Capitolo 7_il giorno della partenza

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"Anch'io parto per Seattle. Io vivo lì con la mia famiglia." è quell'amico di Kate che parla.
"Davvero? Come mai sei qui?" ora sono curiosa.
"Lavoro qui per poco, sto facendo un corso di architettura ecosostenibile." Kate sbruffa
"Okay mr architetto ecosostenibile mi faresti il piacere di ritornartene a casa?" Il ragazzo, di cui ancora non sappiamo il nome, sembra deluso.
"E io non dovevo farmi perdonare?" Kate protesta
"No, un'altro giorno magari. Ana è più importante di uno sconosciuto qualunque. Andiamo!" Le gemelle annuiscono e ci incamminiamo verso casa mia. Prendo le chiavi dalla tasca dei jeans e apro.
"Ragazzi volete entrare?" Le gemelle fermano Kate, che avrebbe volentieri accettato e Rose dice
"no grazie Ana, sappiamo che sei impegnata"e mi abbracciano.
"Ci mancherai, tesoro!"dicono all'unisoro. E se ne vanno. Ed ora devo andare a preparare la borsa per la partenza.
"Ciao mamma"saluto.
"Ciao Ana. Sono quasi pronta per il pranzo, poi potete partire."
"Va bene mamma! Ti voglio bene. Vado a preparare le ultime cose."e salgo di sopra. Allora. . . Valigie:pronte
Bagaglio a mano con gli effetti personali:pronto.
Borsa per il viaggio:pronta.
Metto il telefono nella borsa e scendo giù da mia mamma. Nel frattempo deve essere sceso anche papà, perché sento delle voci.
"Mmm, che profumino invitante. . .cosa cucini mamma?"lei non mi risponde. Poi scoppia a ridere. Ah, è al telefono. Ma con chi?
"Ok, ci vediamo in questi giorni, ciao!". Strano, mamma è molto felice, quasi tra le nuvole.
"Tutto okay mamma? Mi sembri . . . Strana."esito un po', non vorrei che si arrabbiasse con me l'ultimo giorno che sto a Savannah.
"Si, grazie tesoro. Mi hanno confermato un posto di lavoro come segretaria alle scuola."oh, si mi ricordo di quel lavoro. È stato da sempre il piccolo sogno di mia madre, entrare a far parte di una scuola.
"Ma è fantastico mamma! Auguri!" E la abbraccio con calore.
"Grazie tesoro. Ora però devi pranzare, altrimenti avrai fame durante il volo e non voglio che tu ti senta male" ah, le mamme sono sempre mamme, anche quando avremo vent'anni per saremo sempre i loro piccoli tesori.
"Va bene. Vado a chiamare papà, così si unisce a noi."e mi avvio verso la sua camera.

Un ora dopo

Abbiamo finito di pranzare e sto scendendo le valigie. Uff. . .quanto pesano.
"Annie, sei pronta? Il taxi ci aspetta!"già è arrivato il taxi?
"Esco subito papà!"
Vado verso mia madre.
"Mamma, mi mancherai. Mi raccomando, vienici a trovare a Seattle!"mia madre non risponde, si vede che è emozionata.
"Annie!"urla Ray.
"A presto mamma!"
Esco fuori e carico le valigie sul taxi. Poi l'auto parte e ci dirigiamo all'aeroporto.

"Annie, svegliati. Siamo quasi arrivati."mi alzo di colpo. Sono in aereo. Siamo in volo.
Invitiamo i gentili passeggeri ad allacciare le cinture di sicurezza.
Allaccio la cintura. Tra qualche minuto inizierò una nuova vita.
L'atterraggio è piuttosto turbolento e ho qualche sentore di nausea, ma non è molto forte.
Siamo arrivati all'aeroporto di Seattle.
Mi alzo e barcollo un po', ma riesco a scendere illesa dall'aereo. Stiamo ritirando i bagagli sul nastro trasportatore. C'è un ragazzo che sta trascinando un enorme bagaglio. Hei, ma io l'ho già visto quel ragazzo!

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Ciao a tutti! Mi scuso per l'enorme ritardo, ma ho iniziato la scuola ed è un po' difficile stare al passo con lo studio. Se vedete sto allungando i capitoli, per ricompensare il ritardo. Lasciate qualche commento se volete e accendete la stellina! Grazie a tutti
A&D

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