Ordini da Carol

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Ordini da Carol

La stanza finalmente è silenziosa, a parte, ovviamente, la strumentazione medica che continua a produrre il suo suono indisturbata. Beth dorme ancora sotto l'effetto del coma causato dai farmaci, che permetterà la guarigione del suo cervello. Per un attimo ho pensato che le urla di quei due potessero svegliarla, invece non è accaduto. Non so se ridere o se piangere. Daryl e Maggie sono diventati estremamente competitivi nel prendersi cura di Beth... Ridacchio nervosamente al pensiero che ho dovuto letteralmente buttarli fuori dalla stanza, per costringerli ad andare a riposare, mangiare qualcosa, insomma darsi una ripulita. Sono abbastanza certa che Maggie mi ubbidirà mentre su Daryl ho i miei dubbi. Delle settantadue ore che ha prescritto il medico, ne sono passate circa sessanta e loro due, a fasi alterne, si saranno allontanati per non più di cinque. Sono esausti; avevano bisogno di riposo e io ho dovuto usare le maniere forti. Rick arriva alle mie spalle, silenzioso come un gatto:

-"Sono appena tornato da una ricognizione dei dintorni. Se dobbiamo stare qui per un po' è meglio rendere questo posto ancora più sicuro. L'agente Lerner era troppo disinvolta con la sicurezza esterna, troppi erranti lasciati liberi di vagare, e quindi abbiamo ripulito il seminterrato e il primo cortile, la recinzione è stata controllata e i cancelli ben chiusi. Tyrees si sta occupando dei corpi e io stavo andando da Carl quando ho incrociato Daryl sulle scale... che è successo? Sembrava piuttosto... ehm... come dire..."-

-"Dì pure incazzato nero! L'ho cacciato, li ho cacciati tutti e due, lui e Maggie; sono distrutti, Rick, cercano di non darlo a vedere, ma io so come si sentono..."-

-"Lo so anch'io, cosa credi? È il senso di colpa dei sopravvissuti e non se ne libereranno tanto facilmente"- mi risponde lui con il volto tirato in una smorfia, che è solo il ricordo del sorriso che una volta ci infondeva speranza.

-"Comunque in quelle condizioni non erano utili a nessuno, né a loro, né ha lei. Finiranno con l'ammalarsi, o peggio. Cosa pensi che accadrà se al suo risveglio Beth lì trovasse in quelle condizioni? Come pensi che si sentirebbe? Stavo solo cercando di limitare i danni"- dico facendo spallucce. Rick mi guarda con i suoi profondi occhi azzurri e so che mi ha capito; senza parlare allunga una mano e me la posa su una spalla, all'attaccatura del collo poi afferra la mia nuca delicatamente ma con decisione. So che sta cercando di infondermi sicurezza, i miei occhi si inumidiscono e non posso farci niente. Silenziosa annuisco e Rick mi fissa ancora per un paio di secondi prima di andarsene silenziosamente come è venuto.

∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞

Non posso crederci! Non posso crederci, lei... Carol che da oggi ho deciso che chiamerò, perlomeno nei miei pensieri, "la stronza" mi ha cacciato dalla stanza di Beth, la mia Beth! Non posso crederci. Sono talmente incazzato che prendo a calci tutto quello che mi trovo sotto tiro: vecchi scatoloni vuoti, montagne di spazzatura. Sono uscito dalla porta d'ingresso, la stessa porta che mi ha visto entrare quattro giorni fa con Beth esanime tra le braccia, mi siedo sui gradini rovistando nelle tasche del mio gilet e trovò quello che cerco; l'ultimo pacchetto di Morley bianche che ho rubato a Noha, il giorno in cui l'ho incontrato, il giorno in cui grazie a quel ragazzo storpio avevo saputo che Beth era viva.

La mia ragazzina, regina delle cause perse... la prova ero io, no? La causa più persa di tutte. Si era sacrificata perché Noha scappasse, due volte; lo storpio me l'aveva raccontato, il loro piano di fuga. Risultato: lui era vivo e vegeto e lei era in un letto d'ospedale in coma, come se la vita non facesse già abbastanza schifo, con gli zombie e tutto il resto. Perfetto!

La prima boccata di nicotina è salutare per la mia mente agitata e stanca; mi riporta al presente, non riesco a star seduto, sono troppo nervoso, mi alzo e comincio a camminare avanti e indietro come un felino in gabbia. Tyrees è distante da me perché sta bruciando dei cadaveri vicino al lato sud del cortile, Sasha lo sta aiutando e so che mi hanno visto, ma credo che dal mio comportamento trasparisca la voglia di essere lasciato in pace, infatti così fanno. Sarò grato loro in eterno per questo. Ora come ora potrei esplodere, tanta è la rabbia che provo, e la cosa che irrita di più è che non so nemmeno io per cosa essere arrabbiato. Ci sono così tante cose che mi fanno perdere la ragione... La prima è Beth, piccola coraggiosa Beth, che vuole vedere sempre il buono in noi: cosa cazzo voleva fare con quelle forbici per unghie? Stupida, insensibile piccola ingrata, come si era permessa di buttare via la sua vita così? Se voleva salvare Noha, ne avremmo potuto parlare e avremmo trovato un modo. Era stata stupida ad aver agito senza pensare, insensibile perché non aveva pensato a me, a cosa ne sarebbe stato di me se le fosse capitato qualcosa e ingrata perché, nonostante tutti gli sforzi fatti per salvarla, si era buttata tra le braccia del nemico quasi come una pecora al macello.

After the end of the world, you can start over? Daryl&Beth... love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora