Next to you

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Il cartello "free hugs" era posto all'altezza del suo stomaco e ogni qual volta passava qualcuno, Helen lo metteva in evidenza. Le piaceva donare un pizzico di felicità e un abbraccio consolatorio a chi ne aveva bisogno, a chi era stanco dopo il lavoro o semplicemente a chi si sentiva solo.
Ormai erano le sette passate e la ragazza sarebbe dovuta tornare a casa ma quando si accorse in lontananza dell'arrivo di Harry e Zayn decise di trattenersi per qualche minuto.
Harry era la sua cotta fin dall'asilo. Avevano frequentato tutte le classi insieme, nonostante lui sembrasse non conoscerla quando le passava accanto. Proprio come fece in quel momento.

"E alla fine mi ha chiesto di uscire ma non sapevo cosa rispondere!" Quasi urló Caterine, la migliore amica di Helen.
La ragazza non stava presentando grande ascolto alle parole dell'amica e con la mente viaggiava al ricordo di Harry che le era passato accanto senza degnarla di uno sguardo. Si morse il labbro, torturandolo e quando suonó la campanella si diresse in classe.

Prese nelle mani un libro dei tanti che si portava dietro e cominció a leggerlo fin quando una voce roca la riportó alla realtà.
Harry le sedeva difronte e Helen lo osserva di sottecchi attenta a non farsi scoprire.
"Non ti piace parlare?"
La mora quasi sobbalzó quando Harry le rivolse la parola. I suoi grandi occhi smeraldo la osservavano attenti a ogni singolo movimento.
"No, semplicemente preferisco leggere"
Portó lo sguardo verso il basso osservando le sue amate vans.
"Comunque io sono Harry"
I suoi occhi marroni si posarono nuovamente su quelli del ragazzo.
"Io sono Helen"
Il riccio le sorrise e poi tornó a seguire la lezione.
Davvero credeva che lei non lo conoscesse? Tutta la scuola voleva avvicinarsi o diventargli amica. Eppure il riccio stava sempre e solo con Zayn.
Erano entrambi così riservati eppure così popolari che creavano interesse in tutta la scuola.
Il pomeriggio stesso Helen tornó nella grande piazza della città con il suo amato cartello dando conforto e un sorriso a chiunque passasse.
In lontananza vide nuovamente Harry con il suo migliore amico e quando si accorse dello sguardo della mora la salutó regalandogli un sorriso e mettendo in mostra un'adorabile fossetta.

Harry era diventato per Helen un mistero da scoprire era un metro e ottanta di dolcezza e seppure non sembrasse il tipo del quale bisognerebbe avere paura era particolarmente chiuso in se stesso e Helen amava i misteri.
Ogni pomeriggio nella piazza della città Harry passava di la e la salutava, sempre sorridendole.
Helen voleva avvicinarsi a lui, diventargli amica, offrirgli un abbraccio. Si sentiva che ne aveva bisogno.
Una mattina a scuola Harry sembrava particolarmente scosso e distante. Non sorrideva più, non passava più nella piazza della città. Aveva allontanato ogni rapporto con il mondo e con lei.
La mora sì mordicchiava l'interno della guancia mentre parlava con la sua migliore amica.
"Hai sentito di Harry?"
Helen posó gli occhi sull'amica squadrandola attentamente.
"Cosa si dice di lui?"
Caterine sospiró e poi si decise a parlare
"Si dice che sia coinvolto in un omicidio"
Cosa? Harry? Harry styles, la persona più buona di questo mondo aveva ucciso una persona?
Non era possibile,non poteva crederci.
La ragazza sapeva dove viveva Harry e si trovó a passare di li. Osservó attentamente la finestra di camera sua e lo vide li. Affacciato alla finestra che guardava lontano.
Helen prese coraggio e bussó lievemente alla porta.
Una donna giovane dai capelli neri la accolse.
"Dimmi cara"
Helen fu presa dal panico
"Ehm.. H-Harry è in casa?"
La donna la guardó per secondi interminabili "si ora lo chiamo "
La ragazza si trovava nel pianerottolo di casa e si mordeva prepotentemente il labbro inferiore.
Cosa gli avrebbe detto quando sarebbe sceso?
Se veramente aveva ucciso una persona?
Nemmeno il tempo di continuare quei pensieri che degli stivaletti marroni si fecero spazio nella sua visuale. Alzó la testa e si scontró con i suoi bellissimi occhi.
"Si" chiese in un sussurró
Helen arrossì e gli fece la domanda che in quel momento le sembrava più giusta "stai bene?"
Harry sorprendentemente le sorrise.
Un sorriso a trentadue denti, un sorriso vero e alla ragazza le si illuminarono gli occhi.
"Vieni, entra"
Pochi passi e Helen si trovava nel mondo di Harry styles. Il ragazzo che amava dall'asilo.
Il riccio si posó sul divano che si trovava difronte al camino e lei si posizionó vicino a lui.
"Sei la prima persona che viene fin sotto casa mia per sapere se davvero sto bene, gli altri sono venuti per sapere se avevo davvero ucciso una persona, se davvero ero così stronzo. Fermandosi semplicemente alle parole della gente, senza indagare e preoccuparsi di come io potessi sentirmi. Anche zayn si è dimostrato come gli altri. Nessuno effettivamente mi ha fatto la domanda che volevo sentirmi dire. Quindi grazie perché è stato una specie di regalo questo per me."
Helen aprì e chiuse più volte gli occhi. Quella era la prima volta che sentiva fare ad Harry un discorso così lungo e fu felice di sapere che era merito suo se aveva sorriso dinuovo.
Harry passó la restante serata a raccontargli quello che era successo veramente e lei rimase in ascolto, non obiettando su nulla. Sapendo esattamente che si trattava della verità, perché quando si trattava di Harry solo guardandolo negli occhi si poteva capire se mentiva o no.
Passarono diversi giorni e il rapporto tra loro due aumentava. A volte non c'era bisogno nemmeno di tante parole. Helen bussava ogni Giorno alla sua porta per accettarsi che lui stesse bene e se capiva che qualcosa non andava si fermava più del dovuto e lo abbracciava.
Quel che era amicizia si era tramutato in amore e il marrone dei suoi occhi combaciava perfettamente con lo smeraldo degli occhi del ragazzo.

Free hugs|| HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora