PIACERE IO MI CHIAMO...

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Lizzy dopo ore e ore arrivó finalmente in quella strana e rumorosa città chiamata New York. Lizzy era una diciassettenne diversa dalle altre, lei amava leggere libri e preferiva stare a studiare in stanza piuttosto di andare a divertirsi in discoteca. Lei era la figlia di un ricco capo d'azienda di elettronica avanzata. Lizzy non cercava il classico principe azzurro delle favole ma voleva solo un ragazzo che possa capirla, ascoltarla e soprattutto poggiare ogni tanto le sue opinioni, non come il padre che voleva sempre fare di testa sua, certo lui li ha sempre voluto un mondo di bene ma da quando la madre li ha lasciati il loro rapporto non è più stato come una volta...
Arrivati si sistemarono subito in una tra le ville più costose della zona.
Erano le 5 del mattino quando raggiunsero la loro nuova casa.
Lizzy disfó le valigie e si sdraio sul letto guardando il vuoto nel soffitto. Pensó: -Ma è possibile... 15 ore fa potevo assaporare il dolce profumo di casa e adesso mi ritrovo qui, a fissare un soffitto di una stanza sconosciuta che diverrà presto la mia... ma probabilmente non durerà per molti anni...-
Il Padre aveva sempre girato il mondo per il suo lavoro e Lizzy non ne poteva piú...
Il padre di Lizzy era entrato nella stanza.
Si avvicinò lento ma con passi decisi alla sua piccolina e si sedette di fianco a lei sul letto.
Ci furono qualche secondo in silenzio ma poi il padre ruppe il ghiaccio facendogli una pernacchia sulla pancia sotto il suo top nero. Lizzy rise a crepapelle è quello divenne il momento più bello della giornata.
La ragazza ritorno a parlare: -Eh no, così non vale mossa invalida ah ah ah...-
Il padre li tosse le ciocche color miele dorato dal viso, gli tiro su gli occhiali scesi dal naso dalle risate e le disse accarezzandola: -Tutta sua madre...- lei rispose con un sorriso.
Lizzy penso fra se e se: -Papá è così dolce... scommetto che se non fosse troppo occupato con il lavoro si troverebbe una persona come la mamma...-

Lizzy era stata iscritta ad un liceo classico da suo padre.

Alle 8.30 del mattino suono la campanella della scuola e a Lizzy iniziarono a venire i brividi... tutti i ragazzi erano radunati all'ingresso. Arrivó per ultimo un pullman con a bordo una brigata di cattivi ragazzi e ragazzine per cui i ragazzi della scuola stravedono. Per ultimo scese un ragazzo con il ciuffo color caffè che scendendo le scale urtó Lizzy, che ancora una volta riguardava i suoi appunti.
La ragazza non cadde per un pelo dato che il ragazzo ''ciuffobello'' la prese al volo. Il ragazzo le diede una mano a riaccumulare i fogli e i libri. Esso si alzò e con un nodo in gola disse: - Scusa mi dispiace, io mi chiamo Josh e tu devi essere nuova di qui, Lizzy (lesse sul quaderno di biologia)
giusto?!-
Lizzy diventó rossa e disse a colpi : -Sì, mi chiamo Elizabeth Mc'Morrise e frequento il quarto anno e vengo dal Canada-

Driinnnn per un soffio...

ALWAYSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora