8. papà

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Così, il giorno successivo, parlai con papà.
Gli dissi che non volevo trasferirmi a Roma perché li ero nata, cresciuta e avevo trovato Agata e tutte le persone che mi volevano bene e poi la scuola che volevo fare dopo la terza media era li.
Papà mi rispose che non avrebbe rinunciato a un lavoro così importante per lui solo per i miei amici e che aveva già pensato a dove trasferirsi e quando. Poi per farmi stare zitta sul discorso della scuola disse che a Roma c'erano scuole migliori e che potevo farmi amici anche lì. Era visibilmente arrabbiato...
Sapevo che mio papà non cedeva facilmente e che, soprattutto sul lavoro, era molto rigido. Così decisi di lasciar perdere e tornai in camera mia, presi il telefono e scrissi ad Agata.

Ehi Agata, mio padre si è anche arrabbiato parlando di Roma e non so come fare a farlo cambiare idea...

La risposta arrivò subito

Domani gli parlo io

No non gli avrebbe parlato

No Agata

Lo so che lo faceva per me ma mio padre si sarebbe arrabbiato ancora di più e avrebbe anticipato la partenza per Roma.
Non so il perché, ma mi tornò in mente Tom, così scrissi anche a lui.

Ciao Tom, ti disturbo?

Mi rispose quasi subito come se stesse aspettando un mio messaggio.
"Ma dai Giada ti pare che stesse aspettando TE? Sicuramente è solo perché aveva il telefono vicino" mi rimprovera i per ciò che avevo pensato

Ehi Giada! No tu non disturbi mai.
Hai parlato con tuo padre di Roma?

Si preoccupava per me? Per il mio futuro? Se dovevo partire o no?

Si gli ho parlato ma si è arrabbiato molto così ho lasciato perdere. Aspetterò un anno e poi partirò...
Non ci posso fare niente...

Risposta:

Proprio adesso che ti stavo iniziando a conoscere meglio...
Non trovo giusto che tu debba partire così presto!!!

Non voleva che partissi!!! Ciò significava che mi voleva conoscere meglio e magari gli stavo simpatica!

Ma perché mi interessava così tanto cosa potevo essere per Tom?

i sogni non si avverano da soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora