2 PAPAVERONERO

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Mi ritrovai in una piccola tana buia. Un solitario spiraglio di luce trapelava da una fessura alla mia destra, che presto identificai come entrata.

Ero sdraiata su un comodo giaciglio di muschio appena raccolto, che inebriava le mie narici con il suo fresco odore.

In un angolo della tana, erano stati posti ordinatamente dei semi di papavero, accanto a questi, delle erbe delle quali non ne conoscevo l'identità. Era strano quel luogo, non sembrava ne' la casa di un bipede, ne' il rifugio di qualche animaletto della foresta.

Mentre osservavo l'ambiente che mi era stato posto davanti, ricordai quel che era successo: un gatto mi aveva attaccata ferendomi alla spalla, ed ora probabilmente ero sua prigioniera.

Tentai di alzarmi dal muschioso giaciglio ma una fitta al fianco mi fece fermare immediatamente, proprio nel preciso istante in cui fece ingresso un gatto color della notte. Non aveva ľ aria di una cacca di topo: il suo sguardo ambrato mi fissava con dolcezza, mentre il suo gracile corpo gli conferiva un'aria un po' buffa. Doveva avere all'incirca otto stagioni, non di più.

Poco dopo il suo ingresso, iniziò a miagolare con voce tenera:

《Ciao, piccola. Non devi aver paura, tornerai al tuo nido di bipedi appena ti sarai rimessa》rimasi un pò perplessa dal dolce comportamento del gatto, però non persi tempo: dovevo sapere, sapere tutto. Quindi, senza esitazioni, iniziai a porgli delle domande:

《Dove mi trovo?》 chiesi subito, frettolosamente. Mi sarei aspettata una risposta che mettesse fine a tutti i miei dubbi, invece il gatto dal manto pezzato bianco e nero diede proprio la risposta che non avrei mai voluto udire:

《Presto ti verrà spiegato tutto. Scusa, non mi sono presentato: io mi chiamo PapaveroNero e sono uno sciamano. Tu ? Qual'è il tuo nome?》non ti ho chiesto quale fosse il tuo nome, gatto-topo, ma seppur un poco imbarazzata, risposi:

《Felina. Vengo da una casa di bipedi》

Questo lo aveva già capito. Ragionai.

《piacere di conoscerti!》disse di rimando il giovane gatto prima di avvicinarsi alľ angolo ove erano disposte le erbe .

Io lo osservavo lavorare, mi sarebbe piaciuto moltissimo dargli una zampa, ma col forte dolore alla spalla non riuscivo nemmeno a muovermi, figurarsi ad aiutare con la preparazione degli impacchi!

《Non hai fame, piccola? 》 chiese il giovane gatto senza distrarsi dal lavoro,

《Sì, avrei molta fame, cosa mi offriresti?》chiesi perplessa. Lì erano presenti solamente erbe e funghi! figurarsi se divento erbivora! .

《 Vado subito a prenderti qualcosa》continuò deciso, lanciandomi un' occhiataccia.
Scusa se non mi sono comportata da prigioniera leale!

Tornò poco dopo con un bel passero fra le mascelle; non avevo mai visto un ben di dio del genere!
Lo divorai completamente, era squisito....

Il fresco odore di foresta inebriava le mie narici, mentre il dolce sapore della fresca carne risvegliava il mio istinto.

Quel passero fu il primo che mangiai.

Quella notte non riuscii a chiudere occhio. La spalla mi faceva vedere le stelle sul soffitto. Iniziai così ad osservare interessata i due semi di papavevero posti accanto a me con una forte acquolina in bocca, prima non mi ero accorta che ce ne fossero anche lì.

Strusciai vicino a loro e li mangiai. Appena misi in bocca uno di loro, mi venne subito l' irrefrenabile voglia di prenderne altri. Avevano un sapore buonissimo...
Finito di mangiare i tre semi accanto a me, dovetti fermarmi, poiché gli altri semi erano troppo lontani per raggiungerli con la mia spalla dolorante.

La nascita di un nuovo Clan/È GIUGNO *_*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora