Capitolo 26

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Il giorno dopo ritornai al reality, oggi avrebbero eliminato 4 concorrenti. Prima che iniziasse raccontai quello che era successo ieri, a Sofia.

-Gré, io credo che questo reality voglia farci mettere tutti contro tutti.
Disse lei.
-Cosa?
-Pensaci, Andy ti ha detto che era stato Matteo a dirgli che avevate litigato, quando sei andata da lui, ha negato. E ora lui ha visto il confessionale. Andy vi ha fatto litigare.
-È vero, però di quella cosa di Kiara, Andy non c'entra niente.
-Gré, basta sembrate due bambini, fate pace e finitela. Adesso andiamo da Cameron.

Andammo sotto il palco. Guardai Matt pensando a quello che mi aveva appena detto Sofia. Lui guardò me con rancore.
-Bene oltre gli sguardi amorosi che vi date possiamo anche cominciare.
Disse Andy mentre ci guardava dall'alto del palco.
-Andy, sbrigati.
Disse Matteo irritato.
-Ok, il primo a passare al prossimo turno è Favij!
-Che novità.
Borbottó Antony.
-Tu che ti lamenti, anche tu sei passato.
Antony salì sul palco.
-Il prossimo è Lea!
Disse Andy aspettando che la ragazza salisse accanto agli altri.
-E l'ultimo che è passato è... suspence.
-Sbrigati! Voglio Cameron!
Urlò Sofia provocando la mia risata.
-Matteo!
Matteo salì sul palco accompagnato dagli sbuffi di alcuni ragazzi delusi.
-Mi dispiace a tutti quelli che non ce l'hanno fatta, concorrenti rimasti, volete dire qualcosa?
Andy puntó il microfono su Matteo.
-Si, vorrei dedicare la vittoria a una persona che mi sta guardando da casa, ti voglio bene, Kiara.
Sofia mi guardò per vedere la mia reazione. Me ne andai infastidita da quelle parole.

-Greta!
Era Lorenzo.
-Perché fa così?!
Gli urlai. Lui cercó di calmarmi ma mi venne da piangere.
-Lo hanno capito tutti che lo ha detto apposta!
-Lo so Gré, lo so.
Mi abbracciò.

ANTONY POVS

Greta scappò via, volevo corrergli dietro ma Andy mi bloccò, allora ci mandai Jar.
-Dove vai Antony, sei uno dei concorrenti rimasti, non sei contento?
Domandò Andy soddisfatto di quello che era appena successo.
-Ehm si...

Finalmente finimmo di fare le riprese e uscimmo.
-Matteo.
Mi avvicinai a lui.
-Oh che bello sei venuto a difenderla.
Disse incrociando le braccia e alzando gli occhi al cielo.
-Senti, te lo dico con le buone, se la fai soffrire ancora, ti ammazzo di botte.
-Le tue minaccie non mi fanno paura, e poi lei parla male di me.
-Tiberia sei l'unico idiota che non ha capito che quello è un fotomontaggio, eppure tu sei il suo migliore amico, dovresti conoscerla, lei non direbbe mai queste cose.
Matteo guardò in basso.
-Ti renderò la vita impossibile se continui così.
Me ne andai dandogli una spinta.

Trovai Greta sotto un albero ad ascoltare la musica, mi sedetti accanto a lei e si tolse le cuffiette.
-Hey.
-Come stai?
-Bene.
-La tua faccia dice il contrario.
-Sì è vero, sto male per Matteo ma adesso che mi sei vicino, mi sento meglio.
-Ho parlato con Matteo, prima.
Sospiró.
-Oh no.
-Tranquilla, l'ho solo minacciato.
-Antony.
-Gré non ti posso vedere così, anzi, con questa storia di Matteo ci siamo anche allontanati.
-È vero, ma tu sai quanto tengo a lui.
-Sì, e se non si decide a chiederti  scusa se ne pentirà.
-Senti adesso basta parlare di lui.
La tirai per un braccio e la feci sedere sopra di me.
-Ci sono io, Gré.
Mi guardò.
-Mi dai un bacio?
-Te ne darei mille.
Sorrise.
-E se perdi il conto?
-Ricominciamo da capo.
La baciai.
-Ti prometto che quando questa storia del reality sarà finita scapperemo e andremo al mare, ti va?
-Certo.
-Dove andiamo?
-Non mi importa dove, basta che ci siano il mare, e te.
-Io ci saró sempre.
-Ti amo.
-Anch'io, principessa mia.

GRETA POVS

Antony tornó al reality e io a casa, per strada incontrai Lorenzo.
-Lorè sentimi.
-Dimmi.
-Sai dove è Matteo?
A Jar brillarono gli occhi.
-Oh finalmente uno dei due ha deciso di farsi avanti!
-Dimmi dov'è.
-Lui è al mare, nel posto dove... insomma vi siete...
-Sì, ho capito.
Lo tirai per un braccio.
-Forza, tu mi accompagni.
-No Gré io ho da fare, vai da sola.
Scappó via.
-Lorenzo!
Ma se ne era già andato.

Presi il treno e arrivai in quel posto. Matteo era seduto sulla sabbia. Indossava una canotta nera e degli skinny strappati dello stesso colore, mentre sulla testa aveva l'unica bandana nera e bianca che gli era rimasta, le sue vans insabbiate erano alla sua destra. Sicuramente era andato lì per stare lontano dalle telecamere visto che adesso era uno dei 4 lo avrebbero assalito ancora di più.
Mi vide arrivare.
-Non dovrei essere qui, ma dovevo parlarti.
-Non dovresti essere qui perché dovevo venire io a parlarti.
Mi sedetti accanto a lui.
-Sai, se non me lo avesse detto Lorenzo, non ti avrei mai cercato qui. Insomma qui hai baciato la tua migliore amica, quella su cui ti eri sbagliato.

Matteo si sistemó il percing al naso come faceva quando era nervoso.
-Sai prima ho parlato con Antony, e mi ha detto che ero l'unico coglione che non si era accorto che il video era un fotomontaggio. È vero, sono un ritardato, e io sono pure un'esperto in materia, ma in quel momento ero talmente accecato dalla rabbia che non ragionavo. Mi dispiace per averti trattato di merda.
Lo abbracciai.
-Finalmente abbiamo risolto.
Dissi ancora abbracciata a lui.
-Ti voglio bene.
Tornammo a Roma. Finalmente io e Matteo avevamo fatto pace. Sperai che quell'Andy maledetto non inventasse qualcos'altro.

Era una vita che ti stavo aspettando//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora