Era il tramonto di una giornata di ottobre ad Hogwarts, tirava un tiepido vento leggero e il cielo era di un bellissimo arancione sfumato con il giallo e il rosso.
Per la scuola non si sentiva nessuno parlare visto che tutti i ragazzi erano o nel parco o nelle Sale Comuni delle proprie Case.
Io stavo camminando in un corridoio deserto con gli altri tre Malandrini.
"Allora Lunastorta, sta sera passeggiatina notturna?" chiese Sirius saltellando davanti a me.
"Ti prego Felpato non ricordarmelo, il solo pensiero mi fa star male..." gli risposi a testa bassa con un viso pallidissimo.
"Si vede che sta male" disse Peter guardandomi in faccia.
"Su con la vita Remus, sarà solo per una notte!" continuò James imitando Sirius.
"Mh mh" annuii.
Stavo malissimo, sentivo di poter vomitare da un momento all'altro pensando alla luna piena.
Presi una tavoletta di cioccolata dalla mia borsa e la addentai. Che buona! Ho sempre amato la cioccolata perché fa andare via ogni dolore e preoccupazione.
"Sirius dovremo andare al matrimonio tra Lunastorta e la cioccolata, un giorno" scherzò Ramoso.
"Dai ragazzi smettetela, non sono dell'umore giusto..." dissi sottovoce ai miei amici.
Appena pronunciai quelle parole dovetti correre in bagno perché sentivo di stare veramente male.
Vorrei solo svegliarmi da questo incubo, svegliarmi e sapere di essere normale, non un lupo mannaro.
Mi lavai la faccia per cercare di stare un po' meglio, ma nulla mi poteva aiutare.
Mi odio.
Quella sera a cena non mangiai nulla e poco più tardi preparai le cose da portare con me per la notte.
Allora... Tavoletta di cioccolata, coperte, abiti puliti, altra tavoletta di cioccolata... Dovrebbe esserci tutto.
Misi l'occorrente in una borsa e con i miei tre migliori amici andai nel parco quando era già notte. Le stelle erano molto belle quella sera e il buio era perfetto, perché la luna era nascosta.
"Ragazzi sto male..." dissi con un filo di voce.
"Su Remus siamo quasi arrivati" annunciò Felpato "oh! Lunastorta, che hai? Davvero stai male? Tirati in piedi! Ti devo prendere in spalla?".
Mi ero accasciato a terra perché sentivo un buco nello stomaco, la notte con la luna piena mi ha sempre fatto desiderare di non essere mai nato. Provo solo dolore, niente emozioni, nulla, solo dolore in queste notti.
Sirius mi prese in spalla e James prese la mia sacca.
"G-grazie" sussurrai.
"Ti pare! Sei mio amico Remus!" disse Sirius.
Giunti davanti ad un grosso albero abbastanza distante dalla scuola, Felpato mi fece sedere a terra mentre si trasformava in Animagus con James e Peter.
Il cervo, il cane e il topo corsero verso il tronco dell'albero e con le zampe schiacciarono un punto preciso sotto il ramo più basso che serviva a disattivare l'incantesimo protettivo del Platano Picchiatore.
Mi alzai lentamente in piedi mentre caricavo sulla schiena del grosso cane nero la sacca.
Vicino ad una grossa radice dell'albero c'era un'apertura, il passaggio segreto che conduceva ad una casa abbandonata, la Stamberga Strillante.
Scivolai nel passaggio segreto seguito dai tre Animagi e dopo un po' di tempo giunsi alla Stamberga Strillante.
Stavo peggio di prima, il buco nello stomaco mi sembrava più esteso e provavo emozioni orribili, ripensavo a tutte le notti di luna piena passate e stavo malissimo.
Passarono i minuti e la luna era ancora nascosta, ma sapevo che sarebbe stata visibile di lì a poco e infatti...
Vidi la mia più grande paura splendere nel cielo, illuminare la notte, prima di iniziare ad urlare.
Urlai e basta, urlai per il dolore che provavo dentro, per il buco nello stomaco, per la trasformazione. Il mio cuore sembrava che stava per uscire dal petto da quanto batteva forte e in fretta, respiravo faticosamente perché sentivo i polmoni compressi, urlavo e avevo la gola secca, avevo un fortissimo mal di testa e tutti i pensieri di questo mondo affollavano la mia testa, avevo male allo stomaco, le gambe non mi reggevano più e caddi a terra, in ginocchio, mi tolsi gli abiti con forza e poi... Basta. Non so cosa accadde dopo, non l'ho mai saputo e mai lo saprò.Mi risvegliai all'alba disteso a terra dolorante nella casa abbandonata.
I miei amici erano sotto le coperte che avevo portato e dormivano beatamente.
Cercai di alzarmi in piedi, ma non riuscendoci notai che avevo un taglio sulla gamba destra, allora mi toccai la faccia e notai di avere un altro taglio sul naso, alcuni graffi sulle guance e un labbro gonfio da cui usciva sangue, in bocca avevo un sapore stranissimo, che non so descrivere e avevo mal di testa e mal di stomaco.
Mi appoggiai al davanzale della finestra, mi misi in piedi e guardai fuori: il cielo era rosa, il sole stava sorgendo vicino alle montagne e non c'erano nuvole.
Mi rimisi seduto a terra perché dalla gamba provavo alcune fitte di dolore.
"Sirius, James, Peter?!" chiamai in cerca di aiuto per muovermi.
"Mh" sentii provenire dal corpo di James che si scosse un poco.
"James" ripetei.
"Remus sta zitto, voglio dormire" mi rispose il mio amico ignaro del giorno che era.
"James è quel giorno, ieri notte c'era la luna piena!"
"Oh si" rispose alzandosi lentamente e venendomi incontro.
"Non ti ho fatto nulla vero? E nemmeno a Peter e Sirius?" chiesi a Ramoso impaziente.
"Tranquillo Lunastorta stiamo bene"
"Per fortuna... Mi daresti una mano ad alzarmi ora? Ho un problema alla gamba" continuai.
"Oh certo amico" James mi aiutò e mi porse i nuovi vestiti, visto che i vestiti del giorno precedente erano rotti ed erano da rattoppare.
"Grazie Ramoso"
"Di nulla. Ora sveglio gli altri" affermò James svegliando gli altri due.
"Giorno lupo... Tutto bene?" chiese sbadigliando Sirius.
"S-si tutto bene Remus?" domandò incerto anche Peter.
"Si più o meno. Voi?"
"Sempre bene" mi risposero in coro tutti e tre i ragazzi.
Mi stesi sulla coperta e cercai di addormentarmi, ma non potevo non pensare a quello che forse era successo nella notte.
Potrei aver morso qualcuno di Hogsmeade se sono uscito dalla casa, forse ho mangiato qualche animale, l'ho ucciso..., chissà cosa ho fatto... La mia memoria si azzera sugli avvenimenti notturni ogni volta.
Per stare meglio perché non mangio un po' di cioccolata? Buona idea!
"Ragazzi mi lanciate una tavoletta di cioccolata? Grazie. L'altra è per voi" comunicai sorridendo ai Malandrini.
"Va bene sposo del cioccolato!" scherzò Sirius.
Mangiai tutta la tavoletta e poi mi appisolai poco dopo.
Ricordo che feci un incubo...
C'era un bambino, piccolo, di pochi anni. Era notte, c'era la luna piena. Il bambino camminava nel bosco insieme ad una donna, sua madre, per tornare a casa. Si sentì un ululato e poco dopo un lupo mannaro apparve davanti ai due. La madre urlò e con la bacchetta in mano cominciò a tirare Schiantesimi ovunque, mentre il bambino correva, urlando, senza sapere la sua destinazione. Il lupo allora diede un pugno alla donna e inseguì il bimbo.
Ciò che sognai dopo fu una scena sfuocata, poco comprensibile, con le urla del bambino molto forti e poi la scena riprese ad essere vivida.
Il lupo aveva raggiunto il bambino, lo fece cadere e quando il piccolo fu steso a terra il lupo mannaro lo morse, senza pietà. La madre giunse poco dopo l'accaduto e Schiantò il lupo, per poi soccorrere il bambino steso a terra dolorante. La donna prese in braccio il bimbo e lo portò fino a casa.
Nuovamente il sogno divenne incomprensibile, ma non si sentivano le voci né del bambino, né della madre. La scena ricomparve e si capì che era passato del tempo dall'attacco del lupo mannaro.
Era un'altra notte di luna piena, dopo un po' di tempo, infatti i segni del morso del lupo erano scomparsi dal viso del bambino. Quest'ultimo era però destinato a trasformarsi in lupo mannaro una volta al mese, con la luna piena. Il bimbo cominciò ad urlare e si accasciò a terra, dolorante e in singhiozzi...
Mi svegliai di soprassalto durante la trasformazione del bambino perché quello ero io. Io la notte in cui fui morso dal lupo mannaro Fenrir Greyback. Io durante una delle mie prime trasformazioni con la luna piena. Ero io che mi disperavo. Io. Non un bambino a caso. Io, Remus Lupin, Lunastorta.
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A Moon Full Of Darkness
FantasyDal secondo capitolo: "Passarono i minuti e la luna era ancora nascosta, ma sapevo che sarebbe stata visibile di lì a poco e infatti... Vidi la mia più grande paura splendere nel cielo, illuminare la notte, prima di iniziare ad urlare". "Giuro solen...