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Lei si copri il viso con le mani e si appoggio al petto di riccardo.
Lui posò le sue mani sulle guance di lei e le alzo la testa 《che c'è? 》
《Sei rimasto solo tu》
Lui un po confuso disse
《Cosa?》
《È il mio compleanno e sono sola, mio padre sta festeggiando con la sua ragazza, tutti in questa città mi odiano e mi evitano... ho aspettato per anni questo giorno e ora che è arrivato è il contrario di come lo immaginavo》
《Hey, ma non ti odiano, è solo che sono dei coglioni! E poi vorresti dire che io non ti basto!?》
L'ultima frase la disse ridacchiando ironico ma un po ne era offeso
《Tu mi vai più che bene》
E lo abracciò.
Riki interuppe quel caloroso abraccio dicendo《Dai alzati c'è una festa quì vicino!》
《Dobbiamo proprio andarci?》
《Se non vuoi no ...ma possiamo andare a rubare una vodka e scappare》
《Fatta》 disse lei mostrando un sorriso a trentasei denti.
Arrivarono davanti al cancello della sala rimbombante di musica e piena zeppa di gente, riuscivano a identificare i vari gruppetti: i tossici, isolati in un angolo a fare filtri e rollare canne, i popolari, ridevano e scherzavano(odio profondo),
Gli alcolizzati, traballanti e al quanto divertenti,I timidi, quelli seduti al bancone a riempirsi di alcol per trovare la forza di tuffarsi nella folla e flirtare tutta la notte.

come una fenice Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora