The pregnancy. [Allison Argent]

NB: i fatti narrati sono ASSOLUTAMENTE un'opera di mia fantasia.

non so se ciò che ho scritto sia possibile nella realtà.

non prendete le mie parole alla lettera.

enjoy!

Allison era morta.

Non riuscivo a capacitarmene.

Era una sensazione strana. Mi sentivo come se la tristezza degli altri mi fosse dovuta.

Come se nessuno, in tutto il mondo, avesse il diritto di sorridere o di essere felice.

Dicevano che c'erano delle fasi prima di superare la cosa e andare avanti con la propria vita.

In quel momento, più che mai, sentivo che la fase dell'accettazione era un traguardo più o meno irraggiungibile.

Eravamo tutti in attesa del referto dell'autopsia.

Ovviamente, eravamo a conoscenza di cosa avesse ucciso Allison. Ma in termini legali, restava qualcosa di inspiegabile.

Ci aspettavamo una frase del tipo «continueremo a fare delle richerche, ma per il momento non abbiamo idea di cosa abbia ucciso la ragazza.» e che ci avrebbero congedati così.

Invece non andò affatto come previsto.

Un uomo si avvicinò a noi e «Chris Argent?» chiese.

Chris, che era seduto su una sedia con la testa tra le mani, sollevò finalmente il capo e «si?» rispose alzandosi.

Si strinsero la mano e poi l'uomo disse «c'è una cosa molto importante che devo chiederle.»

Vidi Chris annuire «mi dica.»

«qualcuno di voi era a conoscenza» e prese a guardarci tutti, da me a Lydia e poi di nuovo a Chris «che la ragazza era incinta al momento del decesso?»

Spalancai gli occhi e la bocca.

Sentii l'intero mondo crollarmi sulle spalle.

«cosa?!» esclamò il signor Argent.

Vidi Lydia portarsi una mano alla bocca e i suoi occhi farsi lucidi.

Il medico sospirò.

«mi ascolti: non sappiamo ancora da quanto tempo fosse incinta ma se lo fosse stata da più di 6 mesi possiamo salvare il bambino. Il padre è qui presente?» chiese l'uomo guardandosi intorno.

Io e Isaac sollevammo il capo nello stesso momento.

Ma poi rimasi in silenzio quando lui alzò la mano e disse «si, sono qui.»

«bene ragazzo, se vuoi seguirmi. Dovremo sottoporti al test del dna.»

Isaac annuì e si alzò per seguire l'uomo.

Non potevo sopportare più di questo.

Iniziai a vedere sfocato e respiravo a malapena.

Mi sentivo come se mi avessero dato un pugno nello stomaco.

Mi alzai e mi allontanai.

Sentii Lydia chiamare il mio nome ma non mi fermai.

Dovevo uscire al più presto di lì.

Entrai in camera e mi stesi sul letto. Mi passai le mani sul viso e respirai profondamente.

Ero a conoscenza di quella sorta di relazione tra Allison e Isaac.

Ma in un certo senso, quando lei era viva, mi stava bene.

Sapevo che per loro era solo sesso.

Un giorno o l'altro Allison e io saremmo tornati insieme, ne ero sicuro.