nove; è tragicamente pomeriggio.

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Non ero sicura che metterlo a conoscenza della storia di Meredith fosse una buona idea, ma tanto, anche se l'avesse vista, poi cosa gli sarebbe cambiato? Nulla. La risposta era semplicemente ed unicamente nulla. Come andare a vedere chi fosse non aveva migliorato la mia situazione, non l'avrebbe fatto neanche per lui. Intanto però io sapevo il suo nome, quindi per me era un vantaggio.
«Dreena, esci anche oggi?» chiese Charlie mentre si versava il latte nei cereali, nonostante fosse il primo pomeriggio. Aspettai che finisse di masticare e poi gli risposi: «Sì, più tardi, non ci metterò molto, vuoi che ti prenda qualcosa mentre sono via?»
Mi scrutò a lungo e poi scosse il capo. Io e lui avevamo fatto piú o meno pace, ma il nostro rapporto non era come prima, e questo mi dispiaceva molto perchè gli volevo parecchio bene.
«Quando torno ci guardiamo un film o andiamo da qualche parte insieme? È tanto tempo che non ci parliamo più come si deve. Per favore.» lo guardai con occhi supplichevoli, aspettando una risposta.
«Mm...mmm- annuì masticando, - scegli pure tu il film, e niente cose strane per favore, che con te non si sa mai. »
«Ma dai! Non sono così brutti! E poi mi sono sempre dovuta sorbire le telenovelas di tua madre o i polizieschi di papà, e non ho mai fiatato, lasciami un filo di libertà. Prometto che non scelgo film troppo pieni di sangue, anzi sarà al massimo un +16, così non ti traumatizzi, fighetta.» esclamai ridacchiando.
Il rumore metallico del cucchiaio che cadeva di peso nella tazza ancora colma di latte mi fece smettere immediatamente di ridere.
«Come mi hai chiamato, scusa?» chiese minaccioso mentre si avvicinava a me.
Non sapevo se ridere per le sue condizioni o iniziare a correre. Di sicuro lui era più atletico, veloce e grosso di me, quindi correre per quel minuscolo appartamento non mi sarebbe servito a molto.
«Fighetta, intendi?» ribattei.
«Ah, lo ripeti anche! Ora te le suono, giuro che te la stai per vedere brutta. Ritiralo subito.»
Scoppiai a ridere.
«Scusami, ma non sei per niente credibile come minaccioso. Ti sei visto? Indossi il grembiule sopra alle mutande ed i calzini spaiati, sei spettinato e hai ancora i baffi del latte che hai bevuto di pomeriggio.»
«Ehi, senti! Bisogna stare comodi in casa propria, tu comunque indossi la tuta da ginnastica e la canotta del pigiama, non sei messa molto meglio di me.» disse compiaciuto.
«Sì, ma almeno io ho entrambe le calze uguali. Di questo non puoi lamentarti.» ribattei con acidità. Mi diede uno schiaffetto sulla nuca e ridacchiò mentre tornava al suo latte coi cereali.
«Tu sei tutto matto.- aggiunsi, -E comunque alla fine il film non l'abbiamo deciso, come al solito.» ribattei sorridendo.
Ricambiò il sorriso e si tolse il grembiule, lanciandolo sul tavolo.
Il campanello suonò guardai Charlie di sbieco dal divano. Si indicò e aggrottò le sopracciglia, costringendomi ad alzarmi. Sbuffai mentre aprivo la porta.
Due occhi chiari.
Un sorriso sghembo.
Merda, era in anticipo.
Cercai in tutti i modi di riprendermi ed andai sulla difensiva, attaccandolo: «Scusa, la conosci la differenza tra pomeriggio ed orario in cui ci si sveglia? Perchè non credo, dato che sei già qui.»
Mi guardò stranito, «Ma sono le due di pomeriggio, e tu mi avevi detto di venire nel pomeriggio. Dove ho sbagliato?» sembrava abbastanza confuso e mi fece sorridere.
«Dai, non importa, entra pure.- mi scostai dalla porta per farlo passare, - Ma sappi che la prossima volta per pomeriggio intendo dopo le quattro, perchè altrimenti sto ancora dormendo o sono in fase di risveglio. Oh, perdonami... Charlie, cazzone! La tua roba potevi anche raccoglierla!» sbraitai verso la sua camera, facendo sobbalzare Seth. Presi la tazza, i cereali ed il grembiule dal tavolo e li spostai vicino ai fornelli, che non credo avessimo mai usato in un anno e mezzo che abitavamo lì. Semplicemente andavamo avanti a pizza e ramen istantaneo. Oppure latte e cereali, naturalmente.
«È carino qui.- si guardò attorno e poi mi sorrise,- Davvero, mi piace.»
Pensai che fosse un totale idiota e stavo per scoppiare a ridere. Era ancora fermo all'ingresso, come se il pavimento fosse lava e lo zerbino il suo unico pezzo di roccia ancora solida.
«Guarda che se entri non ti mangio...- dissi sarcastica, -e nemmeno Charlie lo farà, te lo posso giurare.» aggiunsi.
Perchè era così diffidente? Dopotutto era stato lui a spingermi in casa mia e a tentare di fare sesso con me, cosa era che lo disturbava tanto? Io sinceramente non me l'ero presa troppo, anzi, grazie a Drake l'avevo già scordato da un pezzo, ma lui no. Lui continuava a rimproverarsi per essere ceduto in quel modo, e sapevo benissimo che la colpa era solo mia, perchè lui non voleva essere quel tipo di persona. Probabilmente a prima vista chiunque avrebbe pensato che era il classico stronzo, ma in realtà in seguito scoprii che voleva una fidanzata, gli piaceva studiare, rispettava tutti i limiti di velocità nel guidare, faceva moltissimo sport ed era una persona praticamente perfetta. Peccato che la perfezione non esiste, e prima o poi chiunque deve fare i conti con chi vorrebbe essere e con chi è realmente. Io ci ero già arrivata a quel punto della mia vita, ed ormai avevo smesso di provare a tornare come prima, perchè avevo capito che non era possibile. Dreena era Meredith; nulla sembrava capace di nasconderlo, ormai avevo anche smesso di provarci e lasciato correre tutto esattamente come mi sembrava più naturale. Non c'era da stupirsi che molte cose che prima non avrei fatto neanche con una pistola in gola le avevo spuntate dalla lista.
Mi ero semplicemente capita per come ero, ed avrei tanto voluto che anche Seth lo facesse.
«Seth, ti prego, smettila e siediti sul divano, ora è troppo presto per portarti lì, ma possiamo parlare o puoi guardare la televisione. Posso anche darti del latte con i cereali o, insomma, qualsiasi stronzata fai quando la gente ti invita a casa sua. Scegli tu. Ti prometto che quando troverò il momento opportuno potrai sapere tutto.» dissi stanca.
Mi guardò confuso ma si sedette comunque sul divano, in maniera molto composta. Fece silenzio per un po' di tempo e poi si girò fissandomi.
«Cosa faresti tu adesso se io non fossi qui?» mi chiese di colpo, sorprendendomi.
«Mmm... Probabilmente starei in pigiama a guardare qualcosa insieme a mio fratello.» dissi scettica.
«C'è altro?»
«Nel novanta per cento dei casi staremmo anche mangiando cibi pronti in scatola o fumando sigarette. Oppure entrambi.- aggiunsi, - Sì, proprio così.»
«Bene!- esclamò sorridendo, - allora facciamo quello che faresti tu se io non fossi qui. Non mi piace il fatto che tu debba cambiare i tuoi programmi solo perchè ci sono io a disturbarti in casa tua. Basta che tu sia contenta.»
Lo guardai sbigottita.
«Su, forza, portami un pigiama mentre chiamo il ristorante d'asporto. Preferisci cinese o pizza?» mi sorrise mentre accendeva il suo telefono.
«C-cinese...» balbettai mentre andavo in camera. Non sapevo cosa pensare della sua irruzzione, ma ero felice del fatto che lui non volesse mettermi in imbarazzo con conversazioni da cui non sarei riuscita ad uscire senza dire cose di cui non volevo affatto parlare. Presi una maglietta larga e dei pantaloni della tuta di Charlie, anche se Seth era più grosso di lui gli sarebbero andati bene comunque. Quando tornai in salotto lui stava parlando al telefono e gli indicai con un gesto della mano i vestiti, facendogli mimare un okay con il pollice mentre spiegava l'indirizzo. Salutò cordiale e attaccò.
«Grazie mille. Dov'è il bagno?»
«Terza porta a destra. Che film vuoi vedere? Si fanno le cose a modo mio, almeno quello lo puoi decidere tu.» sorrisi.
«È indifferente, accendiamo la televisione e la prima cosa che troviamo iniziata da poco la guardiamo, va bene?»
Annuii e mi sedetti sul divano mentre lui si cambiava. Tutto sommato mi faceva quasi piacere il che fosse da me. C'era un'atmosfera di familiare e routine in tutti quei gesti, e mi sembrava davvero di conoscerlo da un sacco di tempo, anche se era passato solo poco più di un mese dalla sbandata dell'autobus e se sapevo il suo nome da meno di ventiquattr'ore. Non riuscivo a spiegarmelo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 04, 2015 ⏰

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