Arriviamo alla festa in una decina di minuti, la confraternita non è lontana dal nostro dormitorio. Il viaggio è silenzioso, e come entriamo nella casa, Calum sparisce tra la folla, lasciandomi impalata come una demente. E io pensavo che fosse un appuntamento? Ma per l'amor del cielo. Ci sono ragazzi ubriachi ovunque, coppie che si stannk praticamente riproducendo davanti a tutti, e ragazze che ballano sul tavolino nel salotto e sul divano. Comincio a camminare verso quella che spero sia la cucina. "Blake!" Sento a malapena il mio nome sopra il frastuono della musica a tutto volume. Girandomi, vedo una chioma bionda venirmi in contro, seguita da dei riccioli tenuti da una bandana verde. "Ciao Alli." La saluto con un bacio sulla guancia, poi lei si guarda in torno con espressione perplessa. "E Cal?"
"Oh lui è.. Sparito. Penso sia andato a farsi un giro."
"O a farsi qualcos'altro." Ashton lo urla, ma non si rende nemmeno conto di quello che dice, credo, perché continua a guardarsi in torno. Quando trova quello che cercava, si allontana senza nessuna spiegazione, per tornare subito dopo affiancato da Luke. Il biondo si china su di me e mi appoggia una mano sul braccio. "Se ti va posso farti compagnia io." Mi urla nell'orecchio. "Non voglio disturbarti, me la cavo anche da sola."
"Non è affatto un disturbo, madame. Lucas Robert Hemmings al suo servizio." Dice per poi inchinarsi, facendomi scoppiare a ridere.
Ash e Alli si allontanano, lasciando me e Luke a combattere da soli per passare tra l'ammasso di gente. Quando raggiungiamo le scale, saliamo fino al corridoio, dove la musica è meno pesante. "Allora, ti sei già sistemata all'appartamento?"
"Sì. È davvero molto carino. Tu ti trovi bene alla confraternita?"
"Per il primo giorno non c'è male. I ragazzi sono simpatici."La conversazione cade in un silenzio imbarazzante, in cui entrambi ci guardiamo intorno. Poi Luke mi afferra la mano e dice "Ti va di ballare con me?"
"Non penso sia il caso. Vorrei che tu a fine serata avessi ancora dei piedi." Luke ridacchia e scuote la testa, ma non accetta il rifiuto e mi trascina gi dalle scale fino ad entrare in salotto, dove un sacco di persone si strusciano addosso senza ritegno. La musica è bella,ed è perfettamente ballabile, se non fosse che io faccio davvero schifo. Luke mette una mano alla base della mia schiena e mi attira più vicino a se. Automaticamente porto le mani sulle sue spalle, e comunciamo a ballare su "Hey Mama". Mi fermo un attimo ad ascoltare il testo. La canzone mi piace molto, ma le parole sono estremamente sessiste. Luke mi passa tutto il braccio intorno alla vita, costringendomi a stringermi ancora di più a lui. Una delle mie mani finisce tra i suoi capelli, ma quando vedo il suo viso avvicinrsi, scatta il panico. Mi alzo sulle punte e gli grido nell'orecchio "Vado a prendere da bere!" e mi allontano velocemente dalla pista da ballo improvvisata. Arrivo in cucina e mi riempio uno dei bicchieri rossi dal fusto della birra.
Non so da dove, spunta Michael con i suoi capelli.. Rossi? Ma non li aveva verdi? Prende anche lui un bicchiere di birra e si avvicina a me "Hai cambiato colore di capelli." dico sorridendogli. Lui annuisce sorridente "Già, lo faccio spesso. Invece con Calum come va?"
"Oh, diciamo che Calum è.. Calum. Un momento sembra simpatico, l'altro momento vorrei strozzarlo."
"E' decisamente Calum, Non ha un carattere facile." Dice il rosso ridacchiando. Non so nemmeno perché sto parlando così tranquillamente con lui, ma mi ispira davvero molta fiducia. "Da quanto tempo vi conoscete voi cinque?"
"Veniamo tutti dallo stesso paese. Ashton e Allison stanno insieme da che ne ho memoria, praticamente da tutta la vita. Siamo cresciuti tutti insieme. Posso farti una domanda personale?" io annuisco e prendo un altro sorso della mia birra. "Come mai hai rifiutato Luke?" Spalanco gli occhi, mi aveva vista? "Non lo so. Non fraintendermi, è un bel ragazzo ed è simpatico, ma sono appena arrivata, e non è il momento per avere un ragazzo, credo." Concludo la frase bevendo ancora e alzando le spalle. Michael annuisce, bevendo anche lui la sua birra. Non mi chiede altro, e io lo ringrazio mentalmente, poi passa un braccio sulle mie spalle e ride "Sai, Blake. Tu mi piaci, credo che potremo diventare grandi amici."
"Ne sarei onorata Michael." Dico scoppiando a ridere. Poi vedo una chioma scura entrare in cucina, si dirige al fusto della birra senza dar conto a nessuno e si versa un bicchiere di birra, che beve tutto d'un fiato. "Ehi, credo che al ritorno guiderà Blake, che ne dite?"
Gli occhioni marroni di Calum si alzano, incontrando i miei, passando al braccio di Michael sulle mie spalle e di nuovo a me. "Sto bene. Non ho bis.. Bisogno che nessuno mi accompagni a casa."
"Oh sì, lo vediamo tutti, tranquillo Calum." Mi soffermo a guardarlo mentre si versa un altro bicchiere di birra. La canottiera mette in risalto il suo fisico, e fa intravedere i due tatuaggi che ha sulle clavicole. Sul braccio sinistro ha la faccia di un'indiano, un uccello con una scritta sotto, un'altra scritta e un ferro di cavallo. Mi soffermo sulle sue mani. Ha le dita lunghe e sottili. Torno a guardarlo in viso. Ha gli occhi leggermente lucidi a causa dell'alcool. Per quanto mi stia antipatico, non si può negare che sia un bel ragazzo.
Guardo l'ora. Siamo qui da quarantacinque minuti, e si è già ubriacato? Sul serio? "Amico, ti lascio bere ancora per un'oretta, poi si torna a casa." gli dico dandogli una pacca sulla spalla. Lui mi si avvicina, costringendomi ad indietreggiare verso il tavolo. Riesco a guardarlo a fatica negli occhi piegando la testa, ci separano come minimo una ventina di centimetri. "Mi sono sempre piaciute le ragazze basse." dice, con un sorriso quasi perverso. "Una sfortuna per me." dico sfidandolo. Lui ridacchia, ma scuote la testa allontanandosi leggermente. Come se potesse esserci più di una manciata di ragazze alte come lui. Senza contare i tacchi. "Ora va a divertirti, stallone. Vengo a chiamarti fra un'oretta. Ciao Michael, grazie per la chiacchierata." Mi allontano, e arrivo alle scale. Vedo Luke femo in salotto a guardarsi in giro, il che mi fa salire di corsa le scale. Apro la prima porta che trovo, che per fortuna è vuota, e mi butto sul letto allargando le braccia. Finalmente un po' di silenzio.
Tiro fuori il telefono dalla tasca del jeans, e faccio la cosa più patetica che si potrebbe fare ad una festa. Gioco a Candy Crush. Non è passato molto, sono riuscita a superare solo un aio di livelli, quando la porta si spalanca, per poi essere chiusa con un calcio, e due corpi avvinghiati irrompono nella stanza. Devono essere parecchio ubriachi per non accorgersi che c'è una persona nella stanza. O troppo indaffarati. Il ragazzo si stacca solo per slacciare la zip laterale della ragazza. Ora è troppo. "Ehi, assistere ad un porno in diretta, non è il mio obiettivo nella vita. Almeno aspettate che io esca."
Il ragazzo accende la luce, e alla scena che mi si para davanti, vorrei vomitare. La biondina ormai mezza svestita cerca di coprirsi nel miglior modo possibile, mentre Calum strizza gli occhi per la troppa luce improvvisa. "Sei sempre in mezzo, tu."
"Oh, credimi, vorrei tanto non essere qui." mi alzo dal letto e vado verso di lui, noto che la sua maglieta è leggermente alzata su un fianco, lasciando intravedere una leggera V. Gli poggio una mano sulla spalla. "Ricorda, Hai un'ora. Anche se ho la sensazione che durerai di meno." credo di sentirlo ringhiare, ma non ne sono sicura. Spengo la luce ed esco dalla stanza chiudendo dietro di me la porta e tornando al rumore della festa.
SOLO IO ADORO QUELLA FOTO?
Beh, io adoro Cal in generale, quindi. Alloora, com'è andata la ripresa delle scuole? Io già sono stanca.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ho aggiornato decisamente in fretta ahah, e spero che abbiate riso almeno un pochino ahah. Fatemi sapere cosa ne pensate e votatee :) Come sempre se avete voglia passate dalle mie altre storie, e da "Ten Secrets" in collaborazione con michaelshairxx17 (La troverete sul suo profilo.) Un bacionee
Je :)
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Roommates ||Calum Hood||
Fiksi PenggemarDal testo: "Ciao! Tu devi essere la mia compagna.." Interrompo la frase, quando quello che vedo fuori dalla porta è tutt'altro che una ragazza. Ha dei lineamenti asiatici, la pelle olivastra, delle labbra carnose e capelli neri come i suoi occhi. "C...