Faceva particolarmente caldo quell'estate al 221 B di Baker Street. Mentre salivo le scale, rallentato dall'afa e dalle borse della spesa, pregavo mentalmente che Sherlock avesse chiamato il tecnico, di modo da essere investito da un piacevole fresco non appena avessi aperto la porta.
Non che ci sperassi tanto, infatti, appena entrato nell'appartamento, il mio sguardo si spostò dal mio coinquilino sdraiato sul divano a guardare il soffitto, ai fori di proiettile sul muro, ai bisturi insanguinati sul tavolo.
"Non hai chiamato il tecnico per il condizionatore." Osservai, appoggiando le borse in cucina, evitando accuratamente l'attrezzatura scientifica. "Ti avevo chiesto di farlo, e avevi risposto di sì."
"Sì, ma poi ti ho detto che potevi andarci di persona, visto che uscivi." Fu la risposta annoiata. Non aveva nemmeno staccato gli occhi dal soffitto.
"E quando me l'avresti detto, scusa?"
"Um..." Controllò l'ora sul cellulare. "Mezz'ora fa."
"Mezz'ora f..." Alzai gli occhi al cielo, ed emisi un verso di stizza. "Sherlock, sono uscito due ore e mezza fa!"
"Quello è un problema tuo."
Sospirai. Con Sherlock c'è poco da fare. Un genio, ma con un carattere molto difficile. E per 'molto difficile', intendo che spesso è altamente difficile riuscire a non colpirlo in faccia quando parla.
Moriarty ci aveva dato un momento di tregua, e la quasi eccitazione del mio coinquilino era sparita del tutto.
"Le avete nascoste di nuovo." La sua voce ruppe il silenzio dopo diversi minuti.
"Sherlock, è per il tuo bene... se continui a..."
"Sempre meglio le sigarette della morfina." Borbottò, alzandosi in piedi di scatto. "Fa troppo caldo..."
"Oh, beh, grazie tante, per capirlo non mi servivi tu..."
Venni fulminato dai suoi occhi, che sprizzavano intelligenza nonostante le profonde occhiaie.
"Non dormi da giorni..." Mi avvicinai al mio portatile, che era acceso sul tavolo, dove non l'avevo lasciato, ma non mi posi troppe domande.
"Perchè non ti cerchi un caso? Come... questo del furto ai grandi magazzini. Potrebbe es..."
"Jenny, la cassiera. Nessuno ha notato il polsino sinistro della camicia?"
"La rapina in banca?"
"Natalia Braginsky, nota criminale bielorussa. 'Oh, davvero Sherlock? Ma è fantastico, e dov'è ora?' Sta prendendo un caffè al pub dove tu e Stanford andate di solito. 'Wow, Sherlock! E come lo sai?' Beh, è facile, basta guardare le vostre. Maledettissime. Scarpe!"
Allora, voi sapete che non sono molto brillante, e quindi ammetto che mi ci è voluto un po' per capire quale sarebbe potuta essere la soluzione dell'attuale problema del mio coinquilino.
Quindi, gli diedi un bacio sulla guancia.
"Sono sicuro che ammazzeranno qualcuno in una maniera degna del tuo cervello, e risolverai il caso in modo brillante." Gli diedi un bacio e sorrisi. Era il metodo migliore per renderlo... umano, e lo è ancora adesso. È vero, è difficile viverci, ma con i giusti accorgimenti, il mio sociopatico diventa la persona migliore che abbia mai conosciuto.