mia persecuzione.
Inizia a cantarla con una voce soave.
- Sai di cantare benissimo?
- È un dono di famiglia, evidentemente.
- Giusto.
- Tua sorella canta, invece?
- Non canta da un po', non so come si sia evoluta la sua voce. Però cantava bene e lo faceva con la mamma. Ora non la sento più...
- Mi dispiace...
- E di che.
Passiamo la serata benissimo in modo leggero, scherzando e giocando.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora