Remember.

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ATTENZIONE!! ASCOLTATE LA CANZONE A RIPETIZIONE FINO ALLA FINE DEL CAPITO SE VOLTE!! CON LA MUSICA È PIÙ BELLO. BUONA LETTURA.

"Mi vuoi spiegare?" domandò Calum, con voce calma e disponibile.
Eravamo seduti ad un tavolo di un pub a mangiare hamburger e patatine, e quel pub lo conoscevo molto bene!! Praticamente quando vivevo qui sempre in questo pub ci ritrovavamo e ci passavamo le ore.
"Beh, è..è difficile da spiegare, ok? Io non so se posso dirtelo. Ti metterei in pericolo, e io non voglio." risposi quasi tutta d'un fiato.
Misi una patatina in bocca e la masticai lentamente come per tenermi occupata.
Calum sospirò frustrato e si passò una mano fra i capelli. Gesto che fa quando è nervoso. Risi tra me.
"Puoi almeno provarci?"
"Cal..è meglio se lasciamo perdere.. Perché non mi spieghi invece il perché Lux e tu non vi parlate più?" cercai di cambiai discorso.
Mi scrutò per un attimo, assottigliò gli occhi e sibilò un "ok" scuotendo la testa ridendo.
Devo dire che ho una dote innata nel cambiare discorsi e argomenti.
"Sono tutta orecchie" enfatizzai.
Tutto d'un tratto il sorriso gli morì sulle labbra; si incupì e si agitò sulla sedia.
D'istinto allungai la mia mano sulla sua, mi guardò un attimo sorpreso, poi mi fece un lieve sorriso.
"Allora, da dove comincio?" si disse quasi fra se.
"Beh, come da tutte le storie..dall'inizio!" strinsi ancora di più la sua mano come per incoraggiarlo.
"Tutto è cominciato da poco prima tu te ne andassi. Non ti avevo detto nulla perché non sarebbe servito, o perlomeno non sembrava una così significativa da dirti! Comunque, erano un paio di giorni che Lux mi si appiccicava più del solito però io all'inizio l'avevo presa come una cosa normale non dandogli molto peso, cosa andavo a pensare? Cioè la conosco da quando è piccola.." fece una pausa, gli sorrisi, "io la vedevo e la vedo come una sorella, anche se non ci parliamo più, insomma stava sempre con me anche quando andavo agli allenamenti lei era li sugli spalti e quando finivo veniva con me e gli altri qui al pub. Tu non c'eri perché stavi traslocando. Quando ormai te ne eri andata, lei un giorno venne a casa mia, decidemmo di vedere un film, ma ad un certo punto mi girò verso di lei e mi baciò. Non l'avessi mai fatto.. Lo scansata dicendogli che io la vedevo come una sorella più piccola, lei mi guardò e si mise a piangere per poi scappare via. Ho..ho provato poi a scuola a parlarle ma lei nulla..non mi ha più rivolto la parola.." finì di parlare e abbassò il capo.
A Lux gli piaceva Calum e a me non aveva detto niente, come è possibile?
Non avevamo segreti, o perlomeno io gli dicevo tutto, e lei mi ha nascosto una cosa così importante?
Scossi la testa amareggiata.
"Mi dispiace non esservi stata accanto nel momento del bisogno..è solo che voi neanche una chiamata mi avete fatto.." parlai flebile. Mi misi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Calum strabuzzò gli occhi e fece una risata nervosa. "Cosa? Spero tu stia scherzando Metedith! Io ti ho chiamato tutti i giorni, due giorni dopo che te ne sei andata ma tu non ne hai risposto neanche ad una, poi non lo so se Lux ti ha chiamata, ma io lo so che ti ho chiamata." parlò determinato.
Non è possibile pensai. Sono stata rapita per due settimane ma quando sono riuscita a scappare e ho controllato il telefono non c'era nulla!! Strano.
--
Louis:
"Eddai Louis divertiti" si lamentò Niall intento a giocare alla play.
Alzai gli occhi al cielo.
"Non sono dell'umore Niall!!" ribattei.
"O si certo!!" ironizzò mettendo pausa. Si alzò e si venne a sedere sulla poltrona difronte la mia. Sospirò e mi guardò per alcuni minuti senza dire una parola.
"Adesso la devi smettere ok? L'hai persa! Devi reagire, conoscere persone nuove." disse a bruciapelo senza scrupoli. Disse 'persone' per intendere ragazze, ma io non voglio, non voglio conoscere persone nuove.. Sono ancora troppo legata e lei.
"Non sono in grado." Mi agitai sul divano.
Chissà cosa starà facendo ora..si starà divertendo? O sarà triste? Il cuor mio spero sia felice!!
"Hai capito cosa ho detto Lou? Smettila di stare sempre sulle nuvole, cristo!!" rispose stizzito.
Lo guardai per un momento, poi mi alzai. Non avevo alcuna voglia di sentirlo farmi la ramanzina, sono adulto e so cosa devo o non devo fare. Mi incammina per le scale per andare in camera mia.
"Dove vai?" urlò. Non gli risposi. Entrai in camera mia e chiusi la porta a chiave, per oggi ho chiuso con la gente.
Mi tolsi la maglia buttandola a terra e mi steso sopra al letto mettendo le braccia dietro la testa, non avevo accesso neanche la luce, volevo stare al buio proprio come i miei pensieri: bui e tristi.
Sospirai e chiusi gli occhi per rilassarmi, ma non funzionò purtroppo perché il telefono cominciò a squillare senza sosta.
Sbuffai e mi alzai a sedere per prendere io telefono nei jeans, feci una strana contorsione per riuscirlo a prendere e risposi senza vedere chi era.
"Pronto?"
..
Nessuna risposta. Così riprovai, ma nulla, stufo stavo per riattaccare quando sentii una voce provenire dall'altra parte.
"Caro caro Louis!! Da quanto tempo?" sgranai per un momento gli occhi, anche consapevole che non poteva vedermi. Joe. Vedendo che non risposi rise, una risata malvagia.
"Senza parole? Pesavo mi fossi arreso? Eh no!! Se vuoi che la tua amichetta sia al sicuro..vieni e battiti con me." senza neanche che io rispondessi riattaccò.
Bastardo!
La rabbia s'impossessò di me e cominciai a respirare affannosamente.
Se voleva la guerra..beh l'avrà.
Mi alzai dal letto, raccolsi la maglia da terra e me la misi mentre uscivo dalla camera.
Scesi le scale a due a due e mi fiondai sulla porta.
"Dove vai?" chiese Niall sconcertato.
"A saldare un debito." sibilai.
--
Ero per strada, purtroppo sapevo dove 'lavorava' quel fottuto bastardo, ma non gliela avrei fatta passare liscia.
Attraversi il ponte che separava la città, sotto di me torreggiava il mare di Coney Island. Le macchine mi sfrecciavano accanto e la brezza del vento freddo mi sfregò le guance rosse.
Affrettai il passo e scesi dal ponte percorrendo poi il viale che portava all'istituto.
Mi fermai un attimo esitando se entrare o meno, ma dovevo affrontarlo così con riluttanza entrai dal portone sporco e pieno di ruggine ammuffita.

"Eda io ti amo!! Voglio passare con te il resto dei miei giorni finché non morirò." parlò il ragazzo prendendo la mano della sua amata.
"Louis sei così dolce e gentile.." si lamentò la ragazza cercando di mantenere le lacrime. Poi proseguì: "Ma lo sai anche tu che Joe ci troverà e ci ammazzerà entrambi!" sputò riluttante.
"Se la dovrà vedere con me prima di arrivare a te! E in questo caso sarà già morto!" parlò trionfante.

Aprii la porta e mi addentrai in quel corridoio lurido con odore di tanfo umano. Chissà quanta gente era morta qui dentro molto tempo fa pensai storcendo il naso.
"Joe!!" urlai tutto d'un tratto.
Nulla, il silenzio.
Mi addentrai ancora di più a passo lento, urlai ancora una volta.
Dopo qualche secondo di silenzio sentii ridere qualcuno, una risata gutturale. Seguii quella risata spaventavo visto che faceva eco, e mi portò davanti una porta del tutto diverso dalle altre.
Possente, bianca e con la maniglia argentata luccicante.
Appoggiai la mano sulla maniglia ed entrai.

"Eda apri questa maledetta porta" urlò Joe dall'altra parte.
La povera Eda sgranò gli occhi e pensò che da un momento all'altro il suo cuore uscisse dalla gabbia toracica.
"Oh no.." parlò spaventata rivolgendo un occhiata piena di tristezza verso il giovane Louis, che all'ora aveva solo 17 anni.
Il ragazzo si avvicinò a lei avvolgendola in un caloroso abbraccio sussurrandole dolci parole all'orecchio.
Louis anche se non lo dava a vedere..aveva paura, ma voleva essere forte per la sua amata.
Si guardarono intensamente. "Ti amo Eda!"
"Ti amo anche io Louis!!"
Louis si avvicinò a quelle dolci e morbide labbra che aveva assaporato così tante volte ma che era sempre una esperienza nuova, e ci appoggiò le sue travolgendola in un appassionante bacio, ricco di speranza ma anche di puro terrore e paura.

Entrai e la prima cosa che mi balzò davanti agli occhi fu una grossa teca di vetro con dentro teschi di scheletro umano fatti di vari dimensioni. Inorridito feci un passo indietro andandomi ad appoggiare alla porta.
Mi guardai intorno spostando lo sguardo ad una poltrona che mi dava 'le spalle', feci per avvicinarmi, ma mi bloccai sentendo qualcuno parlare. Mi misi sulla difensiva.
"Ti aspettavo, traditore! Non ti sembra come i vecchi tempi?" domandò ancora dandomi le spalle.
"Peccato che non l'hai uccisa qui." ironizzai.
Si girò con la poltrona. Digrignai i denti per la rabbia serrando la mascella.
"Ohw ancora sconvolto perla perdita di quella inutile ragazzina?" parlò facendo il finto broncio e prendendosi gioco di me.
Brutto stronzo.
"Il suo nome era Eda." parlai gelido.
"Si come vuoi tu" fece gesto con la mano per scacciarsi via il pensiero.
"Vuoi dirmi che non l'amavi?"
"Certo che no!" disse lui esasperato.
"Bugiardo!" sibilai andandogli incontro.
Lo spinsi e lo feci cadere a terra tirandogli il primo pugno sulla mandibola.
"Perché l'hai ammazzata?!" urlai rabbioso.
In tutta risposta lui rise.
Gli tirai un altro pugno, questa volta sul naso, facendogli cadere un rivolo di sangue sul pavimento lercio di polvere.
A d'un tratto la situazione si ribaltò, io ero con la schiena per terra e lui sopra di me.
"Ti dovevo ammazzare quel giorno stesso!!" parlò calmo per poi tirarmi un pugno sullo zigomo.
"Pensaci bene caro figlio di puttana. Tu l'hai uccisa dentro." Cominciò a tirarmi pugni a raffica, ero rimasto come paralizzato da quello che mi aveva appena detto. Io..davvero l'ho uccisa dentro? No..

"Vediamo se riesci a prendermi Louis." cantilenò Eda ridendo. Stavano correndo su un prato di un verde accesso, alla loro sinistra si intravedere un lago dall'acqua limpida. Quel posto era meraviglioso pensò Louis correndo dietro Eda per prenderla. Lui l'amava. Amava tutto di lei. La sua risata cristallina, la sua bocca rosea e carnosa, i suoi occhi di un verde brillante, dei suoi lunghi capelli biondi quasi fossero dorati..e come si muoveva, lo faceva letteralmente impazzire mandandolo fuori di testa.
"Ti ho presa!!" urlò a squarciagola Louis prendendola a se facendo aderire il suo petto alla schiena di lei.

Reagii all'instante balzando in piedi.
"Tu dici di non amarla perché lei ha sempre e solo amato me dalla prima volta che mi ha visto. E tu non ci hai visto più, e la segregasti in casa tua trattandola di merda." parlai con voce calma e tranquilla.
"Lei mi amava!" urlò. Mi sbattè al muro . Era rosso in faccia ed era piena di sangue.
"Mi dispiace.." dissi mortificato, "ma non è così." Lo spinsi via da me.
Fu tutto molto veloce. Prese il coltello con il manico tempestato di diamanti, si avvicinò a me e mi pugnalò allo stomaco.
Strabuzzai gli occhi, già lacrimanti, per la sorpresa. Mi toccai lo stomaco con la mano e abbassai lo sguardo, avevo la mano zeppa di sangue.
Era finita, pensai accasciandomi a terra. Non avrei più rivisto il bellissimo volto della ragazza che amavo: Meredith.
Ma forse avrei rivisto lo sguardo di Eda. Sorrisi per un momento.
"Addio caro figlio di puttana." Parlò Joe con disprezzo uscendo dalla porta.
Cominciai a vedere sfocato, un po' dal pianto e un po' per la coltellata. Il respiro divenne affannoso. Appoggiai la testa sul muro alle mie spalle, vidi qualcuno entrare e urlare un "No!" stravolto.
Poi il buio.

I'm lost without you.|| L.T (COMPLETA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora