Quarantacinque.

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-Non sono incazzato.- mormorò, giocando con la zip della sua felpa nera.

-Io credo che tu lo sia.- incrociai le braccia al petto e mi sedetti sul bancone di fronte a lui, guardandolo dritto per dritto.

-Beh, ti sbagli!- alzò leggermente la voce e quasi sobbalzai.

-Luke, io- provai a scusarmi.

-No, ora ascoltami tu.- battè una mano sul bancone di fianco a me, ora era a pochi centimetri dal mio viso.

-Se credi che io ti stia usando, se credi che non ti ami come meriti, che io non voglia avere un futuro con te, beh, allora ti sbagli alla grande.- nei suoi occhi lessi un po' di rabbia, forse.

-E so che ti spaventa.- continuò, annuendo.

-Ma io sono disposto ad avere il coraggio per entrambi, sono disposto a fare qualsiasi cosa per te!- un sorriso crebbe sulle sue labbra, era quasi orgoglioso di quello che stava dicendo.

-Perché non lo vuoi capire?- mi chiese poi, sospirando.

-Io- mormorai, ma le parole non vennero fuori. La mia mente si trasformò in uno spazio completamente vuoto.

-Non dire niente se non sai cosa dire, possiamo stare in silenzio.- suggerì.

-Prendimi la mano.- disse, allargò le dita e le intrecciai tra le mie.

-Ti amo.- sussurrò, sorridendo.

-Lo capisci questo, vero? Sei consapevole del fatto che non ho più via di scampo da te?- appoggiò la fronte contro la mia, i nostri nasi si sfiorarono e si morse il labbro.

-Vado in camera.- sussurrò alla fine, premendo le labbra contro la mia guancia e andandosene.

+

-Che avete intenzione di fare questo weekend?- chiese Calum, aprendo il frigorifero e prendendo la bottiglia di succo all'ananas.

-Non lo so, ma non bere dalla bottiglia, hey!- mi alzai dalla sedia e gli corsi vicino, provando a staccare le sue fottute labbra dalla mia bottiglia.

-Scusa.- si passò la manica della sua felpa sulla bocca e rise, ridandomi finalmente ciò che rimane del succo.

-Rifallo e ti scaravento una sedia in faccia.- lo minacciai, sbuffando.

-Uomo avvisato.- continuai, rimettendo la bottiglia in frigo e chiudendo il portellone.

-Rose!- una voce familiare mi fece sorridere.

-Michael!- sorrisi, facendo un cenno con la mano al ragazzo appena entrato nella stanza.

-Sono solo due ore che non ci vediamo!- dissi, ridacchiando e lasciando che il ragazzo mi stringesse tra le sue braccia, e tra la sua calda felpa profumata.

-Ma mi ami e quindi sei entusiasta di vedermi!- rise, stringendomi più forte e liberandomi dalla stretta dopo aver ricevuto un bacio sulla guancia.

-Ma siete venuti tutti a casa!- constatai, appoggiandomi al bancone.

-Si, hai visto che gioia?- Michael allargò le braccia verso il cielo e si lasciò sfuggire una risatina molto dolce.

-Ugh, mh.- mugolai, facendo ridacchiare i due ragazzi che ora si erano seduti sugli sgabelli dell'isolotto in marmo.

-Diglielo Cal!- urlò poi il tinto, facendomi sobbalzare dai miei pensieri profondi.

-Dirmi cosa?- chiesi, guardando il kiwi e sorridendo dolcemente.

-Oggi abbiamo suonato un po' insieme.- ridacchiò e giocherellò con le dita di Michael, che mugolò, infastidito dal ragazzo.

-E..?- mi avvicinai a loro, sorridendo.

-Luke ha imparato una canzone nuova, e ha detto che Ed Sheeran non è così male.- continuò, ridacchiando e ricoprendo le dita del tinto con il maglione nero.

-Lo sapevo!- risi, battendo un pugno sull'isolotto.

+

Chiusi la chiamata con Halsey, mi strofinai gli occhi e mi buttai sul letto, esausta.

Due braccia mi circondarono i fianchi, guardai il biondo mugolare in segno di disapprovazione e mi guardò.

-Tra poco ci saranno gli EMA.- sbuffò, sbadigliando. Presi il telefono e annuì.

-Lo so, sto votando anche io!- ridacchiai, controllando le notifiche di Twitter, per poi bloccare di nuovo l'iPhone.

-Vorrei che venissi con me.- disse, guardandomi.

-Cosa?- aggrottai la fronte, il telefono mi cadde dalle mani e una risata nervosa mi sfuggì dalle labbra.

-Si, sai, Ash ha invitato Susan, Halsey ci va da sola, e vorrei che stessi con me sul red carpet.- spiegò.

-Io non credo sia una buona idea.- risi, facendo per alzarmi dal letto.

-Perché?- chiese, prendendomi la mano e stringendola tra la sua.

-Uhm, non so, il fandom non lo prenderebbe bene.- alzai le spalle, sorridendo.

-Io invece credo di si.- disse.

-Oh, andiamo, non ho neanche un misero vestito da mettere.- mi toccai i jeans e lui ridacchiò, avvicinando la mia mano al suo viso e lasciando qualche bacio sulle mie nocche.

-Mh, per quello c'è tempo.- concluse poi, accarezzandomi il palmo.

-Non lo so.- mormorai, sbuffando. Non volevo creare problemi con i ragazzi e con le fan, mi sarei sentita male e terribilmente cattiva.

-Comunque.- cambiai discorso, mi lasciò la mano e mi alzai velocemente dal letto.

-Vado a farmi una doccia.- annunciai, prendendo il cambio che mi ero preparata poco prima.

-Vuoi che mi unisca a te?- chiese lui, ridendo.

Mi girai e mi presi il labbro inferiore tra i denti, alzando le spalle e ridacchiando.

[SCUSATE SCUSATE VI AMO.

Picchiatemi.

Sono orribile come questa storia ew la voglio finire al più presto quindi idk.

dovevo pur pubblicare qualcosa, anche se in questo capitolo non succede una bega ewe.

btw, sono presa con gli studi e tutto il resto, so i'm sorry se non aggiorno spesso.

poi ho appena finito una sessione di studio dell'inglese che è durata 8 ore quindi ora le madonne fly.

vi amo e grazie per leggere questa cagata

Baci baci.]

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