Prologo.

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La stanza è fredda. Ho un maglione sporco e puzzolente e ho fame. Guardo la mamma dormire, è bellissima. La chiamo, ho fame e voglio mangiare qualcosa.

Ma la mamma non risponde, prendo la sedia e salto sù, apro il freezer e prendo una busta di piselli congelati, sono freddi e inizia a farmi male la pancia.

Mamma! Mamma! Svegliati. Ma la mamma non si sveglia.

La porta si apre, è arrivato l'uomo cattivo, io lo odio. Mi fa sempre del male, e fa male alla mia mamma.

"Alzati, puttana!".. dice urlando e io mi nascondo sotto al tavolo, piangendo silenziosamente.

Sta picchiando la mamma, forte e io ho paura, lui è così cattivo.

"Alzati piccolo verme" mi ha preso, NO! lui mi fa Male.


Christian's POV:

Mi alzo in  preda al panico, mio Dio.. un'altro incubo. E pure non mi era mai capitato.

Da quando Ana è con me difficilmente avevo i miei incubi. Ma, aspetta..Dov'è Anastasia?

la chiamo, ma lei non mi risponde, dov'è..

Cammino velocemente per la casa, in preda al panico alla ricerca di Anastasia. Cazzo Ana, dove sei?

Passo davanti alla STANZA DEI GIOCHI.

La porta è aperta. è mai possibile che Gail abbia dimenticato di chiuderla.

Entro,  lentamente..e la vedo. Anastasia è li.

LEGATA sul letto a baldacchino lungo rosso porpora, con gli occhi bendati e labbra bramose. L'eccitazione mi sale alle stelle, e io la voglio così tanto.

Mi avvicino, come un leone che cerca di prendere la sua preda, ma quando sono così vicino a lei, comincia ad urlare, urla incessanti "LASCIAMII, LASCIAMI BASTARDO SCHIFOSO".

No Anastasia, tu no.!









<< Christian, Svegliati..!! Christian.>>

<< Oh, Anastasia. Sei qui.>>

<<Certo, dove potrei mai essere, non ti lascerò mai.>>

<<Oh Ana, Ti amo.>>

<<Anch'io Christian, e ti amerò sempre. Ma ora dormiamo, domani ci aspetta una lunga giornata.>>





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