capitolo11

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Le sue labbra carnose ormai erano a contatto con le mie da qualche secondo quando lui le dischiuse, mi piaceva come le sue mani si posavano sui miei fianchi,e solo ora mi resi conto che ero rimasta immobile sotto il suo tocco, portai le mie mani tra i suoi capelli senza rendermene conto,in quel momento la mia testa stava scoppiando e il mio cervello era in tilt,e lui approfondi il bacio passando alla lingua.
Le vespe nel mio stomaco si fecero sentire e le mie guance ormai erano completamente rosse.
Mi stava piacendo abbastanza,cioè non lo stavo disdegnato, non mi stava facendo schifo,forse dovevo solo abituarmi e poi avrei sentito la scintilla.
Ma mi resi conto che non volevo
Non era ciò che desideravo in quel momento.
Mi sarei sentita una troia,lo conoscevo da troppo poco e ...no non volevo.
Mi allontanai velocemente mettendogli le mani sul petto e spingendolo indietro.
Sapevo di avere le labbra gonfie come lui e le guance rosse,mentre lui aveva anche i capelli tutti disordinati per colpa mia.
-che succede?!-mi domando infuriato
-nulla...-ero intimorita dal suo tono di voce.
-perché mi hai allontanato?!?-continuo ad urlare
-è che..ti conosco da poco e..-
il suo sguardo si addolci,tornando gentile come sempre.
-ti capisco...vabene hai ragione,non avevo il diritto di arrabbiarmi,scusa-
Gli sorrisi titubante,e alzai una mani per pettinargli i capelli che per colpa mia non avevano più un verso.
-non vuoi che nessuno capisca?-chiese
-no no,scusa...per me va bene-e gli dissi titubante.
Era strano non ero mai stata così timida o insicura, ma non avevo mai vissuto una situazione del genere e mi trovavo del tutto spaesata.
Ci eravamo baciati, ma solo questo...almeno pensavo.
Ci conoscevamo solo da un po di giorni e ancora non sapevo nulla di lui.
Certo avevamo passato parecchio tempo insieme, ma ancora per me era troppo presto.
Ero imbarazzata,soprattutto perché si vedeva benissimo che era successo qualcosa,anche dalla sua mano dietro la mia schiena.
Appena entramti gli occhi di tutti si fissatorono su di noi, la mano che mi teneva come per marcare il territorio,i capelli arruffati,le guance rosse, e le labbra gonfie.
-o mio dio!!!!-urlo Lucrezia estastasiata.
-state insieme,cazzo!!! Come mai lo scopro solo ora?!?!Viviana vieni subito qui!devi raccontarmi tutto-continuò seguita da Sofia.
Oh oh.
Non avrei nemmeno saputo cosa raccontargli dato che nemmeno io avevo capito qualcosa di quella situazione.
Mi aveva baciata e basta.
Stop.
Mi andai a sedere al posto di prima, sempre con la mano di Alessandro intrecciata alla mia.
Non mi girai verso Andrea,non volevo vedere quel viso,che anche se uguale a quello del fratello aveva qualcosa di diverso.
Mi misi titubante più vicino ad Alessandro che mi fece un sorriso dolce.
Arianna e Sofia ancora ci guardavano con gli occhi spalancati, mezze sconvolte.
Rivolsi ad entrambe un occhiataccia,odio le persone che fissano.
Capirono entrambe che non era il momento di parlare di quella situazione.
Anche perché non c era nulla da dire, era stato solo un bacio...e due mani intrecciate.
-Allora..domani sera c'è una festa a casa di Alex, perché i suoi sono via per il weekend...quindi andiamo?-chiese Lucrezia per smorzare la tensione.
Andrea e Sofia risposero immediatamente con un si,mentre Alessandro mi guardò per avere risposta.
-te piccola?-chiese dolce
Diventai rossissima,non avevo mai avuto un ragazzo e non ero abituata a queste smancerie.
Mi strozzai con la coca cola che stavo bevendo e iniziai a tossire come una stupida.
Le mani di Andrea mi diedero dei colpi sulla schiena e io riuscì a fermare la tosse.
-beh..forse è meglio che piccola lo usiamo tra un po- rise Alessandro.
-comunque si-riposi io imbarazzata.
-bene!-urlo Lucrezia entusiasta
Chiacchierammo del più e del meno, della scuola, delle trioie che ci provavano con i gemelli, dei professori e di come facesse Andrea a portarsi tutte a letto.
-lo vogliono loro non io..-disse monotono Andrea che non prestava molta attenzione alla conversazione.Al contrario in quel momento era molto più preso dalle due modelle che gli ammiccavano sedute al bancone.
Sinceramente nemmeno a me interessava molto dei metodi che usava per farle cadere ai suoi piedi.
Anzi mi infastidiva.
Fortunatamente il discorso cambio dopo poco, arrivando all'argomento Parigi.
-lo sapete delle camere!?-chiese Arianna ai ragazzi
- camere?-risposero in coro i gemelli
-non lo sapete?!no!!-rise a squarciagola-starete in camera con un certo Valerio e Viviana per la gita-continuò
-cosa?!?!-urlarono anche questa volta insieme.
Alessandro che salterellava felice sul posto e mi guardava estasiato,mentre Andrea mi fissava con un ghigno tra l arrabbiato e il...malizioso.
Oh oh
Ci mancava solo questa.
Alessandro mi abbracciò da dietro con fare protettivo, poggiando la testa sulla mia spalla, e mi sussurro alla orecchio-ci divertiremo-
La pelle d oca di impossesso di me,le guance si colorarono,e io iniziai tossire per l imbarazzo.
-forse è un po presto-rise lui
Io annui.
Presto?!?
Ma scherziamo?!
A mala pena lo conoscevo, avevo rifiutato un suo bacio e lui faceva così?
Non volevo dormire con loro,ci sarebbero stati malintesi e sicuramente litigate per il mio carattere di merda.
Però un po mi stuzzicava l'idea.
Magari si sarebbe rivelata una normalissima gita.
Loro dei normalissimi compagni.
In una normalissima situazione.
...ma cosa blateravo?!
Sarebbe stato un disastro!
Il mio cellulare squillo.
<<Pronto?>>
<<Bibi sono il papà, volevo sapere se torni per cena>>
<<aspetta un secondo>>
Alzai la testa per incontrare lo sguardo dei miei amici.
-ceniamo insieme?-chiesi
-io devo andare dai miei parenti stasera-rispose Lucrezia alzando gli occhi al cielo scocciata.
-e io devo accompagnare mio fratello a dormire da un suo amico-sbuffo Sofia
-ah ok,e voi due ?-chiesi titubante
-i gemelli mi guardarono e alzarono le spalle.
<<ei papà ci sei?>>
<<si si dimmi pure>>
<<rimango fuori a cena ok?>>
<<va bene bibi>>
<<perfetto un bacione>>
Chiusi la telefonata e mi rivolsi ai gemelli.
-dove ceniamo?-
-a casa nostra se vuoi -disse Alessandro.
Andrea era rimasto zitto,guardando la scena che gli accadeva difronte passivamente.
Io mi colorai leggermente di rosso.
-si...per me va bene-
~●~○~

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