prologo

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L'orfanotrofio ormai è diventato la mia casa.
Come potrebbe non esserlo?

Le mura sono di un grigio grezzo, noioso,monotono.

Carla,ha la mia età, 15 anni e un animo gentile.

Io non ne posso più di stare qui dentro.

Io voglio uscire,frequentare una scuola,correre,correre veloce. Scappare.

Voglio trovare la forza per farlo ma ancora questa forza non c'è.

Non la trovo.

Non fa ancora parte di me.

Le signore mi hanno portato un piccolissimo piatto di pasta,che serve per sopravvivere.

«Signora,visto che noi siamo poveri e orfani con un macigno sul cuore.
Senza i nostri genitori,una tua parte che non trovi e non ti senti completa,perché mai ci date questo? Questo poco? Volete farci disperare?» dissi tra un singhiozzo e l'altro.

«Sono offerti Elena. Non possiamo farci nulla.»

«E la gente è.così cattiva? Non ci da' nulla di più? »

Ci fu un attimo di silenzio.

Forse era più di un attimo.

Un minuto.

«Presto..presto verrai adottata Elena e tutto questo sparirà. »

E sparì dalla stanza.

Volevo tanto poter crederci che presto sarebbe finito tutto questo.

«Come stai? » era Anna,la mia compagna di stanza, orfana pure lei.

«Voglio vivere ma non possiamo»

«Capisco. Ma tanto saremmo adottate. »

«Un'errore come il mio? Chi mi adoterebbe Anna? Solo debole,insicura,un pezzo di carta anzi no,neanche quello. Non valgo un pezzo di niente!»

«Per me vali tanto e c'è sempre qualcuno che ti vuole per quello che sei.»

«Grazie Anna»
«Nulla» disse spostandosi le sue due ciocche bionde dalle spalle.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 27, 2015 ⏰

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