Capitolo 14

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"Sei sicura che il film inizi alle sette?" Chiesi a Marielle che, per la quinta volta in quel giorno, si stava controllando i capelli allo specchio. Avevamo impiegato molto tempo per decidere quale film andare a vedere, ma alla fine avevamo scelto l'ultimo di Final Destination. Film come quello non erano il mio genere, ma alla fin fine era solo per ridere e divertirci.

"Laura, sono sicurissima! – sospirò - Ho controllato il sito quattro volte: il film inizia alle sette in punto. Smettila di preoccuparti per niente!" Roteò gli occhi. Eravamo quasi pronte per uscire e prendere l'autobus per raggiungere il centro della città, dove c'erano tutti i negozi. Di solito, anni prima, durante il fine settimana, io e i miei amici andavamo a girare per i negozi o a vedere dei film insieme, o solo a divertirci. Ma, da quando era iniziata la scuola e ogni cosa per noi si era fatta più seria, non avevamo avuto più così tanto tempo per quelle cose.

La mia attenzione fu improvvisamente catturata dalla radio in sottofondo. Di solito, mentre leggevo, avevo bisogno di silenzio per concentrarmi, ma recentemente ascoltare la radio era diventato come un passatempo per me, soprattutto dopo gli omicidi che si stavano verificando.

"Hei, puoi alzare il volume, per piacere?" Chiesi a Marielle e lei annuì, dirigendosi verso la radio e alzando il volume. L'ascoltavo ogni notte da quando avevo sentito parlare dell'assassinio della famiglia McFadgen e c'era appena stato anche un altro caso simile. La cosa spaventosa del nuovo omicidio era che era accaduto a Liverpool, non molto lontano da Manchester, dove era stato l'ultima volta il killer.

"I giornalisti si stanno interessando all'assassinio dei Morgans, una famiglia di Liverpool composta da cinque persone. Si crede che il killer sia stato qui nella prime ore del mattino, quando rumori di lotta sono stati sentiti all'interno dell'abitazione. Inoltre, non ci sono sospetti e l'assassino è di nuovo sparito senza lasciare tracce."

Il presentatore radio spiegò la situazione e io corrugai la fronte: due tragici assassini in un mese, non molto lontani l'un dall'altro, erano una cosa abbastanza strana. Era un po' come vivere in un film poliziesco e io sembravo essere l'unica un po' spaventata dall'intera situazione. Tutto quello che mi passava per la testa era: e se l'assassinio decidesse di venire a Bradford? Qualcuno si farebbe male?

Scossi velocemente la testa, alzandomi dal letto e posando i compiti in una fila ordinata prima di spostare con attenzione le cartelline e i fogli sulla coperta. Controllai di nuovo di avere tutto quello di cui avevo bisogno, il telefono e dei soldi per una giornata di shopping. Marielle amava fare compre e cercare di farla uscire da un negozio per vederne un altro era un incubo.

"Okay, siamo pronte?" Chiese la mia amica, camminando verso la porta e poggiando la mano sulla maniglia. Controllai di nuovo la mia stanza, nel caso avessi dimenticato qualcosa. Quando vidi il mio riflesso nello specchio, mi ricordai cosa avevo dimenticato di fare.

"Un secondo!" Presi un codino dal polso e mi feci la coda di cavallo, come al solito. La sistemai e mi diedi un'altra occhiata veloce, girandomi per sorridere a Marielle, che roteò di nuovo gli occhi e aprì la porta.

Scendemmo le scale, accarezzando Jet che ci seguiva. Quando fummo nel salotto, i miei genitori stavano guardando il notiziario delle dieci, che stava mostrando delle foto della famiglia Morgan: la madre, il padre, il figlio maggiore e le due gemelle.

"Mamma, papà, noi usciamo." Si girarono entrambi e mi sorrisero. Erano felici che stessi uscendo un po' di più, invece di studiare sempre come facevo quando avevo del tempo libero il fine settimana. Non significava che lo studio era importante, giusto? Beh, loro pensavano che l'avessi preso troppo sul serio, per la mia età.

"Ok, cara." Mia madre si alzò dalla poltrona e ci venne incontro. "State attente. Entrambe." Ordinò, guardandoci. Annuimmo, riuscendo a ricevere in risposta un sorriso dalla sua faccia preoccupata. Mi avvolse in un caldo abbraccio, che io ricambiai, per poi girarmi e uscire con Marielle. Jet ci seguì fino all'ingresso e, appena chiudemmo la porta, lasciandolo dentro, lo sentimmo abbaiare.

Incomprehensible [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora