1. Trasferimento? Non se ne parla - Parte 2

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Gemma's pov


Stavo studiando tranquillamente quando all'improvviso mia sorella entra nella stanza iniziando a dirmi cosa devo fare e cosa no.

Io non la sopporto più', deve sempre fare la maestrina e mettersi a decidete tutto della vita di tutti, lei è la tipica ragazza che vuole avere il controllo della situazione.

Nonostante il fatto che siamo sorelle, non mi ricordo neanche una volta che siamo riuscite a resistere per più di 5 minuti senza litigare...

Alla fine decido di assecondarla un po' e per fortuna Cristina è stata salvata dal riceversi un libro in testa grazie a mia mamma che è entrata nella stanza per dirci di scendere che lei e papà dovevano parlarci.

Io scendo subito senza farmelo ripetere due volte mentre Cristina deve sempre fare contestare tutto quello che le viene detto.

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"Vostro padre ha trovato lavoro in un'altra città" disse mia madre

"Dove?" chiese Cristina, non sembra molto preoccupata, secondo me pensa che ci trasferiremo in una città più grande di Milano e con molti più negozia alla moda, ma qualcosa mi dice che resterà delusa dalla risposta...

"In Puglia, più precisamente a Castro"

"Io non vengo" disse prontamente lei, come mi aspettavo la risposta alla sua domanda non l'è piaciuta molto

"Cristina andremo tutti insieme" disse mio padre.

"Infatti andrete voi tre tutti insieme. In quel paesino non ci sarà un centro commerciale e cosa mi dici della metropolitana? Quel paese sarà talmente piccolo che a piedi lo puoi attraversare in 20 minuti" disse, molte volte mi fa ridere a causa delle sue uscite...

"Cristina l'importante non è quello. L'importante è che tuo padre ha trovato un lavoro migliore e che possiamo condurre una vita più agiata" disse mia madre

"Mamma io sto bene così come sono. Non ho bisogno di andare in Puglia per essere felice e io qua ho le mie amiche. Ho il gruppo di teatro e tante altre cose fantastiche che non ho intenzione di abbandonare. E tu Gemma sei felice del trasferimento?"

"Se mamma e papà credono che staremo meglio lì... si, credo di si, comunque non giudicare il libro dalla copertina, prova ad aspettare di essere lì per esprimere un tuo giudizio" risposi, anche io come lei non ero molto felice, ma non volevo causare altro dispiacere a papà che finalmente dopo un bel po' di anni è riuscito a trovare un lavoro migliore.

"Io non vado in un paese sperduto" disse alzandosi e andandosene dalla sala.

"Cristina vieni subito qui" disse mia madre ma ovviamente lei non le diede ascolto.

"Mamma quando partiamo?" chiesi

"Partiamo sta sera dopo cena" disse "Lo so che a te non fa piacere di andartene a causa delle opportunità scolastiche che ti offre questa città, ma..."

"Mamma va bene così, sono felice che papà abbia finalmente travato il lavoro che stava cercando da tanto, non preoccuparti per me, starò bene" non le lasciai il tempo di finire la frase perché non volevo essere una preoccupazione per i miei genitori

"Vado ad avvertire Cristina di iniziare a preparare le sue cose" disse mia madre e allora io ne approfittai per uscire di casa e iniziare a correre verso il mio luogo preferito: nel parco in un luogo tranquillo dietro degli alberi

Raggiunto il posto, mi siedo accanto all'albero con le cuffie nelle orecchie e, mentre mi lascio cullare dalla bellissima voce di Shawn Mendes, penso a tutto quello che potrebbe succedere con il trasferimento, alla nuova città, a delle nuove abitudini....

Ritorno a casa quando mi accoro che si sta facendo buio e vado subito in camera mia per prepararmi la valigia.

"Gemma..."

"Si?" chiedo a mia sorella

"Non voglio andarmene da qui: ho le mie amiche, le mie abitudini, il mio ragazzo, tutti i parenti sono qui... lì non conosciamo nessuno e questa cosa mi fa paura..." senza pesarci due volte vado da lei e l'abbraccio e iniziamo a piangere entrambe sulla spalla dell'altra.

devo dire che mi stupisco molto che mia sorella si sia aperta in questo modo con me, non è mai capitato prima.

Quando alla fine ci siamo staccate, continuiamo entrambe a preparare le nostre valige in silenzio e poi andiamo in cucina per cenare.

Se penso che è l'ultima volta che ceniamo in questa casa dove sono cresciuta mi rattristo molto, ma cerco di non farlo capire ai miei.

La cena è stata molto silenziosa: all'inizio mia mamma ha cercato di tranquillizzare me e Cris sulla nuova vita che ci aspetta, ma non ricevendo nessuna risposta da parte nostra, ha smesso di parlare e ha continuato a mangiare il cibo nel suo piatto.

Finita la cena mi lavo i denti, controllo di aver preso le ultime cose e poi salgo in macchina dove inizio a piangere silenziosamente mentre guardo Milano scorrermi davanti agli occhi per l'ultima volta...

°spazio autrice°

Ecco qui il pov di Gemma, spero molto che vi piaccia.

Come avrete capito, Gemma è una di quelle ragazze che pensa sempre a studiare e leggere e cerca sempre di non deludere i suoi genitori. Lei e la sorella non vanno molto d'accordo, ma forse questo potrebbe cambiare con il trasferimento o potrebbe solo peggiorare?

Io e Laura abbiamo pensato di pubblicare una volta a settimana, fateci sapere quando sarebbe meglio per voi...

ele_taverna <3<3


Castro: il paese dove il tempo si è fermatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora