Dopo quello che è successo l'altro ieri non riesco a guardare Ethan e lui in questi due giorni non mi ha offeso, si sarà sentito in colpa? Dovrebbe, per colpa sua la mia vita non è mai stata tranquilla........ma al contrario è anche colpa mia che mi vesto da schifo, mi nascondo e cerco di essere solitaria, si è sicuramente anche colpa mia.
"Charlotte, mi faresti un favore?" mi risveglio dal mio mondo accorgendomi della mamma.
"C-certo! Cosa ti serve mamma?"
"Dovresti andare al supermercato a comprarmi degli ingredienti per la cena" uscire mi farà bene.
"Non ti preoccupare ci penso io" gli rispondo con un sorriso
"Ah meno male, cerca di fare attenzione"
"Va bene"
Esco di casa e vado al supermercato che si trova vicino casa, di solito a quest'ora non ci dovrebbe essere nessuno, così posso rilassarmi un po'; quando arrivo alla destinazione prendo le cose scritte sulla lista che mi ha fatto mamma ed esco dal supermercato.
"Quella non è muffa?" questa voce, non mi dire che...
"Si è lei, mio dio come si è vestita ahahahha" ti prego ora che mi stavo rilassando
"Ehi muffa!" ignorale e vai via
"Muffa!!!!!" non ti girare
"Ci stai ignorando muffa! ahahah" devi solo ignorarle, non fa male, non fa male....fa male.
Inizio a correre per non sentire nient'altro, cerco di scappare dalla realtà che odio, io voglio soltanto essere vista per come sono. Sento le mie guance calde forse per la corsa o forse per le lacrime; non riesco a fermarle, perché fa male? sono solo parole, perché nessuno mi difende? sono sola? io....
"Ohi! Charlotte, si può sapere cosa stai facen..... Ehi?! Perché stai piangendo?"
Questa voce è di Ethan, ci mancava solo lui e poi in questa situazione, vai via!
"Non è niente! Sto benissimo" dico con un voce bassa cercando di asciugare le lacrime.
"Tsk......muoviti è andiamo a casa" all'improvisso mi prende per mano trascinandomi verso casa
"Cerca di far sparire quella faccia o la mamma si preoccuperà" gli do retta e mi aggiusto al mio meglio.
"Oh! Siete tornati insieme? Che bello!" la mamma sta sorridendo quindi devo sorridere anche io.
"Si, ci siamo scontrati a metà strada. Mamma dov'è papà?"
"Lui sta ancora lavorando dovrebbe ritornare tardi oggi. Perché me lo chiedi?"
"Niente di speciale era da un po' che non lo vedevo"
"Che novità! Cerca di farci l'abitudine cicciona" risponde Ethan, ecco è ritornato quello di prima.
"Ethan non dire queste cose a tua sorella! E non parlare di tuo padre in questo modo, lui vuole solo il meglio per noi quindi lavora molto" la mamma cerca di difendere sia me che papà, sono un po' felice.
"Non è mia sorella!!" ed ecco che la poca felicità sparisce, soprattutto perché Ethan dopo quelle parole si è chiuso in camera per tutta la serata, vorrei sapere cos'ha in mente quello lì e soprattutto perchè mi ha aiutato? Non ci capisco niente, meglio che vada a dormire; forse dovrei mettermi degli split short (dei pantaloncini da correre) e una canottiera fa troppo caldo. Mi cambio e prima di andare a dormire carico il cellulare se no domani lo trovo scarico, mentre mi abbasso per attaccare la spina sento la porta aprirsi, mi giro di scatto ed ecco il peggior incubo, che giornata di merda.
"Ehi cicciona hai fatto i compiti di matemat...Ma tu sei magra?!"
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Vivrò nel mio mondo
Подростковая литератураCharlotte - Non mollerò ne sarò sostenuta da qualcuno perché io posso farcela....io posso vivere con la mia forza Sconosciuta - Non ti basare solo sulla tua forza appoggiati anche su persone più forti. Charlotte - Non c'é nessuno più forte di me. S...