Questo lavoro nasce grazie all'ispirazione datami dal testo di Pavese "L'inconsolabile Orfeo" ove l'innamorato dialoga con Bacca durante un orgia dionastica, raccontandogli la realtà dell'accaduto, vi consiglio di leggerlo, è un testo davvero molto interessante che fa parte dei "Dialoghi con Leucò".
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Il sesso, l'ebrezza e il sangue richiamarono sempre il mondo sotteraneo e promisero a più d'uno beatitudini ctonie. Ma il tracio Orfeo, cantore, viandante nell'Ade e vittima lacerata come lo stesso Dionisio, valse di più. C.Pavese
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Euridice : E' andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano lontani il Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti e io mi sentivo rinata ancora una volta. Stavo per venire di nuovo al mondo che il destino non ha voluto fosse mio per molto ma che, da quando lui aveva sfidato persino la morte per me, sentivodi poter dominare. Il poeta però non condivideva evidentemente la mia idea e si voltò: "Sia finita"disse, neanche un addio.
Persefone: Oh, seduttore di orecchi! Il suo canto d'amore ha fatto nascere in tutti un sentimento provato e poi morto con noi, di passione, di affetto o di sola e pura amicizia.Questo solo è stato il motivo che mi ha convinta a lasciarti andare, per far rinascere il suo, il vostro amore. E lui che fa?! Lo getta in un pozzo!
Euridice: Ti prego non dire così! E no, non usare quella parola: nascere. Che vuol dire? Io non oso più, credevo di saperlo ma non è più così..Sai forse Orfeo mi amava davvero, anzi posso dirlo per certo! Lui mi amava. Se non so cosavuol dire nascere, come posso vivere un destinoche mi ha ripudiata? Sono stata fanciulla, poi giovane donna e, infine, sono stata nulla e nulla ero, nulla sono e nulla sarò.
Persefone: Sciocca che sei, come fai a dire che ti ha amata dopo che ha acceso in te e poi bruscamente spento un barlemedi salvezza.
Euridice: Mi ha salvata e solo adesso che siedo qui, con te me ne rendo conto, se abbia scelto di salvare me o giovare a se stesso non lo so, ma in qualunque caso io, ora, lo ringrazio.
Persefone: Quel cialtrone con le sue melodie ti ha incantata e privata del senno!
Euridice: Come puoi comprendermi tu che vivi negli Inferi o sulla Terra senza fare distinzioni, come puoi giudicarmi tu, che ti sei fatta ingannare da Ade costringendoti a questa esistenza.Preferisco morire che vivere credendo di sentire ancora il gelo che ha intriso e che ora intride la mia anima,sulla Terra sarei stata un passato, non avrei vissuto il presente e non sarei stata capace di generare un figlioconoscendo già cosa lo avrebbe atteso alla fine del suo viaggio? Già so che quando quel barlume di cielo si fosse confuso con l'immensità dell'azzurro, avrei voluto così paura di morire ancorache avrei spento persino la gioia nelle note del mio amato, perchè dopo tutte le emozioni che ho provato, ora non ne provo e non ne ricordo neanche una, forse colpa di Lete o forse la dimostrazione che non sono più Euridice bensì la sua anima sfuggente intrappolata in un mondo diverso da quello che, invano, ho cercato di conquistare. Quindi, non so perchè l'abbia realmente fatto, perchè si sia improvvisamente girato, ma a me piace credere che l'abbia fatto in nome dell'amore passato, per non vivere insieme a me il mio inutile e straziante futuro.
E così finì quella "chiacchierata fra donne" la prima di un numero infinito, terminò quando, all'ultima risposta di quella giovane anima Persefone non trovò parole di rimando, probabilmente troppo scossa o infastidita per le accuse a lei fatte oppure spiazzata dalle sue parole di verità.
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Storie in disordine
Short StoryA te che capiti tra questi scritti auguro una buona lettura. Questa serie di racconti brevi non ha un filo logico forse neanche una ragione d'esistere, ma spero vivamente ti piaccia perché questa sono Io. Come tra i miei pensieri immagino amori im...