Mia Nervedura

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Il mio nome, come avete capito, è Mia. Ho 17 anni e quindi capisci in che periodo di merda mi ritrovo. La mia vita è molto semplice che quasi sfocia nel banale. Amo molto il passato e tutto ciò che lo riguarda quindi non mi sono mai sentita a mio agio qui e di certo gli altri non hanno provveduto ad aiutarmi. Alla fine non ho niente di particolare e neanche la mia vita ha una storia da narrare. Ribadisco, tutto molto banale. 

Solita sveglia, mi alzai e mi prepari per andare a scuola,e sapete benissimo come ci si sente. Sempre più sconfortata, andai a scuola. Per fortuna, anche se mi definiscono asociale, dei miei amici mi aspettavano fuori scuola all'uscita. Avevamo deciso di pranzare insieme e ne avevo completamente bisogno. Fuori dal cancello trovai Alisia, Marco, Giovanni, Manuele e Camilla che, come al solito, erano invidiati da tutti. Infatti, anche se io sono io, loro sono il meglio che si può trovare in una grande metropoli e anche nella vita. Spesso venivo odiata proprio perché loro avevano "scelto" me, ma gli amici di infanzia non si possono scegliere. Alisia e Marco sono gemelli, entrambi occhi chiari e capelli scuri, dei corpi perfetti e una voce bellissima, il loro unico difetto era la loro esagerata fiducia nel prossimo, che li faceva solo soffrire. Camilla abita nel mio pianerottolo ed è una bambola, piace a molti proprio per quel suo modo di essere estrapolato dalla realtà, spesso viene scambiata per una bamboletta di ceramica. Infine Manuele e Giovanni sono mie fratelli entrambi, il primo più grande di due anni e il secondo più piccolo di uno. Sono veramente belli, anche se arroganti e prepotenti, ma hanno quel fascino che colpisce tutte le ragazza, comprese Cam e Ali. Ora vi farò un piccolo sunto della situazione per farvi capire tutto:

Per un periodo Manuele è stato con Ali, ma alla fine non funzionò e per fortuna non ci furono drammi, ma quando Cam scoprì che Giovanni la voleva lasciare fu il disastro, sopratutto quando si scoprì che era gay e l'aveva tradita con Marco. Ma i drammi accadono quando hai dietro di te 17 fottuti anni di amicizia, i sentimenti si sviluppano e tutto accade dai 15 anni in su. Infatti stiamo ancora nel periodo drammi, ma per il momento non lo diamo a vedere. Saltai subito addosso ai miei fratelli e poi salutai anche gli altri con il medesimo affetto. Ci indirizzammo verso una pizzeria vicino il nostro quartiere che di particolare aveva il piatto del giorno. Ogni volta il tipo di pizza cambiava ma l'ingrediente segreto no. Bhe non sono quel tipo di persona, ma dopo una giornataccia un pò di pizza alla marijuana non fa mai male. Comunque rimaneva diverente e spensierato, ciò che io preferivo. Anche se eravamo un po' fatti non avevamo problemi a sembrare normali, ma dagli occhi si capiva tutto e questo rendeva impossibile l'accesso a casa. Decidemmo di fare un giro del quartiere e ci avvicinammo ai binari del treno. Cam, come al solito, voleva dimostrare il suo coraggio, così si mise a saltare e a ballare su di essi. Per me cercava ancora di riconquistare Giovanni e farlo pentire di quello che aveva fatto. Quella deficiente a mala pena si reggeva in piedi, ma alla fine tutti ridevamo per questo. Poi sentii un rumore orribile e persi  completamentela felicità . Il treno stava arrivando. Urlai a Camilla di andarsene e all'inizio non mi sentiva, appena le arrivarono le mie grida, scattò ma il piede si era incastrato. Il treno si avvicinava. Manuele corse e la strattonò rompendole la scarpa, iniziò a correre mentre le teneva la mano e per poco riuscirono a schivare il treno. Avevamo perso la voglia di scherzare e di stare fuori casa in queste condizioni, così decidemmo di tornare dai nostri e di rivederci in caso l'indomani per parlarne. Non sapevo di cosa dovevamo discutere, ma credo che fosse più che altro una frase di circostanza. Salutammo tutti e rimasi io e i miei due cavalieri. Mentre tornavamo iniziammo a cantare e a farci dispetti a vicenda, così decidemmo di fare una gara. L'ultimo che arrivava a casa doveva lavare le camere per una settimana e baciare un poster mentre veniva filmato. Presa dall'eccitazione iniziai a correre, ma purtroppo mi raggiunsero in fretta. Giovanni eri avanti a noi anni luce, non avevo pensato che essendo un futuro militare, lui era allenato a questo tipo di cose. Quindi la gara era fra me e Manuele. Iniziai a correre più che potevo e  gli gridai <<Mangia la polvere>> fiera della mia vicina vittoria continuai a correre, ma mai avrei pensato che quelle sarebbero state le mie ultime parole a Manuele per un bel po'. Infatti mentre correvamo, una macchina sfrecciò. Aveva attraversato con il rosso. Non ci aveva dato la precedenza. Non mi aveva dato la precedenza. Poi il buio.

Sentivo qualche grida ma niente di distinguibile. Ele aveva gridato appena la macchina mi urtò e iniziò a correre sempre più velocemente mentre mi vedeva volare via. Ni invece si girò incuriosito dalle grida e spalancò gli occhi a quell'orrida vista di sua sorella svenuta e insanguinata nelle braccia di suo fratello disperato.


<<Mamma, non ci posso credere. è solo colpa mia! Perché ho accettato di fare quella stupida gara?!>> <<Non dire scemenze tesoro, non è colpa tua>> le si incrinò la voce e scoppiò a piangere, la vista peggiore però era quella del fratello minore. Seduto su una sedia vicino al lettino della sua sorellona completamente intubata, con lo sguardo spento, in entrambi i volti. Entrò il dottore e la madre quasi in preda alla follia chiese << Allora? SOPRAVVIVERÀ?>> <<Signora si calmi, non lo sappiamo ancora. Per il momento le possiamo solo dire che è in un coma di medio grado>>

E' in coma. Coma. 

Promette male....molto male...




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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2016 ⏰

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