Pov Miriam
La settimana prossima saremmo partiti per Denver con le famiglie. Intanto facevo i miei ultimi giorni a scuola prima delle vacanze.
A prima ora il prof di storia mi aveva interrogato a sorpresa, ma andai bene, e mi mise una A (voto come 9-10). Ora invece stavamo facendo matematica, Jessica ci aveva fatto fare qualche esercizio mentre lei stava finendo di correggere i nostri compiti che non ha potuto correggere a casa. La scusa per cui non li ha potuti correggere è stata perché doveva correggere prima quelli delle altre classi, mentre io sapevo perché non li ha potuti correggere, infatti la settimana scorsa è stata tutti i pomeriggi male per via della gravidanza, lei era al secondo mese ed in più aveva 42 anni, e quella non era di certo l'età giusta per avere figli facilmente.
Mentre ero intenta a capire un espressione vidi che stava per svenire così mi alzai dal mio primo banco e la presi al volo con Ryland che fece la mia stessa cosa. Morgan un nostro compagno la prese e la portò in infermeria, dove l'infermiera che sapeva le sue condizioni ci consigliò di portarla in ospedale. Chiamammo un ambulanza, mio padre e io corsi in presidenza in due secondi per avvertire il preside padre di Jessica, entrai.
-Signore, Jessica si è sentita male, abbiamo già chiamato l'ambulanza.-
Con il preside c'era anche la moglie e il figlio minore. Tutti e tre mi seguirono ed arrivati nell'atrio c'era l'ambulanza e mio padre con la macchina dietro.
Io e Ryland andammo con mio padre e arrivammo un po più tardi degli altri perché passammo a prendere Lucas a casa sua. Arrivati in ospedale.
-George, non c'era bisogno che venivi da lavoro ci siamo noi qui-
-stavo lavorando a casa e comunque non ci sarei riuscito a non starle accanto.-
-okay. Comunque si è svegliata se vuoi andare dentro ti spiegherà tutto il resto lei.- poi si rivolse a me-grazie per quello che hai fatto.-
-lo avrei fatto per qualsiasi persona. "fai agli altri ciò che vuoi sia fatto a te" no?-
-si- disse il mio preside
-sai Miriam sei una ragazza intelligente- mi disse la moglie
-g....grazie!- dissi diventando rossa
-oh ma per favore è solo una ragazzina che ha detto una frase detta e ridetta, e la elogiate tanto?-
-Charlie, Miriam ha fatto una cosa giusta e secondo me le va detto che l'ha fatta-
Charlie si arrabbiò. Charlie era il figlio medio della famiglia, e il maschio più piccolo, aveva 44 anni, e ora capisco perché non è sposato, per quanto è antipatico chi donna mai se lo piglierebbe!
Jessica e mio padre mi dissero che lei doveva stare a riposo, che Charlie sarebbe stato il mio nuovo professore di matematica e che Jessica e Lucas si sarebbero trasferiti a casa nostra e avrebbero passato il Natale con noi.
*Sera del 24 dicembre*
Pov Riker
Tutti eravamo a tavola, avevano fatto tre lunghe tavolate. In una c'erano i bambini fino ai 14 anni, in una andava dai 15 ai 25 anni e nell'altra c'erano i genitori e i nonni. Io seduto vicino a Miriam e le toccavo la coscia accarezzandola, a lei da fastidio quando lo fa qualcuno all'infuori di me, ma a me piaceva fare cose che gli altri non potevano fare con lei. Appena suonata la mezzanotte ci baciammo e fu il bacio più bello della mia vita, ovviamente fatto sotto il vischio gentilmente offerto dai miei fratelli che ce lo misero in testa.
Il mattino dopo stavamo aprendo i regali, poiché i bambini (e anche noi più grandi) la sera prima siamo crollati.
Pov Miriam
Regalai a Riker un Rolex e da parte sua trovai un bigliettino e lessi a voce alta
"Se il tuo regalo vuoi trovare,
a fondo devi cercare,
nel luogo in cui lo userai è riposto,
non ti preoccupare non è nascosto!
Può esser grande o piccino
lo puoi usar come nascondino,
Se la tua chitarra blu vuoi avere
il freddo che c'è lì non dovrai temere.
Dai corri e va a cercarla
Portala qui senza scartarla!"
Corsi ed andai nel garage
*Flashback*
Eravamo nel garage dove gli R5 provavano.
-Riker qui fa freddo- neanche il tempo di finire la frase che mi diede la sua felpa con dietro scritto R5 che diventava una chitarra.
-ti faccio un piccolo regalino ok?-
-non posso accettare,-
-mantienila, a me non va più, sono cresciuto negli ultimi 4 anni!-
Guardai le chitarre, mi piaceva il modello di chitarra che Rocky usa sempre (quella bianca).
-questa chitarra mi piace molto, ne vorrei una blu così da poter usare per suonare con i miei fratelli, magari nel garage di casa nostra come fate voi-
-niente è impossibile!-
*fine flashback*
La portai nel salone e li la scartai, andai da Riker e lo baciai sedendomi sulle sue gambe.
Il resto del Natale lo passammo a sciare e a fate snowboard, e Riker mi insegnò a fare tutte e due le cose. Pattinavamo sempre mano nella mano, agli altri dicevamo che io non sapevo reggermi in piedi, ma soprattutto lo facevamo perché volevamo stare insieme e più uniti possibile...
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Wishing I was 23 //R5 fanfiction
FanfictionMiriam una ragazza di quasi 18 anni che conoscerà il suo idolo Riker Lynch. Si dovrà trasferire dall'Italia con i fratelli e andrà a Vivere a Los Angeles. Tra una difficoltà e l'altra riuscirà a vivere la sua vita come una ragazza "normale"