40: Forti incontri.

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EMANUELA'S POV

Giulio lasciò solo me e Giorgio nella sua camera, forse se l'era presa per quello che avevo appena esclamato, non ci diedi peso poiché poteva semplicemente essere stanco, così ripresi a parlare con Giorgio, parlammo davvero a lungo, non credo di aver mai parlato con una persona così tanto, passammo dal letto al divano a sdraiarci a testa in giù sul letto fino ad arrivare al balcone a fumare.

Gio: Ema, ma non senti la mancanza delle tue amiche?

Io: Si, giò mi mancano un po', però lo vedi anche tu che spesso andiamo da loro e poi con Valerio che si sta conoscendo con Alina le vedrò ancora più spesso. Poi comunque perché siamo entrati proprio in questo discorso?

Gio: siamo entrati in tanti discorsi, è la prima cosa che mi è venuta in mente. Ah, Ema, ma tu hai amiche a distanza?

Io: si, tante, ne ho parlato già con Giu' e sono tutte vostre fan.

Gio: Wow, immagino vorresti vederle.

Io: si, e stringerle forte a me, sai loro sono più piccole di me e mi sento quasi come una mamma e quando le avrò tra le mie braccia sono certa che piangerò.

Gio: Poco sentimentale la ragazza.

Io: Si, problemi?

Gio: ahahahah no, assolutamente, comunque se vuoi con tutto quello che abbiamo guadagnato ai concerti possiamo farti avere due biglietti per farle venire qui, scegli tu chi far venire.

Io: GIO SEI SERIO? NO, DICO MICA STAI SCHERZANDO?

Gio: no, anzi aspetta.

Giorgio si alzò e andò in camera sua e io iniziai a giocare con le dita delle mani per far passare l'emozione, ma non ci riuscivo, sapevo già chi far venire e appena lo avrebbero saputo immaginai che...beh...non c'erano parole se non che potevano esplodere. Gio ritornò con qualcosa stretto nella mano destra, si sedette e mi guardò negli occhi, poi aprì la mano e c'erano dei soldi.

Gio: Ema tieni, questi sono per i biglietti, so cosa vuol dire avere degli amici a distanza e ti aiuterò ad incontrarli.

Io: Gio, no, davvero non posso accettare, sono soldi che avete guadagnato facendovi il mazzo quindi no, davvero.

Gio: Ema lo sai che se non li compri tu li andrò a comprare io.

Non sapendo che fare saltai addosso a Gio e lo abbracciai forte quasi strozzandolo.

Io: Grazie Gio, grazie mille, ti voglio un sacco di bene.

Gio: Anche io Ema, anche io. Ora però andiamo a dormire, si, giá è passata mezza giornata.

Andammo in camera sua e ci sdraiammo sul lettino, Gio mi abbracciò da dietro e ci addormentammo così in pochi minuti.

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Mi svegliai il mattino dopo con nessuno nella stanza solo un bigliettino nel mio letto "noi siamo andati all'aeroporto, vai in cucina che c'è la colazione pronta. -tuo Lowlow"
Quel messaggio mi addolcì, però chissá come mai erano andati all'aeroporto, mi alzai dal letto e alzai le braccia fino a risentire tutti i muscoli, andai a fare una doccia veloce e dopo essermi vestita raggiunsi la cucina. Appena entrata due ragazze mi vennero incontro abbracciandomi forte, ero in totale stato di panico. Si staccarono e cercai di inquadrarle, misi le mani avanti alla bocca e iniziai a piangere.

Io: nononono che cazzo ci fate qui?! Oh mio dio ditemi che non sto sognando.

Alice e Angela erano lì, dopo 2 anni finalmente erano lì. Mi ripresi e le saltai addosso finendo di nuovo per piangere, fu davvero qualcosa di stupendo poter sentirle tra le mie braccia.

Angela: ok ora calmati e respira, siamo qui finalmente ora possiamo fare quello che ci pare.

Dalla porta entrarono i ragazzi.

Giulio: sorpresaaaa, vedi te le abbiamo portate qui.

Mi avvicinai a Giulio con molta calma e gli diedi un bacio per ringraziarlo.

Alice e angela: awwwww

Alice: lo vedi lo dicevamo noi che un prima o poi vi sareste messi insieme.

Giulio rimase un bel po' allibito.

Giulio: che immaginazione hanno le mie fan?

Io: meeeglio non saperlo credimi. Ali e Angy credo già conoscete tutti loro e che già abbiate dato i numeri quando vi sono venuti a prendere.

Entrambe mi guardarono con aria da innocenti e iniziarono a ridere.

Io: si però ora io ho un'altra sorpresa per voi, pft, solo una chiamata.

Andai in camera a chiamare Luca Saccone e Matteo Privitera in arte Sac1 e Vegas Jones e chiesi se potevano venire a Napoli per una cosa urgente e mi dissero che in meno di un'ora sarebbero arrivati.

Tornai in cucina e tutti erano lì a guardarmi.

Io: ei chi vuole un gelato.

Alice e Angela: IOOOO.

Io: ragazzi noi andiamo, tra poco dovrebbero venire due miei amici chiamatemi quando sono qui.

Valerio capì al volo e mi fece l'occhiolino e tutti ci salutarono.

Andammo in una gelateria artigianale poco lontana dall'albergo e appena dopo il gelato io e Ali ci accendemmo una sigaretta.

Angela: voi ancora che fumate?

Io: piuttosto, te ancora non prendi il vizio?! Ahahahahah.

Angela: ah ah ah ah rido tanto. Comunque ci tengo ai miei polmoni quindi no.

Alice: Sai Ema Giada si è un po' dispiaciuta per il fatto che non sia venuta.

Io: lo sapete troppo bene che io non sapevo nulla quindi mi levo da mezzo.

Alice: vabe si lo so, comunque com'è vivere con Giulio?

Io: beh vivere, vado ogni tanto da lui e ora che ha finito il tour può restare qui per un bel po' di tempo, intanto beh si mi ha fatto incazzare un botto di volte, ma a quanto pare siamo ancora qui.

Finimmo di fumare e dopo un bel giretto a Napoli Giulio mi chiamò e io capii che dovevamo tornare così le presi per il braccio ad entrambe e arrivammo all'albergo in pochi minuti.

-continua-

Beautiful disaster || LOWLOWDove le storie prendono vita. Scoprilo ora